cap 1
Presentazione:
Cosa succederebbe se Suon Tendo, per saldare un debito inesistente, fosse
costretto a fare una promessa? E se questa promessa includesse ancora
una volta una delle sue figlie?
Disclaimer: i
personaggi appartengono a Rumiko Takahashi questa storia
non è a scopo di lucro, spero di non aver plagiato involontariamente
qualcuno, poiché non leggo spesso fan fiction su questo manga, se così
fosse provvederò a rimuovere immediatamente la storia.
Autrice: sakura_kinomoto
Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Nabiki Tendo, Kasumi Tendo, tutti i personaggi.
Raiting: G
Avvertimenti: What if (e se...)?
Parte: 1/9
Titolo: ANOTHER PROMISE
Capitolo 1 - GOOD MORNING SUNSHINE!
- Akane, sbrigati che la colazione è pronta! -
Kasumi stava chiamando Akane dalla cucina, aveva già preparato
la colazione per tutta la famiglia Tendo, allargata naturalmente.
Il padre era già a tavola e stava leggendo il giornale, fiero
delle proprie figlie. Orgoglio che non era ricambiato. Le figlie in
questione erano ancora arrabbiate con il povero Suon che, in giovane
età e per una motivazione "estremamente demenziale, idiota, per
niente coscienziosa e da padre irresponsabile!", a detta delle sue
figlie, aveva deciso che una delle tre sarebbe
andata in moglie al figlio del suo migliore amico, Genma Saotome.
Era già passato un anno dall'arrivo alla palestra Tendo di un
panda e di una bella ragazza dai capelli rossi. Perché naturalmente
le povere tre ragazze non potevano avere un marito e un suocero
normale.
Ma stiamo
scherzando? Avere una vita che si svolge nella quotidiana
routine? Non era nel loro destino, già segnato da quella
promessa strappata a loro padre. Ebbene sì, quel panda e quella
ragazza
erano il futuro suocero e il futuro marito di una delle tre. Vedevano
già il loro avvenire, a coltivare bambù per lo suocero
scambiandosi i vestiti e la biancheria intima con il marito. Una vita
fuori dagli schemi. Ma se tutto si fosse fermato qui sarebbe stato uno
scherzo da ragazzi gestire la situazione. La complicazione era data
dal numero spropositato di rivali, nemici e debiti che
continuavano
ciclicamente a irrompere nella vita della famiglia Saotome,
nonché le innumerevoli promesse spose accumulate negli anni dal
signor Genma.
Le aspettava una vita del tutto tranquilla.
La fortunata che aveva ricevuto tutto questo ben di dio fu Akane, ormai diciottenne,
l'unica che avesse la stessa età del ragazzo, all'anagrafe Ranma
Saotome, ma nella vita reale si dibatteva nel ruolo di ragazzo e migliore
amica.
Per migliorare le cose si era aggiunto l'anziano maestro Happosai. Un
arzillo vecchietto. Troppo arzillo. La giusta parola era maniaco.
La poveretta ogni giorno si svegliava sperando che tutto quello che era
successo da due anni a quel giorno fosse un incubo, un lunghissimo,
stancante e pregno di istinti omicidi incubo. Ma anche quel giorno,
aprendo gli occhi, si trovò ad osservare un nano vestito di
viola, con un fazzoletto sulla schiena legato sotto il naso,
completamente pelato e completamente pervertito, che frugava nella sua
biancheria intima.
L'inizio perfetto. Come non ricordarsi del buon
vecchietto che infestava la casa e la città in cerca di biancheria intima femminile.
L'ennesima giornata che iniziò con
un urlo.
- Anche oggi la voce soave di Akane ha dato il buon giorno a tutto il quartiere - commentò Nabiki
L'urlo fu seguito dal volo del vecchietto fuori dalla finestra con tutti
gli oggetti ginnici che la gentil donzella aveva in camera.
Akane si stava
dirigendo a scuola costeggiando uno dei numerosi canali
che si intrecciano nella città, pensando ad un modo per farci
saltare dentro Ranma per alleviare il tragitto dalla sua presenza.
Certe volte quel ragazzo era più insistente di una ragazza.
Piccolo errore. Lui ERA una ragazza. Una ragazza che aveva appena fatto
un bel tuffo dentro il canale.
Finalmente le sue orecchie erano libere da quel fastidioso ronzio che
sentiva quando il ragazzo era nelle vicinanze, ovvero a circa cento metri
da lei.
Ma perché la mattina aveva quella brutta abitudine di parlare?
Lei odiava chi parlava mentre andava a scuola! Aveva bisogno di
silenzio.
Appena vide il cancello della scuola iniziò a preoccuparsi per
l'innaturale calma che aleggiava nel giardino. Dove erano finiti tutti
i suoi pretendenti? Non che ne sentisse la mancanza, anzi era
felicissima di non dover atterrare tutti e rovinarsi ogni volta la
divisa e la pettinatura. Insomma! Lei andava a scuola, non a incontri
di pugilato o cos'altro.
Un leggero sorriso le illuminò il viso. Era arrivata fino a
metà giardino senza inconvenienti. Stava per varcare la soglia
della scuola quando il "Il Tuono Blu della Scuola Superiore Furinkan",
come si era auto-definito, le si presentò davanti con il
consueto mazzo di rose.
- Cosa vuoi Senpai? -
- Mia amata Akane, ma perché usi ancora quell'appellativo?
Chiamami semplicemente Kuno, oppure con un nomignolo di tuo piacere,
come mio amato, mio unico e vero amore, mia ragione di vita -
- Senpai hai sbattuto la testa di recente? -
- Ma come mia adorata, non lo sai? -
- Cosa dovrei sapere? Senti, perché non ti sposti così almeno questa mattina arrivo puntuale a scuola? -
- Mio tesoro, non devi più nasconderti dietro questo velo freddezza, adesso che siamo fidanzati! -
- CHE COSA!? -
Ma l'ennesimo futuro marito della più giovane delle Tendo non
poté dare una spiegazione alla ragazza in questione,
poiché era stesa davanti all'entrata della scuola.
Svenuta.
Questa è la prima
fanfiction che scrivo su Ranma 1/2, spero che vi piaccia! Ogni genere
di commento, ovviamente, è il benvenuto.
Un bacio, sakura.
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