L'estate sembrava non voler finire ad Akihabara. Il laborio dei Gadget
Futuristici era letteralmente un forno, anche perchè il
condizionatore, il Gadget n. 11 super raffreddante, si era miseramente
rotto dopo l'ultima modifica di Okabe, a cui ovviamente anche Kurisu,
prima di ripartire per l'America, si era opposta.
Il laboratorio oltre a essere incandescente era stranamente silenzioso,
l'unico rumore era quello degli attrezzi di Okabe, che armeggiava in
cerca di una soluzione al guasto.
Daru era a una delle sue convention di Otaku come al solito, mentre
Mayushi aveva il lavoro part-time insieme a Feirys. Mister Brown e
Moeka non erano in negozio al piano di sotto, per qualche ragione il
vecchio pugile dei tubi catodi aveva deciso di chiudere e prendersi un
giorno di ferie da passare con la figlia.
<< Da quando un Mad Scientist come me si deve occupare di
aggiustare un vecchio condizionatore? Dovrei combattere l'Agenzia
invece...anzi, deve essere tutto causa di un suo complotto...Daru me la
pagherà, dovevo farlo aggiustare a lui >>.
Kyouma sbattè il cacciavite per terra e afferrò
invece la sua fedele bottiglietta di Dottor Pepper, ormai quasi vuota.
Ne ingurgitò una bella sorsata, ormai bollente.
Non c'era proprio verso, quel vecchio catorcio era del tutto guasto.
Che fare allora? Comprarne un altro non era pensabile, i soldi
bastavano giusto per le scorte di cibo base, senza contare i soldi per
gli esperimenti e quel vecchio bastardo di mister Brown aveva aumentato
ancora l'affitto. Stare senza aria condizionata era impensabile, il suo
povero camice era zuppo di sudore e non si riusciva a lavorare con
quella temperatura. Una soluzione a costo zero c'era...Okabe
deglutì a vuoto.
Pensare di usarlo di nuovo un po' lo spaventava. Alla fine,
però, era un cambiamento insignificante, avrebbe solo
impedito a se stesso di fare quella modifica al ventilatore millenario.
Certo, c'era sempre la storia dell'effetto farfalla ecc., ma in fondo
ormai aveva aperto lo steins;gate, il pericolo del Sern era stato
eliminato, quindi un cambiamento del genere non avrebbe dovuto causare
alcuna conseguenza rilevante.
Si alzò dal pavimento su cui era seduto e si diresse verso
il ripostiglio del laboratorio. Dentro a uno scatolone nascosto sul
fondo era conservato il Microonde Telefonico, salvato in extremis.
Inizialmente aveva deciso di sbarazzarsene per sempre, viste tutte le
conseguenze che viaggiare nel passato aveva avuto sulla sua vita e
quella delle persone a cui voleva bene, ma alla fine la sua parte di
scienziato aveva vinto. Non era riuscito a buttare via quel Gadget, il
suo vero unico capolavoro in fondo. Quando aveva deciso di tenerlo si
era comunque ripromesso di non usarlo....se non in un caso di estrema
necessità, come quella. Se poi qualcosa fosse andato male
avrebbe sempre potuto annullare la D.Mail.
Posizionò il vecchio microonde sulla sua scrivania e
attaccò la presa. Il piccolo display si accese. Fuori dal
laboratorio, intanto, a causa del caldo aveva iniziato a piovere
violentemente, il rombo di un tuono si diffuse per tutta Akihabara.
Ripescò sempre dalla scatola un vecchio cavo, con cui
connesse il cellulare al Gadget Futuristico. Impostò il
tutto in modo che la D.Mail che stava per mandare arrivasse al suo io
del passato, prima che decidesse di smontare il condizionatore.
<< Bene, per la salvezza dell'Umanità, io,
Hououin Kyouma, il Mad Scientisti, farò in modo di impedire
il terribile piano che l'Agenzia ha ordito contro di
me....cambierò la struttura di controllo del
mondo! >>. Dopo aver annunciato ad alta voce, con il suo
solito fare altisonante, le sue intenzioni, scrisse un messaggio breve
e coinciso sul telefono:''Non
toccare il ventilatore. Kyouma''.
Inspirò profondamente e accese il microonde, generando delle
scariche di corrente.
<< L Psy Congroo >>.
Appena cliccò invio, successe il finimondo. Un fulmine
colpì in pieno il palazzo, causando uno sbalzo di corrente,
il microonde esplose in un lampo di luce che avvolse Okabe,
scaraventandolo indietro...
Quando riaprì gli occhi rimase scioccato. Intorno a lui, si
apriva una distesa di nulla cosmico. Tutto era di un bianco abbacinante
sconvolgente, non c'era niente intorno a lui. Forse era morto.
<< Tu chi diavolo sei? Sei stato tu a portarmi qui,
vero?! >>
Si ritrovò una pistola puntata alla testa, stretta in mano
da una strana ragazza con lunghi capelli neri. Indossava un
abbigliamento viola da maghetta, proprio come una delle ragazze degli
anime che piacevano tanto a Daru e aveva uno strano scudo appeso al
braccio sinistro, di forma circolare. Aveva uno sguardo duro e deciso,
al confronto Kurisu sembrava un agnellino.
Kyouma arretrò spaventato. La ragazza gli sparò
senza esitare.
TO BE CONTINUED
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