Parole Vuote nel Silenzio

di Jaqueline
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Partecipante al contest Il Giro del mondo in Ottanta Giorni! indetto da Soul's Lullaby


Titolo: Parole Vuote nel Silenzio.
Autore:  Jaqueline (Jaja’Chan sul Forum)
Beta-reading:  No
Fandom: Il libro della Giungla
Tipologia: Flashfic
Introduzione:
Silenzio.
Il suo cervello pare invaso dal silenzio e dalla nebbia, che gli oscura la vista, rendendo il mondo bianco, infinito e non delineato. Un insieme di forme confuse e suoni assenti, rumori e sensazioni invisibili.
- Cosa facciamo?
Rating: Verde
Personaggi:  I quattro Avvoltoi
Generi: Malinconico, Introspettivo.
Avvertimenti: Missing Moments.
Pacchetto scelto:  Barcellona.  
Prompts: Nebbia; Cattive Abitudini; Silenzio
Canzone: Nirvana – Come As You Are
Obbligo: La storia deve trattare di un personaggio secondario o marginale
NdA: ho utilizzato la canzone che si trova nel pacchetto estrapolandone un verso e facendolo dire a uno degli avvoltoi, è quella in corsivo. Credo di aver utilizzato bene i tre prompt. A te, l’ardua sentenza :)
 
 

.:Parole Vuote nel Silenzio:.



Silenzio.
Il suo cervello pare invaso dal silenzio e dalla nebbia, che gli oscura la vista, rendendo il mondo bianco, infinito e non delineato. Un insieme di forme confuse e suoni assenti, rumori e sensazioni invisibili.
Si sente la testa vuota, eppure gli pulsa fastidiosamente. Tutto gli pare privo di significato, niente più che forme vuote color fumo nella notte oscura. Sospira, battendo il becco per richiamare l’attenzione.
- Cosa facciamo? – domanda cauto, speranzoso di ricevere una risposta soddisfacente.
- Non lo so, tu cosa vuoi fare? – è il berciare che ottiene in risposta, l’eco odioso di una domanda già posta miliardi di volte.
Infossa le spalle e chiude nuovamente la mente ai rumori esterni, immergendosi nel silenzio fumoso e assordante. Dopo un po’ una figura comincia a delinearsi tra gli stralci di nebbia infida, ma il Silenzio lo convince di esserselo immaginato; i secondi passano, e tutto ciò che resta della sagoma è un’ombra di un tono di grigio più scuro della foschia. Il Silenzio, come al solito, ha vinto la sua battaglia.
- Come un amico, come un vecchio nemico -, sussurra, osservando distrattamente i nodi dell’albero su cui tutti loro sono poggiati.
- Hai detto qualcosa? – domandano alle sue spalle, gracchianti, negli occhi una speranza che quasi si vergogna di spegnere. – Nulla -, dice, aggiungendo, quasi senza rendersene conto: - Cosa facciamo?
Se l’è immaginato, quel lampo di delusione nei loro occhi? E’ solo una sua impressione o tutti parlano con lo stesso tono apatico e depresso del Silenzio?
Vorrebbe urlare, vorrebbe volare su, fin oltre la luna, pur di spezzare quella litania.
- Allora: cosa facciamo? – mormora, attendendo una risposta che forse riuscirà a togliere loro quella bruttissima abitudine.
- Non lo so, tu cosa vuoi fare?
Si sa, però, che le brutte abitudini sono dure a morire.







Note d'autrice impaziente:

E' ufficiale: amo gli Avvoltoi. Sono adorabili, così malinconici e angst nel profondo <3
Questa è la mia seconda storia sul fandom, voglio una sezione, poffarbacco, ed entrambe si sono classificate sul podio di due contest! Ringrazio la triade di fa92 per aver corretto le storie del contest, così brutalmente abbandonato.
Detto questo, spero piaccia :3




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