Sogni e realtà

di Sehem
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Un rumore, un eco lontano. Qualcosa è caduto nell’acqua. Qualcosa di piccolo, leggero. Una piuma? Una goccia? Una lacrima.

L’acqua si increspa in piccole onde rotonde, lievi, appena percettibili. Si è accorta di quel misero cambiamento? Sono riuscito, anche solo per un attimo, a rompere la sua monotonia?

…perché mi sento così inutile?

Il sole sorge anche senza il canto del gallo; il mondo va avanti anche senza di me. Chissà come si sentirà il gallo, quando saprà la verità. Triste, stanco, deluso, capirà di essere stato uno stupido, un illuso deriso da tutto e da tutti. Rimpiangerà i tempi passati quando, cieco, camminava a testa alta per il mondo, convinto di tutte le sue idee, le sue certezze, i suoi sogni. Si isolerà da tutto e da tutti, cercando di nascondersi da chi lo schermisce e lo insulta, mettendosi alla ricerca della dignità che ha perso dopo secoli di menzogne.

Mi chiedo se riuscirà a trovare il suo posto nel mondo, così come sto facendo io. Anche i miei sogni mi sono stati strappati via dalle mani dalla realtà. Una realtà dura e cruda, che non guarda in faccia nessuno. Una realtà creata dagli adulti, nella quale i sogni dei bambini non riescono a vivere; muoiono o svaniscono. Talvolta, poi, si eclissano dietro quella che viene chiamata normalità, rammentati con gli occhi lucidi, ricordati come cose lontane. Solo raramente essi tornano a splendere, o non scompaiono mai. Questi sono i casi più fortunati, ma non sono sempre possibili; ma cosa importa, basta che ci siano per avere la forza di andare avanti.

Io ho ancora dei sogni, ancorati nel mio profondo essere. Riuscirò a farli diventare realtà, oppure no? Il mondo non è bello senza sogni; senza alcuna aspirazione non si arriva al futuro. La vita va avanti anche senza di noi, siamo noi che dobbiamo tenerci al passo, senza però eclissare la nostra personalità. Adattarsi va bene, ma uniformarsi è un’altra cosa.

Guardandomi attorno, non riesco a vedere una singola persona, bensì una massa, con gli stessi vestiti, la stessa espressione, le stesse idee. Esseri che seguono il flusso della vita senza neppure chiedersi dove li stia portando; che vanno in una direzione solo perché altri vi si stanno dirigendo.

Io non voglio essere così. Voglio trovare la mia strada da solo, senza che qualcuno me la imponga. E chissà, magari si avvererà il mio sogno. Potrei essere uno di quei fortunati, chi può dirlo. Per adesso, sceglierò il mio cammino senza indecisioni, per no avere poi rimpianti. Non sarà una cosa semplice; ci saranno bivi, strettoie, salite, strade senza uscita, ma troverò la via giusta; so di poterlo fare. Non mi nasconderò dietro ad un angolo né chiuderò gli occhi per non vedere, perché sennò non riuscirò ad andare avanti; i problemi si devono affrontare o ti perseguiteranno per tutta la vita.

Se prima mi sentivo come quel povero gallo, ora ho trovato il coraggio di affrontare le mie paure, il mondo intero; speriamo che anche lui ne trovi la forza, quando arriverà il suo momento.





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