La storia di Lucy

di xxstrawberryfields
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Lucy si stringe le gambe al petto, e scruta nell’oscurità.
Vede lontano qualche piccolo raggio di luce, segno che la giornata sta per cominciare. Sente il familiare risveglio degli animali, un passero che comincia flebile a cantare, i grilli che intonano la loro melodia, gatti del vicinato ancora mezzo addormentati  in cerca di cibo. Si rilassa, beve un ultimo sorso e appoggia la tazza su un erba umida e piena di brina. Mette il cappuccio e gioca a fare le nuvole con la bocca, mentre le si congelano i piedi.
Pian piano si assopisce, la testa indietro, le gambe stese e gli occhi chiusi.


La mamma la chiama, si sveglia di colpo.
Ora il sole è sorto del tutto e non è più così freddo. Si stiracchia come farebbe un gatto appena svegliato, con gli occhi chiusi e la testa di lato, e alza. Prende la tazza, e accanto nota tre fiori. Sono bellissimi strani di come non ne ha mai visti.

Il primo è bianco, come la neve quando non è ancora caduta a terra, il secondo di un arancione spiccante e il terzo di viola scuro.
Sicura di non aver visto i fiori all’arrivo, si convince che siano lì a causa del vento, saranno di qualche vicina si dice.

Corre in casa, da un bacio alla mamma, saluta il fratellino e Thomas e va dritta a farsi una doccia.
Passa il resto della giornata a cercare di finire il compito di storia che avrebbe dovuto consegnare l’indomani, parla al cellulare con le sue amiche e non pensa più ai fiori.





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