Close Your Eyes My Angel

di Maotelus
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Tutto sembra così reale...

 

 

Riku é un normale ragazzo che conduce una vita tranquilla, single, viveva da solo in un piccolo appartamentino in centro città. Quel giorno pioveva a dirotto, lui era dovuto uscire per andare a fare la spesa e stava aspettando l'autobus per tornare a casa sotto la pioggia.

 

“Odio la pioggia...”

 

Sentenziò poi sospirando stanco, stava guardando il cielo grigio quando qualcosa di azzurro gli occupò la visuale. Era un ombrello.

 

“Beh se non ti piace la pioggia forse dovresti evitare di fartela cadere addosso...”

 

L'albino si voltò per guardare chi fosse il proprietario di quell'ombrello azzurro cielo che gli aveva dato riparo, e quasi perse un battito. Era un ragazzo biondo, dagli occhi incredibilmente azzurri, molto profondi e intensi più del mare stesso, era...un angelo.

 

“Grazie per avermi riparato dalla pioggia, come ti chiami?”

 

Chiese curioso l'albino, voleva conoscere il nome del suo salvatore.

 

“Roxas, Roxas Hikari...e tu?”

 

Aveva un sorriso così luminoso e dolce che il sole sarebbe sbucato fuori da quelle nuvole grigio piombo solo per vederlo.

 

“Riku...Kurosaki...”

 

Riusciva a parlare a stento? Quel ragazzo era davvero bello, chissà se lo avrebbe rivisto, nel frattempo l'autobus dell'albino era arrivato alla fermata...e lui non lo prese. Il biondo lo guardò interrogativo, poi rise.

 

“Scommetto che era il tuo autobus vero?”

“Si...ma aspetterò la prossima, odio quando c'è troppa gente.”

 

Bugiardo Riku, non sei salito su quell'autobus solo perchè volevi rimanere ancora un po' con il biondo. Dopo qualche minuto di silenzio fu lui stesso a chiedergli...

 

“Se ti va possiamo rivederci.”

“Sarebbe...perfetto! Così ti offro qualcosa per ringraziarti...”

 

Il biondo rise serenamente.

 

“Ma-? Ma no dai non importa!”

“E invece si, dai...solo un caffé magari...o una cioccolata calda se ti va...con questo freddo...”

 

Nel sentirgli pronunciare la parola “cioccolata” gli occhi gli si illuminarono.

 

“Ok! La cioccolata va bene!” rispose contento sempre con quel dolce sorriso spensierato e felice, Riku stavolta non potè fare a meno di arrossire leggermente, sorridendogli di rimando.

 

“Bene, allora...ci vediamo qui...domani?”

“Si! Ah...il mio autobus...”

 

Diede l'ombrello all'albino.

 

“Ma...”

“Me lo restituisci domani!”

 

Rispose salendo sull'autobus, e Riku lo seguì con gli occhi fino a quando non lo vide comparire tra il traffico cittadino. Non poteva fare a meno di sorridere guardando quell'ombrello azzurro.

 

“Mi hai lasciato un piccolo pezzo di cielo...angioletto...”





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