Era
una
bella mattina di Dicembre e il cielo era limpido. Era per questo che
una
famigliola, composta da quattro persone, era uscita per fare una
passeggiata al
parco.
I
due
bambini piccoli stavano giocando a rincorrersi, ed erano al massimo
della
felicità. La più piccola, Katie, scappava dal fratellone, Sam. Katie
era una
piccola scheggia e Sam non riusciva a prenderla, ma ad un certo punto
Katie
scivolò e cadde per terra, prendendo una bella botta.
“Katie,
tutto bene?” urlò Sam, vedendo la sorellina finire a terra.
“Si,
si!” disse lei, massaggiandosi il sedere.
“Ma
come
hai fato a..oh..ah..ahh!” anche Sam scivolò su quello che sembrava…
“Ghiaccio?”
dissero in coro i due bambini, non capendo. Poi un’enorme sorriso gli
si stampò
in volto, sorriso che si allargò ancora di più quando videro qualche
fiocco di
neve scendere dal cielo.
“Papà,
mamma! Guardate, sta nevicando!” urlò Sam, rivolto ai genitori.
“Ma
che
strano, non era prevista neve.” Esclamò sorpresa Miriam.
“Oh,
non
c’è nulla di strano. Jack ha deciso di farci visita.” Rispose Jamie,
scambiandosi un’occhiata complice con i suoi due figli.
“Vediamo
chi riesce a trovarlo per primo?” esclamò poi, cominciando a cercare;
anche Sam
e Katie, si misero alla ricerca dello spirito dell’inverno, mentre
Miriam
sospirava esasperata.
I
due
bambini cominciarono a cercare come pazzi,chiamando a gran voce Jack;
dal canto
suo Jamie, si era limitato a nascondersi un po’ fra gli alberi, con un
sorriso
stampato sul volto e si era messo in attesa.
“Ciao,
Jamie!” l’attesa, non era durata a lungo. Jamie si voltò verso la fonte
della
voce e vide, appollaiato sul ramo di un albero, con il suo inseparabile
bastone
in mano, Jack Frost.
“Ciao,
Jack!” esclamò Jamie, correndogli incontro e buttandogli le braccia al
collo.
“Certe
cose non cambiano mai eh? Non sei più un bambino spaventato, Jamie!”
rise Jack,
sciogliendo l’abbraccio.
“No
è vero,
ma tu resterai comunque il Guardiano che mi ha fatto credere negli
altri, che
mi ha protetto contro Pitch. Il mio Guardiano numero uno, insomma!”
Sul
volto
di Jack comparve un sorriso dolce.
“E
tu
sarai sempre il primo umano che mi abbia mai visto!” sussurrò,
scompigliandogli
i capelli.
“Jack!
Oh
andiamo, Jack! Dove sei?” la voce di Katie
si udì chiaramente nell’aria e Jack guardò con gratitudine Jamie.
“Hai
insegnato anche ai tuoi figli a credere in me.”
“Bè,
non
è stato poi così difficile, specie quando comincia a nevicare in
periodi un po’
strani…tipo in pieno Agosto.” Spiegò Jamie con un sorriso.
“Quella
che non sono riuscito a nascondere,è stata Miriam. Lei..proprio non ne
vuole
sapere di Jack Frost. Per ogni nevicata fuori stagione, da la colpa al
cambiamento climatico.” Spiegò ancora Jamie, rabbuiandosi leggermente.
“Oh,
Jamie, sta tranquillo! È un’adulta, è normale che non voglia credere in
me, o
in qualsiasi altro Guardiano. Noi proteggiamo i bambini, no?” lo
rassicurò
Jack.
“Non
sono più un bambino da un bel po’, e ancora credo in te.” Mormorò
Jamie,
abbassando lo sguardo.
“E
se
per questo smetterai di credere in me, sarà più che naturale, Jamie.”
Rispose,
Jack sollevandogli il mento e guardandolo negli occhi.
“Ma
io
non voglio smettere di credere in te, o negli altri. Ho solo paura che
prima o
poi succederà.” Esclamò Jamie.
A
questa
a affermazione Jack rise.
“Jamie,
davvero non sei cambiato da quel bambino che abbiamo salvato da Pitch.
Smetti di
credere nella luna, solo perché sorge il sole?” chiese Jack, ripensando
alle
rassicurazioni che aveva fatto ad un Jamie ben più piccolo, poco prima
di
andarsene con gli altri Guardiani.
Jamie
lo
guardò con un mezzo sorriso, prima di rispondere un:” No!”
“Devo
continuare? O possiamo andare a
divertirci un po’?” esclamò Jack, indicando col mento i due bambini che
ancora
lo cercavano.
Jamie
questa
volta sorrise con calore e sbucò fuori dagli alberi, proprio mentre i
Sam e
Katie arrivavano lì.
“Bè,
vi
siete già arresi? Guardate un po’ chi ho trovato io?” esclamò rivoltò
ai suoi
due figli.
“JACK!”
urlarono in coro i due, vedendo comparire il Guardiano alle spalle del
padre.
“Ciao,
piccole pesti! Pronte a divertirvi un po’?” chiese Jack, creando due
palle di
neve e lanciandole sui due bambini.
Iniziò
così
una lunghissima battaglia a palle di neve. Miriam guardava sconcertata
suo
marito e i suoi figli giocare con un essere invisibile e si chiese se
fosse lei
ad essere diventata pazza o se lo fosse diventata la sua famiglia. E
poi, un
piccolissimo dubbio le s’insinuò nella mente: che suo marito avesse
ragione? Che
Jack Frost esistesse davvero?
Ma
non
fece in tempo ad afferrare quell’idea che una palla di neve la colpì in
pieno
volto, distogliendola da qualsiasi pensiero. La
cosa strana era che quella palla di neve
sembrava essere comparsa dal nulla.
Un
mezzo
sorriso comparve sul volto di Miriam.
“Bennett
alla terza, questa me la pagate!” esclamò, rivolgendosi a suo marito e
ai due
figli che la guardavano, cominciando a raccogliere neve.
“Tesoro,
e se ti dicessi che noi non c’entriamo niente e che è stato Jack
Frost?” provò
Jamie, scambiandosi un’occhiata complice con il Guardiano comodamente
seduto
sul suo bastone.
“Bè,
me
la pagherà anche lui!” rispose Miriam, scoppiando a ridere e lanciando
la palla
di neve. La battaglia era ricominciata e si protrasse per parecchio
tempo.
Finì
quando
tutti e quattro gli umani si ritrovarono completamente fradici e
stanchi. La famiglia
Bennett decise di tornare a casa.
In
poco
tempo Sam e Katie furono lavati e asciugati e la cena fu servita. Fu
proprio
durante la cena che accadde.
Miriam
si
stava portando un pezzo di carne alla bocca, quando distrattamente
guardò verso
la finestra; e fu allora che lo vide. Un ragazzo dai corti e
scarmigliati capelli
bianchi e dagli occhi azzurri la stava salutando con la mano,
sorridendole.
Miriam
strabuzzò
gli occhi e lasciò cadere la forchetta, rimanendo a bocca aperta. Jamie
si
accorse dello stato della moglie e seguì la direzione del suo sguardo.
Incontrò
lo sguardo compiaciuto di Jack e gli sorrise.
“Allora,
adesso mi credi?” sussurrò poi alla moglie, guardandola con amore.
Miriam annuì,,
sempre più stupita.
QUALCHE
ORA DOPO
Jamie
era
uscito a buttare l’immondizia. Stava per tornare a casa quando si sentì
bussare
sulla testa da qualcosa di duro e legnoso.
“Jack…”
esclamò, alzando lo sguardo.
“È
ora
di andare per me Jamie.” Disse alzando lo sguardo. Jamie annuì.
“Grazie
Jack.”
“No,
grazie a te. Miriam mi vede, crede in me. Grazie, Jamie. Noi Guardiani,
io, ti
ringrazieremo per sempre.” Rispose Jack, abbracciando il suo amico, che
ricambiò la stretta.
“Alla
prossima nevicata, Jack.” Lo salutò, guardandolo salire sempre più in
alto,
trasportato dal vento.
“Alla
prossima nevicata!” gli urlò, Jack, prima di sparire.
ANGOLO
AUTRICE
Chiedo
perdonooooooooooooo….non
so come mi è venuto in mente di scrivere una cosa del genere, ma ormai
l’ho
fatto!!
Non
appena
ho visto il film mi sono innamorata di Jack e del suo rapporto con
Jamie e
quindi ho deciso di scrivere qual cosina su sti due. Il risultato fa
schifo, ne
sono consapevole!
Dai
vi
prego, siate clementi, vi pregoo lasciatemelo un commentinooo!!! sesshy
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