Era arrabbiato, furibondo. 

Per cinque lunghissimi anni non aveva fatto altro che allontanare tutte le persone a cui teneva realmente per una stupida e falsa maledizione. 

Se fosse stato meno ingenuo, forse avrebbe potuto evitare quella situazione. 

Forse lei sarebbe sua, sua e di nessun altro. 

Se prima era felice della notizia che Magnus gli aveva dato, ora gli sembrava di essere ripiombato in un incubo ancora più terribile di quello che per anni aveva dovuto affrontare. 

Lo faceva impazzire, vederla ridere e scherzare con Jem, l'unica persona che aveva sempre considerato come un fratello, l'unica persona di cui gli era sempre importato, colui per cui avrebbe dato la vita. Era il suo parabatai, ed era riuscito a portargli via la donna che amava. 

Avrebbe urlato, contro lui, contro il mondo, contro un destino che sembrava volerlo tormentare fino alla fine dei suoi giorni.

Stava impazzendo, questa volta non era sicuro di potercela fare, in ogni momento della giornata, in ogni momento che li vedeva insieme, l'unica cosa che riusciva a pensare era che quello non era il suo posto: era LUI e solo LUI quello che poteva starle accanto, l'unico che poteva farla sorridere, l'unico che poteva sentirsi dire dalla persona più preziosa e importante dell'universo "Sei mio?"

 

"E tu Tessa, saresti stata mia, anche solo per una notte?" 
 

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Eccomi nuovamente con una flash-fic Wessa, spero vi piaccia!
Alla prossima :)
N.