"To
see
a World in a Grain of Sand
And a Heaven in a Wild Flower,
Hold Infinity in the palm of your hand
And Eternity in an hour."
William
Blake, fragment from "Auguries of Innocence"
Mai come allora
aveva avuto
bisogno di riflettere. Stava per prendere una decisione che avrebbe
cambiato ogni cosa: la sua vita, la sua appartenenza, il suo futuro.
Stava per rinnegare sé stesso, o almeno, quello che era stato fino ad
allora. Stava per voltare le spalle a tutto ciò che era certo, per
andare verso l'ignoto, in un luogo in cui non era sicuramente il
benvenuto, ma questo a Draco Malfoy non importava.
Ormai era deciso a
cambiare. Aveva visto troppa violenza, e troppe volte non aveva fatto
nulla per impedirla. Anzi, aveva persino contribuito a quella orrenda
causa; solo per salvarsi la pelle, troppo debole per ribellarsi, troppo
codardo per esprimere le sue vere intenzioni, e cosa più frustrante,
nemmeno abbastanza determinato per perseguire con successo gli scopi
meschini che gli erano stati presentati come la gloria e gli allori di
cui coronarsi. Bè, se non altro ora stava per metter le corna in capo
alla causa che non l'aveva mai ricompensato, pensò Draco con il suo
solito umorismo strafottente.
Fino a quel momento aveva
continuato a comportarsi come si aspettavano da lui, come un
discendente di una linea ininterrotta di Purosangue mangiamorte avrebbe
dovuto fare. Aveva odiato e detestato i Potter e tutti i Mezzosangue, e
l'anno appena trascorso era stato incaricato di uccidere Silente. I
tentativi di omicidio, che grazie a Merlino erano falliti, lo
tormentavano ogni notte, insieme a tutti gli altri orrori che aveva
vissuto.
Forse era stato proprio
quell'incarico a premere il grilletto del cambiamento: gli aveva fatto
capire che non era un assassino. Le parole di Silente lo avevano scosso
profondamente. Le frasi di quel vecchio, che per molto aveva
disprezzato, gli avevano fatto comprendere che tutti i rimorsi e i
dubbi che aveva provato non erano vani, che se lo voleva poteva
cambiare.
La certezza con cui i saggi
e penetranti occhi azzurri di Silente avevano trasmesso chiaramente:
"Draco, tu non sei un assassino" avevano innescato in lui un nuovo
cambiamento, che non avrebbe mai creduto possibile.
Il sentimento di rivolta
interiore risvegliato dal modo in cui Silente aveva affermato, con la
sua caratteristica e fino a quel momento snervante pacatezza, che
poteva provare un sentimento umano come la paura, vibrava tutt'ora
dentro di lui come la corda di un'arpa tesa da un folletto dispettoso.
Lui, il giovane Malfoy disprezzato da tutti tranne che dalle serpi che
nel loro abbraccio mortale lo stavano lentamente stritolando tra le
loro spire, fino a far scomparire ogni briciolo di umanità in lui, mai
aveva potuto affermare di non essere ciò che i suoi genitori, i
Mangiamorte invasati e il Signore Oscuro volevano che fosse.
Desiderava ardentemente
impedire che ciò accadesse: voleva disperatamente salvare quanto di
buono c'era ancora in lui, e voleva dimostrare che sotto la corazza di
malvagità e insofferenza che si era creato c'era altro. La metamorfosi
scatenata nella sua mente a partire da quei mesi di tormento era stata
un vero inferno, e sapeva che era appena cominciata. Se le cose fossero
andate male, cosa assai probabile, la sua trasformazione sarebbe stata
grottesca, incompleta, vana e penosa.
Ma non era sicuro di essere
abbastanza forte. Non era certo di farcela, né di possedere abbastanza
coraggio per un gesto del genere. Probabilmente sarebbe stato rifiutato
da entrambe le parti, e lo avrebbero lasciato morire come il rinnegato
che stava per diventare; ammesso che non lo fosse già, rimuginò mesto
Draco.
Tuttavia valeva la pena di
provare, piuttosto che continuare a soffocare sé stesso fino a che
dentro di lui non sarebbe rimasto più nulla, nemmeno un codardo
purosangue, solo un corpo vuoto, senza alcuna volontà o sentimenti.
Si ritrovò a pensare a
Potter e a sua sorella, a Weasley e alla Granger. Tutto il disprezzo
che aveva manifestato verso di loro nasceva prevalentemente
dall'invidia. "Che c'è, ora ammetti pure di invidiare la Sanguesporco
sottuttoio e lo straccione?" lo derise caustica la sua vocina
interiore.
Loro erano dalla parte
giusta, nella luce, mentre lui era nell'ombra. Ci era nato. Sia lui che
i Potter erano nati con il destino segnato, loro dalla parte giusta,
forse difficile da seguire e anch'essa piena di dolore, ma lui non
aveva nemmeno avuto scelta. Non che loro ce l'avessero avuta, ma era
diverso.
Voleva ribellarsi al suo
destino, fare ciò che nessuno si aspettava da lui, dato che l'avevano
già etichettato, giustamente purtroppo, come Mangiamorte. Per troppo
tempo era rimasto rintanato nell'ombra. Ora era giunto il momento di
fare il passo che lo avrebbe portato dall'altra parte del campo di
battaglia.
Eppure la paura che così
facendo avrebbe scoperto che i troppi anni passati nell'oscurità
l'avevano reso cieco, che fosse ormai niente più che un verme albino
delle caverne agli occhi dei Potter, e che ormai per lui non fosse
rimasta alcuna speranza, era grande.
Certo non si aspettava che
gli avrebbero creduto. Ciononostante ripensava di continuo a quando
aveva guardato negli occhi Marie, la sorella di Potter, e non aveva
trovato nel suo sguardo glaciale il disprezzo e la diffidenza che così
spesso li animavano e che vedeva negli occhi del fratello, bensì una
sorta di pena, e un briciolo di speranza, persino. Sul momento lo aveva
fatto infuriare, giacché non voleva la pietà di nessuno; ma fu proprio
quella scintilla di speranza che gli fece prendere la decisione finale.
Fosse anche stata un suicidio. "Lo è, anzi magari lo fosse sarebbe
meglio…" Insinuò melliflua la voce della serpe parte di lui, ma la
zittì, questa volta infastidito da quell'umorismo nefasto.
Per quanto potesse sembrare
folle e sconsiderato, sarebbe andato a cercare i Potter e i loro due
compagni. Per unirsi a loro. Certo era un'idea folle e impossibile da
realizzare, ma poco importava, dato che il solo fatto di averla lo
faceva sentire già più libero.
Non sapeva ancora che non
avrebbe avuto nessun bisogno di andare a cercarli, perché sarebbero
stati loro a venire da lui.
E la sua decisione sarebbe
stata messa alla prova.
Angolo
dell'autrice
Grazie,
lettore, per aver scelto di leggere questa storia. Spero che i prossimi
capitoli siano di tuo gradimento, ti prometto che farò di tutto perché
siano Tutti i gusti + 1
(Sei
avvisato, cavoletti di bruxelles e cerume compresi…)
Qualche
informazione per gli avventurieri: i primi 20 capitoli riguarderanno la
Seconda Guerra Magica, seguendo il brillante tracciato della
stimatissima J.K. Rowling, dopodiché si continuerà nella nuova era. Di
conseguenza, alcuni capitoli saranno molto fedeli agli originali, altri
invece completamente nuovi, ma sempre con un personaggio inedito: Marie
Potter, la sorella gemella di Harry.
Capitolo
dopo capitolo, questa strega coraggiosa e determinata fino alla
testardaggine (ci ricorda qualcuno? Hem hem Harry…) diventerà
familiare, ma non preoccupatevi: sarà sempre piena di sorprese, come
tutto il mondo magico!
Auguro
a tutti voi buon viaggio, che scegliate scope, polvere volante,
passaporta o Thestral, ma vi ricordo che i tappeti volanti sono
consigliabili solo se volete finire nell'Ufficio per l'Uso Improprio di
Manufatti Babbani dell'adorabile Arthur Weasley, che potrebbe esserne
alquanto contrariato.
Naturalmente,
ogni gufo da parte vostra sarà un grandissimo onore, e non rifiuto
nemmeno Strillettere, ma niente pus di bubotubero prego!
Non
importa quanto breve sarà la pergamena, sarò sempre felicissima di
rispondere a qualsiasi commento e fornire spiegazioni, se necessario.
Vi
invito cordialmente a mandare un gufetto e guadagnare punti per la
vostra casa.
Sempre
al vostro servizio,
Claire
66
P.S
Forse qualcuno dei miei lettori precedenti sta già buttando giù una
Strillettera, in fretta e soprattutto furia: domando umilmente scusa e
sono desolata per il lungo, lunghissimo silenzio. Anche la vita dei
babbani è dura. Ora, con il tempo finalmente a disposizione, ho rivisto
e perfezionato i primi 6 capitoli, e giuro solennemente che ne sto
pubblicando altri. Questa volta, seguiremo i quattro ed il tormentato
Draco fino alla fine della Seconda Guerra Magica, e molto oltre: quella
infatti è solo la prima parte.
Chiedo
umilmente perdono e rimedierò cullando questa storia fino alla seconda
generazione.
Un
Caro saluto, Claire
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