COME AL
SOLITO VI AVVERTO CHE CI SONO SPOILER DEL SETTIMO LIBRO... ANCHE SE MI
SONO ORMAI DIMENTICATA DOVE STIANO...
Credo
che ormai siamo davvero alle ultime battute. Lo scarso riscontro che ha
avuto questa storia, unito al naturale concludersi delle vicende
narrate, mi spinge a mettere la parola fine. Perciò credo
che il prossimo sarà l'ultimo capitolo... salvo ovviamente
imprevisti e ripensamenti che fanno parte del mio carattere!^^
SakiJune
Chi aveva fermato il professor Clearwater per impedirgli di
soccorrere Yurij?
Se Teddy era innocente, chi poteva essersi spinto ad un gesto
così eclatante, davanti a centinaia di persone?
Non era questione di movente, pensava Kingsley. Il figlio di Ilia
Dolohov non poteva certo pretendere di non avere nemici. Non dopo tutto
il male che avevano fatto suo padre e suo zio in tutta Europa.
Ma perché davanti a tutti, rischiando di essere scoperto?
Non
era stato un gesto premeditato, questo era fuori di dubbio... nessuno
poteva immaginare che Yurij si sarebbe trovato in pericolo durante il
duello. Era stata una reazione estemporanea.
Viktor Krum? Non faceva i salti di gioia all'idea, ma era possibile.
Si era sempre chiesto perché Yurij non frequentasse
Durmstrang.
Un rancore profondo nel cuore di Krum, forse legato al ricordo di
Karkaroff?
"Nessuno ti aveva chiesto di completare la tua missione..." aveva detto
a Teddy. E questo era vero per chiunque fosse il vero colpevole. Una
vendetta, ecco cos'era... ma una vendetta improvvisata.
Un volto affiorò dalla sua memoria, quello di una ragazza la
cui
anima era stata risucchiata da un Dementor.
Ed era stato proprio
Antonin Dolohov a rapirla e portarla ad Azkaban perché
figlia di
Muggles.
C'erano solo due persone, per quanto ne sapeva, che avrebbero
desiderato fortemente vendicarsi per la sua orrenda fine. Ma l'uno e
l'altro, per motivi differenti, erano esclusi da ogni sospetto.
O no?
Mentre si recava in infermeria, il Vice-Ministro incontrò
Sirius Potter. Sembrava avere parecchia fretta.
- Ciao, zio. Sai mica se il professor Clearwater è qui?
- 'Medes? Credo di sì. Era piuttosto... sottosopra poco fa.
Sirius gli mostrò la bacchetta che teneva in mano.
- Allora questa deve averla persa quando era sottosopra. Sai, credevo
foste tutti impazziti, quando avete arrestato Teddy.
- Sono contento anch'io che sia innocente. Peccato che ora siamo al
punto di partenza.
All'interno della stanza, Del sembrava dormire tranquillamente, anche
se il suo viso graffiato fece alquanto impressione a Sirius. La signora
Brown stava tentando, con molta pazienza, di convincere il professore
di Incantesimi ad assumere una pozione medicinale.
- Non vede che sta tremando? Non deve mica vergognarsi! Se avessero
appeso me là sopra, non credo che starei meglio di lei...
Sirius si avvicinò e gli diede la bacchetta. - L'ho trovata
nel
prato, vicino alla sua scopa. Spero non si sia rotta, ma penso di no.
Clearwater finse di esaminarla, ed emise un grugnito che somigliava ad
un "grazie, Potter". La infilò nell'astuccio che come sempre
portava alla cintura, assicurandola con un bottoncino.
Sirius tirò suo zio per la manica.
- Credo che non perderete tempo se lo interrogherete... alla vostra
maniera. Hai capito?
Ovviamente il Vice-Ministro non afferrò immediatamente cosa
intendesse suo nipote, ma erano trent'anni che aspettava di ascoltare
una certa verità dal suo amico Diomedes.
Abbassò lo sguardo verso la pozione che aveva
preparato
Lavender Brown. La sue dita si avvolsero intorno ad una fialetta che
teneva in tasca, del tutto simile a quella che Stunner aveva propinato
a Teddy Lupin. Senza farsene accorgere, vuotò il suo
contenuto
nella ciotola.
- Coraggio, 'Medes, bevi quella roba e non fare storie. - disse in tono
amichevole. - Sei ancora così schizzinoso come quando eri in
classe con Charlie? Oh, dopo quella partita di Quidditch avevi le ossa
a pezzi, eppure ti rifiutavi di bere la medicina di Madame Pomfrey!
Dean e Kingsley erano entrati, causando la disperazione della Brown.
- Ma volete lasciar riposare questa povera creatura? - si
sbracciò, inutilmente. - Fuori, fuori! E lei, si vuole
sbrigare a prendere la pozione?
Il professor Clearwater finì per ubbidire. Non appena ebbe
posato la ciotola, Sirius ebbe via libera.
- Mi ha deluso molto, professore.
La fronte di Clearwater s'imperlò di sudore. Era in trappola.
- Sa, mi domandavo come avesse fatto a caderle la bacchetta,
siccome la tiene sempre chiusa a quel modo nell'astuccio. Per quanto si
trovasse in una posizione
scomoda, non sarebbe potuto succedere. A meno che...
Si volse verso suo zio e Kingsley.
- A meno che non la stesse usando!
Il Ministro annuì. I suoi sospetti andavano prendendo forma.
Ma
quello non era un posto per interrogatori né per accuse. Era
l'infermeria di Hogwarts, il territorio della temibile Lavender Brown,
che ora li fissava con un cipiglio inequivocabile. Fece cenno agli
uomini presenti nella stanza di seguirlo. Tutti, tranne Sirius, che
uomo non era ancora... eppure aveva praticamente risolto il caso.
"Ti aspetta un posto al Ministero, quando finirai la scuola"
pensò Kingsley, ma avrebbe avuto tempo per dirglielo
più
tardi.
- Sei stato tu a lanciarti da solo il Levicorpus? Si
può sapere COME HAI FATTO?
Diomedes Clearwater appariva terribilmente indifeso, ora che non poteva
più fingere. Indifeso ma aggressivo.
- Come, mi chiedi? Per la miseria, io insegno Incantesimi! Se non ne
fossi capace, il vecchio Flitwick non mi avrebbe dato un Outstanding agli
esami!
Il Vice-Ministro impallidì. - Ma... perché
l'hai fatto, allora!
Diomedes diede un urlo e si volse verso di lui, con un misto di rabbia
e compassione.
- NON CAPISCI, PERCY, CHE TI HO MENTITO? PENNY NON E' MAI PARTITA! NON
AVEVA MAI SMESSO DI AMARTI!
Amaro. Quel sapore amaro.
Il terrore che ti oscura gli occhi...
- Mi dispiace, Percy... ti ho tenuto nascosto qualcosa che avevi il
diritto di sapere - disse Kingsley. - Ma non volevo darti un
dolore troppo grande: per questo ti mandai a Berlino per tutta la
durata del processo contro Antonin Dolohov... Perché tra i
capi
d'accusa c'era-
- L'ASSASSINIO DI MIA SORELLA! - strillò il professor
Clearwater. - Da un anno e mezzo, Percy, tre volte a settimana, in
quell'aula io e quel ragazzo respiriamo la stessa aria! Nelle
sue
vene scorre il sangue di quel mostro... Eppure ho resistito. Credo che
non sarei mai stato capace di fargli del male. Ma salvargli la
vita, no! Non potevo!
Il buio si faceva più fitto. Una voragine nella mente.
Penny...
mio unico, prezioso
amore...
- Lei continuava a pensarti, a piangere per te. Eppure ormai eri
lontano, eri un'altra persona. Sembrava che Thicknesse ti avesse
plagiato. Sono arrivato a credere che fossi diventato un Death Eater!
Percy alzò il braccio per colpirlo.
- Coraggio, signor Vice-Ministro! Picchiami! Ma non ti
servirà a niente. Lei
è peggio che morta... e tu non eri
là per proteggerla.
C'è qualcosa di peggio della morte? Un guizzo di terrore.
Ombre frastagliate, gelo che si espande...
- L'ha data in mano ai Dementors.
Rideva... come rideva... lo risento ancora!
Il Wizengamot
avrebbe punito
il gesto di Diomedes Clearwater, seppure scaturito dalla disperazione.
E Yurij Dolohov sarebbe partito per la Bulgaria entro la fine di
dicembre, accolto - con le dovute cautele - a Durmstrang.
Teddy avrebbe firmato la domanda di trasferimento al Ministero di
Londra.
Delacour Lupin, il piccolo grande eroe, si sarebbe rimesso
completamente di lì a poco, e
avrebbe trascorso le vacanze invernali con delle persone che non
avrebbe mai sperato di incontrare.
Non poteva revocare totalmente il provvedimento, in quanto il Consiglio
non avrebbe mai accettato. Ma alcune delle barriere magiche poste sulla
casa dei Lupin sarebbero state rimosse, e quell'anno Doreen non sarebbe
tornata sola da Hogwarts.
- Mi dispiace... - mormorò rivolto al professor Clearwater,
stringendo la moneta che serviva a richiamare i due Auror. - Devo
arrestarti.
Quando Flaskie e Stunner si materializzarono nella stanza, e ad un
cenno del Ministro lo afferrarono, non oppose resistenza.
Percy esitò un poco... ma poi corse fuori dalla porta:
- Aspettate, fermi! - I due Auror lo guardarono senza espressione. -
'Medes... tu sai che io l'amavo più della mia vita! Ero
cieco,
sì, non capivo che era in pericolo... Non mi sono mai
sposato,
lo sai? Ho voluto crederti, quando mi hai detto che stava bene e che mi
aveva dimenticato... e per tutto questo tempo, forse, non ho fatto che
aspettarla!
Sentì la mano di Kingsley sulla sua spalla. E chiuse gli
occhi.
- Coraggio, Percy. Coraggio. |