Moment d’indécision

di _Hikari
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Moment d’indécision.


«Non andare, avverrà» disse Alice, ponendosi fra la porta e sua madre, gli occhietti dilatati dall’angoscia. 
«Ancora con quelle stupide visioni?» sbottò il marito, seduto nel salone.
«Tesoro, stai tranquilla, non mi succederà niente» la rassicurò allora la donna, con un sospiro. Tuttavia, non si mosse. Rimase immobile per una manciata di istanti, interdetta.
Sapeva che la figlia non errava; aveva sempre vinto quando giocavano a tombola, la vigilia di Natale. Accomodati attorno al caminetto, fra dolci e doni.
Ma adesso non si trattava di un gioco, né di prevedere il meteo: Alice aveva profetato la sua morte.
Fu una frazione di secondo: bizzarra ed improvvisa, la paura ne ghermì il cuore. Ad ogni modo, svanì rapidamente, così come aveva fatto capolino.
Dunque scosse il capo, come poteva concepire un simile, immotivato sentimento?
«Ti prego» la implorò il folletto e la donna avvertì la propria decisione vacillare.
Chissà, forse sarebbe stato preferibile rimanere a casa, quel giorno. D’altronde, la fanciulla tentava di ignorare le proprie percezioni, salvo in casi di rilevante importanza. Perché non concederle fiducia?
«Sei ancora qui?» la voce di Mr. Brandon era impietosa, come uno schiaffo. Le aveva nel frattempo raggiunte ed adesso osservava Alice; lo sguardo traboccante di collera. «Ne abbiamo già parlato, non accadrà niente a tua madre, va bene? Ed adesso smettila» inveì, scostando la poveretta.
«Forza, che cosa aspetti? Non inizierai a darle retta proprio adesso?» aggiunse poi, rivolgendosi alla consorte.
Tale frase si rivelò sufficiente, affinché lo scetticismo affiorasse di nuovo nell’animo di quest’ultima. “Sciocca” si apostrofò.
«No, certo che no». Rivolse un gesto di commiato al compagno ed alla figlia. Infine, uscì.
Il rumore della porta che si chiudeva alle sue spalle, tuttavia, le parve inconsuetamente cupo.


Il giorno seguente, Mrs. Brandon venne ritrovata morta, vittima di un assassinio. Le ceree membra abbandonate sull’asfalto.
E Alice pianse ogni lacrima a propria disposizione. Le sue preghiere non avevano sortito alcun effetto, rivelandosi meri sussurri dispersi nell’ombra di una stanzetta.



Note: ciao a tutti! :) Per stilare questa storiella mi sono attenuta alle informazioni fornite da Wikipedia, che potete trovare qui. E, beh, cos’altro dire? Grazie per aver letto, spero che questa breve flashfic non sia stata un fiasco totale; vi invito a recensire. ^^





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