Harry tornava dalla Torre del Preside, dopo essersi immerso nei ricordi
di Snape. Doveva morire, quindi... morire perché Voldemort
potesse essere sconfitto.
Nessuno lo poteva vedere mentre attraversava la Sala, ingombra di morti
e di persone che li piangevano, con indosso il Mantello.
Desiderava un contatto, una parola, un ultimo saluto... eppure non
poteva dire addio a nessuno. Tutti loro dovevano continuare a
combattere, ignari di quanto stava per succedergli.
Si sarebbe arreso a Voldemort... per salvarli...
Se l'avesse saputo prima, forse Fred sarebbe ancora vivo. E Remus...
e...
NO!
Neville e Oliver Wood entrarono nella Sala, trasportando un corpo. Era
così piccolo, così bianco... aveva l'aria di un
bambino. Aveva sedici anni, ora e per sempre.
Era Colin Creevey.
"No... non è possibile... i minorenni erano stati evacuati!
Non può essere tornato a combattere, ma perché..."
- Ok, Nev, ce la faccio da solo. Torna fuori a prendere qualcun
altro... - disse Oliver.
Harry seguì Neville fuori dalla Sala. Si tolse il
Mantello e lo chiamò, facendolo sobbalzare.
- H...Harry, sei davvero tu?
- Neville, perché lui era qui?
L'altro scrollò le spalle. E non rispose che Colin aveva
dato la sua vita perché si era allenato con loro al suo quarto anno, nella Stanza delle Necessità... o perché voleva difendere Hogwarts. No, disse soltanto:
- Perché ti amava.
- Lo so, che mi era affezionato...
- No, Harry. Ho detto: perché ti amava. Non comprendi?
Non comprendeva. Era tardi per capire qualsiasi cosa. Non ci sarebbero
stati altri Fred, altri Dobby, altri Snape, altri Colin. Basta sangue.
L'ultimo sacrificio sarebbe stato il suo.
- Neville, bisogna uccidere Nagini. Il serpente di Voldemort. E'
importante. Farai il possibile, non è vero?
- Certo. Puoi starne sicuro. Ma non hai intenzione di arrenderti, vero?
- No - mentì Harry. - No, che dici?
- Tutti ti amano, Harry. - Neville sfiorò la spalla
dell'amico. - Tutti ti amiamo... e crediamo in te.
Lui scosse la testa. - Come si chiama il nostro esercito, Nev?
- Dumbledore's Army! Ma che c'entra...
- Ci sarà un motivo. Tutti noi dobbiamo seguire il Suo
volere. Non guardarmi come se fossi l'eroe della situazione, ti prego.
Ciò che vedi è soltanto il risultato di una
profezia interpretata a caso.
- Anch'io lo sono - rispose prontamente Neville. - Sì, io so
tutto, sarei potuto essere al posto tuo in questo momento...
Stupore.
- E non sarei riuscito a fare metà di quello che hai
realizzato... quindi non ti invidio, sai. Ti ammiro tantissimo. Sei tutto per me. Non
capisci ancora?
- C... credo di sì. Ma è troppo tardi per...
qualsiasi cosa. Addio, Nev.
Sei l'altra metà di me stesso.
E sopravviverai.
Prenderai in mano le redini della battaglia, e vincerete.
Io muoio, Neville, ma vivrò in te. Perché tu mi
ami. |