Sei personaggi in cerca d'amore

di scarlattoquest
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Stavo passeggiando in centro, controllando ogni singola vetrina dei negozi d’abbigliamento, alla ricerca disperata di un vestito elegante in saldo (impresa da niente!), quando improvvisamente sentii un urlo stridulo proprio dietro di me, spaventata mi girai, pensando che qualcuno si fosse sentito male, o che fosse stato derubato… mi sbagliavo. Una ragazza buffa, dall’aspetto strambo aveva cacciato quell’urlo dopo una stupida battuta di quello che ipotizzai fosse il suo ragazzo. Filomena, questo era il nome della strillona, finalmente era riuscita ad avere il tanto desiderato appuntamento da Mattia , il ragazzo più figo della scuola. Per quell’occasione aveva tirato fuori il suo impeccabile vestito rosa confetto, che addosso ad una ragazza con un fisico degno di nota sarebbe stato anche grazioso, ma addosso a lei la rendeva simile ad un uovo di Pasqua. A peggiorare ancora di più la situazione erano quelle antiestetiche treccine che le cadevano fino alle scapole che sembravano il cordoncino di spago che serve per chiudere il tulle che riveste l’uovo di cioccolato scartato dai bambini durante i festeggiamenti pasquali. Filomena aveva visto per la prima volta Mattia tante figuracce fa, quando stava ancora alle medie, a farla innamorare  fu una buffa vicenda che il vide protagonisti.
Mattia è quello che è comunemente chiamato il Ragazzo-tacchino. Questo singolo individuo non spicca di certo per la sua intelligenza, infatti riesce a malapena a mettere tre parole di fila :- QUANTO SONO FIGO- accompagnate magari da una serie di baci sui suoi muscoli delle braccia… la modestia, come avrete capito, per lui è solo un concetto astratto. Non sperate di farci grandi discorsi… le parole non sono il suo forte, ma se IPOTETICAMENTE riuscisse a dire una frase degna di nota siate contente… ha scoperto come usare Internet! Il suo abbigliamento è pari a quello di Ken versione discoteca: indossa dodici mesi l’anno una canotta bianca, sfidando anche le intemperie delle stagioni più fredde, per far vedere che “l’omo vero non soffre in alcun modo”. Da sotto la canotta si possono intravedere i suoi magnifici addominali… rassegnatevi, amerà sempre prima loro rispetto a voi. I pantaloni, se così si possono definire, sono all’altezza delle ginocchia, permettendo una non gradita panoramica del suo sedere, ricoperto da un paio di mutande griffare e colorate, che lo rendono, se possibile, ancora più appariscente. Ma la caratteristiche che oltretutto ne ha determinato l’appellativo di “tacchino” è la sua camminata: consiste nel mettere, con estrema difficoltà, una gamba davanti all’altra senza però che le cosce muscolose si struscino, causandone altrimenti una fastidiosa irritazione, dovuta dalla posizione dei suoi pantaloni.
Filomena lo vide per la prima volta nel mese di Febbraio, precisamente Martedì Grasso. Fu amore a prima vista. Sarà stata la sua espressione, la sua camminata sicura, il perfetto vestito da super eroe  che indossava… Eh sì! Era stato proprio un genio, non avrebbe mai pensato che qualcuno avesse avuto il coraggio di venire a scuola mascherato in quel modo… La canotta e i pantaloni, messi in quel modo, erano buffi al punto giusto, adatti al giorno di Carnevale. Volle a tutti i costi andarsi a congratulare con lui… Era l’inizio di una lunga seri e di figuracce.



Note d'autore. Questa è il mio primo racconto comico. Spero vi piaccia e vi appassione man mano che i capitoli vanno avanti (cercherò di essere costante nella pubblicazione, promesso
Per ora è tutto.
Passo e chiuso                             Scarlattoquest




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