- ‘Sera .- scocca
un’occhiata alla figura sdraiata sul suo
divano e lo vede
impassibile, con
un’aria che sottintende il suo solito
“’fanculo, Stark”.
- Sempre un piacere trovarti qui,
piccolo cervo. -
Sbuffa per il nomignolo ma non gli
rivolge la parola.
- E dai, piantala di ignorarmi. - si
versa un bicchiere di
bourbon e va a sedersi sul divano, costringendolo a ritrarre le gambe -
Pensavo
avessimo bypassato la fase in cui tu mi tratti come se non esistessi
nemmeno. -
- Impiccati. - si alza e si dirige
verso la sua stanza.
“Sempre meglio che
niente.” Prende un sorso, lievemente
infastidito. Ok che è costretto a restare lì con
lui, ma non lo sta trattando
male anche se è stato responsabile della morte di centinaia
di persone, anzi,
si sta occupando di lui decisamente con i guanti. Non che
l’idea di iniziare a
trattarlo con il guanto della Mark VIII non gli abbia sfiorato la
mente, ma non
lo ha mai fatto. Gli ha riservato una stanza e un bagno invece dello
sgabuzzino
di due metri per due che aveva proposto Steve, e avendo visto che in
quella
stanza si era comportato bene aveva deciso di ordinare a Jarvis di non
fulminarlo all’istante se avesse messo piede fuori dalla
porta della sua
camera.
Mossa del cazzo, a ripensarci. Ora
è costretto ad averlo
sempre tra i piedi ovunque vada, e non lo infastidiscono tanto le sue
battutine
sarcastiche che gli rivolge solo di una volta ogni tanto, ma
più che altro il
suo ostinato silenzio, come se lo detestasse dal profondo.
Insomma, è un prigioniero,
un po’ di rispetto potrebbe anche
mostrarlo!
Ride da solo. Come è
potuto anche solo passargli per
l’anticamera del cervello che il Dio dell’Inganno
potesse portare rispetto a
qualcuno che lo sta tenendo imprigionato?
- Oltre che essere fastidiosamente
ubriaco sei anche
impazzito? -
Sobbalza. Non lo aveva sentito
entrare.
- Ma che…!? Che ci fai
qui? Non ti eri volontariamente
esiliato in camera tua?-
- Non sono lunatico come voi umani ma
anche io cambio idea
ogni tanto. -, si siede su uno sgabello accanto all’isola
della cucina alias
piano-bar considerando l’elevato numero di bottiglie, vuote e
non, che
ricoprono quasi ogni superficie disponibile.
- Ma che fortuna… -
- Qualcosa in contrario alla mia
presenza? -
- Vuoi una lista in ordine alfabetico
o temporale? -
Sbuffa alzando al cielo gli occhi
color smeraldo - Ci tieni
davvero a spappolarti il fegato? -
- Scusa? – svuota il
bicchiere che ha in mano.
- Ecco, appunto. Il tuo cuore
sarà pure quella cosa che hai
nel petto, ma ci tieni davvero a diventare Iron Man in tutto e per
tutto, cambiando
ogni parte mal funzionante del tuo corpo con un pezzo di metallo?
Perché in tal
caso proporrei di iniziare dal cervello. -
Si maledice mentalmente.
Perché, perché ha accettato di
tenere quella creatura fastidiosa in casa sua?
- Da quando te ne frega qualcosa
della mia salute? – giusto
per farlo innervosire si versa un altro generoso bicchiere di bourbon -
Sembri
quasi Pepper. -
- Non scambiare per preoccupazione la
noia, Stark. -
- Non fare tanto la vittima, piccolo
cervo. Se non fosse per
me non vedresti nemmeno la luce del sole. –
- Sopportare la tua presenza mi
sembra un prezzo alto per un
po’ di luce. -
- Allora non avrai nulla in contrario
se chiamo il guercio,
il Direttore o tuo padre, non fa differenza, e dico di portarti via da
casa
mia, dato che sua altezza preferisce un buco di qualche centimetro
quadrato
piuttosto che vivere in un attico in compagnia del sottoscritto. -
- Spero che ti ci strangoli con
quella roba. - gli volta le
spalle e con un movimento sinuoso torna nella sua stanza.
Non riesce a trattenere
l’irritazione e scaglia il bicchiere
di cristallo dall’altra parte della stanza, dove il
contenitore si disintegra
nello schianto contro un pilastro. Ferro-Vecchio accorre subito, e nei
suoi
cigolii riesce quasi a percepire un qualcosa di gongolante per non
essere,
almeno quella volta, l’artefice del disastro.
Non sa nemmeno bene cosa lo irriti
tanto. Dovrebbe essere
abituato a quelle continue provocazioni di Loki, ormai vive
lì da quasi due
mesi, eppure la sua freddezza e insolenza lo turbano più di
quanto non voglia
ammettere.
Si sta comportando bene con lui,
certo, non gli porta la
colazione a letto ma ci mancherebbe altro.
Stupido dio fastidioso. Ma chi si
crede di essere? Beh, sì,
certo, un dio.
In effetti potrebbe ripagarlo con la
sua stessa moneta…
- Stark? Che sta succedendo? - si
riaffaccia dal corridoio.
- Fila in camera tua se non vuoi che
Jarvis ti faccia
friggere il cervello. -
- Cosa? -
- In camera tua. Ora. -
- Ma che ho fatto? - allarga le
braccia, senza capire.
- Ora! -
Lo fulmina con lo sguardo ma alla
fine ubbidisce,
confermando la propria resa con il rumore secco della porta che sbatte.
Ecco, finalmente. Su butta sul divano
con la bottiglia di
bourbon in mano, rinunciando al bicchiere considerandolo solo una
perdita di
tempo.
Prova a riconsiderare la decisione
appena presa. Ok, lo
ammette, si è comportato come un bambino, ma lui
è Tony Stark, dannazione, lo
sanno tutti che non è famoso per le sue scelte ponderate e
razionali.
E poi Loki lo fa ammattire. Lo tratta
come se gli stesse
facendo un favore a restare lì nella Tower mentre
è proprio il contrario. Non
che l’idea di fargli un favore sia stata il propulsore
dell’attuale situazione,
ma il concetto alla fine è sempre quello: se non si trova a
marcire in una
qualche cella ad Asgard o dello S.H.I.E.L.D. è solo grazie a
lui. E a Fury, che
ha minacciato di congelargli tutti i conti se non avesse ubbidito.
Il perché si preoccupi
tanto del dio nordico sfugge anche
persino a lui. Si lambicca il cervello ancore per qualche minuto, poi
si
abbandona alla dolce compagnia della bottiglia e dopo un po’
crolla
addormentato, i pensieri messi a tacere dall’alcol.
Nota della Vecchia Volpe
Prima IronFrost pubblicata, hurra!
Lo ammetto, questo capitolo è piuttosto confuso e privo di
tutto lo slash che voi piccole menti perverse come me vi aspettavate,
ma mi serviva per creare la TSI per i prossimi capitoli e le varie
incomprensioni tra i due.
Ringrazio chi ha avuto la pazienza di arrivare fin qui a leggere e che
avrà anche voglia di leggere i prossimi capitoli/scleri che
pubblicherò.
Un grazie speciale alle mie editors <3 e a MelaChan che mi ha
dato una mano per il titolo (sì, siamo delle inguaribili
classiciste e senza un po'di latino non viviamo. Nei miei piani
c'è l'idea di reinserire il caro Catullo prima o poi, ma la
trama si sta scrivendo da sola e non so ancora come andrà
avanti)
Baci e alla prossima follia
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