Arcobaleno di neve
ARCOBALENO DI NEVE
Neville Paciock ha sempre odiato il
freddo.
L’inverno porta con
sé le bellissime vacanze invernali da
trascorrere con amici e parenti, niente lezioni terrificanti con Piton
o brutte
figure nelle altre materie per incantesimi non venuti correttamente.
Purtroppo però significava
anche che la stagione più fredda
dell’anno arrivava con i suoi “demoni”.
Molti suoi compagni di casa ridevano
della sua definizione
assurda, e non solo loro purtroppo, ma per Neville sarebbe rimasta per
sempre la
miglior definizione.
La neve era il suo incubo peggiore,
quando scendeva dal
cielo si infiltrava sempre nei vestiti, una volta accumulata sul
terreno
diventava difficoltoso camminare, quando si ghiacciava correva sempre
il
rischio di rompersi il collo scivolando e quando finalmente iniziava a
sciogliersi creava un pantano orribile che gli sporcava i pantaloni.
Se Neville aveva mai odiato qualcosa
nella sua vita quella
era proprio la neve.
Non capiva come i suoi amici si
divertissero così tanto a
giocarci, Seamus e Dean impazzivano letteralmente all’idea di
una battaglia di
neve, Harry e Ron si divertivano a costruire pupazzi di neve mentre
Hermione e
Ginny trovavano meravigliosa l’idea di fare angeli per
terra… addirittura
quegli scorbutici dei Serpeverde diventavano più amichevoli
e meno maligni
quando scendeva quella maledetta roba bianca dal cielo!
Proprio non riusciva a capirli e
nemmeno ci teneva.
Quando tutti si tuffavano fuori nel
parco a giocare,
normalmente Neville era l’unico che rientrava tranquillo in
torre per stare a
scaldarsi davanti al fuoco, o almeno aveva fatto così nelle
ultime due
settimane…
Purtroppo quel giorno non aveva
potuto evitare di uscire
insieme a tutti i suoi compagni, la professoressa Sprite gli aveva
chiesto la
cortesia di curare alcune sue piante in sua vece, visto che per un
brutto
raffreddore non poteva uscire, quindi ecco che arrancava faticosamente
nella
neve per raggiungere le serre.
Di certo in quella giornata non si
era fatto mancare nulla,
prima una palla di neve vagante lo aveva colpito in piena faccia, poi
Thor il
cane di Hagrid aveva ritenuto divertente saltargli addosso e farlo
finire in un
cumulo di neve, se iniziava così la giornata non osava
pensare a come si
sarebbe conclusa.
Giunto nei pressi della serra numero
tre notò in lontananza
una figura avvolta nel mantello dirigersi con passo lento ma deciso
verso la
foresta proibita.
Anche da lontano non fece fatica a
riconoscere in essa Luna Lovegood,
la sua chioma bionda era distinguibile anche da quella distanza, quindi
incuriosito dalla sua presenza decise di seguirla.
Quando si fermò in una
radura andandosi a sedere su un
tronco nel suo centro esatto decise di raggiungerla, il freddo e la
neve lo
infastidiva e non vedeva l’ora di tornare in sala comune, ma
la curiosità di
capire cosa ci facesse lì la ragazza era maggiore.
- Ciao Luna, cosa ci fai da queste
parti? -
Girandosi verso Neville la ragazza
gli rivolse un sorriso
gentile facendogli segno di sedersi vicino a lei per conversare.
- Ciao Nev, bellissima giornata non
trovi? -
Adombrandosi leggermente e sbuffando
Neville iniziò a temere
di essersi imbattuto in un altro adoratore dell’inverno e del
“demone” bianco.
Incuriosita dalla reazione
dell’amico la ragazza si prese un
po’ di tempo per osservarlo con i suoi occhi azzurri,
cercando di capire cosa
lo potesse aver infastidito in quel modo, ma non vedendo nessun segno
evidente
decise di chiedere.
- Qualcosa non va? Per caso qualche
Nargillo ti ha preso di
mira oggi? -
Quella domanda riuscì a
strappare un sorriso al ragazzo, la
sua amica era davvero unica per il suo modo di vedere il mondo.
- Penso che si possa dire
così, oggi sembra che non sia una
giornata fortunata per me, avrei davvero preferito stare in
torre… non vedo
l’ora di tornare al caldo della sala comune. -
- Ma perché allora sei
uscito oggi? Sono sicura di non
averti visto molto spesso fuori dal castello da quando è
iniziato a nevicare. -
- Vero ma oggi devo fare una
commissione per la
professoressa Sprite, quindi sono dovuto uscire per forza. -
- Capisco… ma
perché sei così abbattuto, non ti piace la
neve? -
Ecco il tasto dolente… la
neve.
- No la detesto. Il freddo, la
sensazione di disagio quando
si scioglie su i vestiti… senza contare che la mia
goffaggine aumenta
esponenzialmente quando nevica. -
Osservando bene il suo amico Luna non
riuscì a trattenere un
sorriso, - Ma ci sono anche un sacco di cose belle legate ad esse. -
Sbuffando per quella constatazione
Neville temette nella
solita arringa che i suoi amici gli facevano praticamente tutti i
giorni per
convincerlo a uscire.
- Si mi è già
stato detto quanto può essere divertente
giocare con la neve, ma io continuo a rimanere fermo sulla mia
convinzione, io
e la neve non siamo compatibili. -
Improvvisamente in tutta la radura
risuonò la risata di Luna,
la ragazza aveva trovato troppo divertente il discorso
dell’amico e la faccia
rassegnata che aveva fatto mentre lo pronunciava, ottenendo
così che il ragazzo
si esibisse in un broncio offeso.
- Scusa Nev se rido, ma ti posso
assicurare che la bellezza
della neve non risiede solo nei suoi giochi all’aperto. -
Osservando dubbioso l’amica
si chiese se stesse per
illustrargli una delle sue strampalate convinzioni, - A si? -
- Certo! E posso dimostrartelo
adesso, guardati un attimo
intorno, cosa vedi? -
Incerto sulle intenzioni della
ragazza, ma rassicurato dal
suo sorriso, iniziò ad osservare meglio quello che lo
circondava.
La radura in cui si trovavano era
deserta, gli alberi che li
circondavano erano completamente spogli e dall’aspetto
scheletrico alquanto
inquietante, attaccati ai loro rami svariati ghiaccioli formatisi dal
freddo
davano una sensazione di desolazione, in generale quella radura gli
dava la
sensazione di una natura ormai morta e gelida.
Rabbrividendo ai suoi stessi pensieri
Neville si girò verso
l’amica per rispondendole in modo incerto.
- Alberi? -
- Certo ma a parte gli alberi? -
Il sorriso gentile di Luna invogliava
a guardare con più
accuratezza, ma anche in quel caso non vedeva niente di particolare
quindi si
limitò a scrollare le spalle.
- Noi siamo circondati da magnifici
“Cristalli di luce”. -
- Cristalli di luce? - aggrottando la
fronte il ragazzo
provò nuovamente a guardarsi in giro.
- Certo! Magnifici cristalli che ti
riscaldano il cuore con
i loro bellissimi colori. - rispose raggiante e soddisfatta Luna.
- Luna, guarda che qui non ci sono
cristalli… e tanto meno
colori. -
- Si che ci sono, sta a guardare! -
Estraendo la propria bacchetta la
ragazza usò un semplice
Lumus per dare inizio a uno spettacolo meraviglioso.
Se prima gli alberi con i loro
ghiaccioli su i rami potevano
sembrare macabri, ora grazie all’incantesimo erano la cosa
più bella che il
ragazzo avesse mai visto.
La luce che si rifletteva sul
ghiaccio assumeva le più
svariate tonalità dei colori, dando al luogo un aspetto
accogliente e “magico”,
immergendo la radura in un magnifico arcobaleno.
Ancora scosso dalla visione
paradisiaca che aveva davanti
ascoltò solo di sfuggita le spiegazioni strampalate di Luna
su perché avvenisse
questo fenomeno, o quale strano animale immaginario lo provocasse,
tutte
congetture che se fossero state ascoltate da Hermione
l’avrebbero portata al
collasso per troppa fantasia e poca realtà.
- Allora che ne pensi? -
domandò gentilmente la ragazza a
spiegazione finita.
- Stupendo… -
Questa fu l’unica parola
che Neville stordito riuscì a
farfugliare, non aveva mai visto niente di più bello e non
sapeva bene come
descriverlo, per poi riprendesi bruscamente alla frase successiva
dell’amica.
- Quindi la neve infondo non
è così orribile. -
Riflettendo su quest’ultima
affermazione, oltre che
osservare ancora bene la radura illuminata, dovette infine ammettere
che la
ragazza aveva ragione.
Anche la neve aveva i suoi lati
positivi.
- Vero… ma il freddo lo
odio comunque! -
Angolo Dell’Autrice:
Questa decisamente è una
delle mie coppie etero preferite in
HP.
Insieme sono davvero troppo dolci!
Il periodo in cui è
scritto non è preciso, sinceramente io
non avevo pensato a niente in particolare, semplicemente mi
è uscita fuori
pensando alla neve.
Questa storia è nata per
un concorso su Radio Potter, nel
quale si doveva allegare un disegno che ritraeva un momento della
storia… il
disegno c’è, ma è davvero orribile
quindi non credo che lo metterò. (a meno che
non venga richiesto, in quel caso lo aggiungo in un secondo
momento…)
Una piccola storia senza pretese che
spero commenterete, non
per forza in positivo, mi accontento di un vostro parere!
Un saluto dalla vostra Erol89 =3
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