/*\AI CONFINI DEL CUORE/*\
Questa…è 1
storia d’amore
“Chi stiamo aspettando Ash?” chiese una ragazzina con i
capelli blu legati da tre mollettine gialle nascoste sotto ad un berrettino
bianco dove vi era impresso nel centro con colori rossi il nuovo simbolo della
lega pokèmon.
Il ragazzo dai capelli corvini però fece finta di non
sentirla, oppure era realmente troppo concentrato sul sentiero che continuava a
fissare in attesa di qualcosa per rendersi conto che
Lucinda si stava rivolgendo proprio a lui.
“Brock? Tu lo sai?” chiese esasperata
e al tempo stesso curiosa come una lontra Lucinda.
Il ragazzo dalla carnagione scura, di alcuni anni più grande
degli altri due la guardò sorridendo tranquillo, come se quella domanda fosse
la più stupida che Lucinda potesse fare, e forse per loro, in fondo lo era.
“Tra poco lo vedrai…anzi, la vedrai” disse Brock
sogghignando soddisfatto vedendo la curiosità di Lucinda crescere di minuto in
minuto.
Passarono alcuni minuti prima che
una sagoma si delineasse in fondo al sentiero che i tre amici guardavano ormai
con ossessione, vedendo nei loro occhi solo colori contrastanti che di solito
si creano quando fissi troppo a lungo qualcosa.
La sagoma si avvicinava velocemente, e ad ogni passo il
sorriso di Ash e di Brock si allargava sempre di più mentre
quei contorni prima non delineati acquistavano una forma, un colore, una
persona. Lei.
“Misty!” disse Ash raggiante mentre
Pikachu scese velocemente dalla spalla dell’allenatore per correre incontro
alla ragazza dai capelli rossi che si fermò ridendo non appena il pokèmon topo
le salto sulla spalla squittendo allegramente di gioia.
“Ciao Pikachu!” disse la ragazza con la sua inconfondibile
risata argentina.
“Ciao Misty” disse Brock avvicinandosi all’amica, venendo
però preceduto da Ash che le si mise di fronte,
entrambi si guardarono seriamente prima di sorridere contemporaneamente e
stringendosi la mano in segno di saluto, come ai vecchi tempi.
“Da quanto tempo eh?” disse Misty.
“Gia, davvero tanto”
Nessuno dei tre però si era reso conto della quarta presenza
che aleggiava alle loro spalle, la povera Lucinda era rimasta in disparte,
estraniata da quell’incontro e da quelle risate che sapeva gia non
appartenerle, si sentiva fuori luogo e nessuno poteva darle torto.
“Ciao” disse Misty guardando oltre la spalla di Ash che solo
in quel momento si rese conto di aver dimenticato l’amica.
“Oh, lei è Lucinda, è entrata a fare parte del gruppo da un
po’ di tempo, quando sono sbarcato a Sinnoh lei ha salvato Pikachu dal team Rocket”
disse Ash fiero di lei.
“Davvero! Allora devi essere in gamba! Io sono Misty” disse
la ragazza stringendo la mano a Lucinda che arrossì a quel tenero contatto.
“Pi…piacere…Lucinda…” rispose imbarazzata la ragazzina
abbassando lo sguardo e fissandolo a terra.
Misty sorrise, tornando a rivolgere le sue attenzioni ad Ash
e a Brock che intanto stavano guardando le due ragazze tranquillamente.
“Allora, come mai ci hai chiamati? E’ successo qualcosa?”
chiese Brock.
“No, cioè, non esattamente, ho solo ricevuto questo invito per
posta che mi chiedeva di presentarmi qui a Sinnoh il prima possibile, e visto
che sapevo che eravate in viaggio proprio da queste parti…” disse Misty.
“Chi te l’ha detto?” chiese curioso Ash avvicinandosi
all’amica che istintivamente fece un passo indietro indispettendo Ash.
“Gary, è venuto a fare dei controlli sui pokèmon della
palestra e abbiamo chiacchierato un po’ dicendomi che vi aveva incontrato qui”
rispose lei semplicemente.
Lucinda sentendo quel nome arrossì furiosamente cercando una
scusa per distogliere lo sguardo e potersi allontanare indisturbata di almeno
una decina di metri per poter fare affievolire il rossore che ora le
imporporava le guance.
Riuscì a distaccarsi di poco dal gruppo, avvicinandosi ad un
albero e fingendo di osservare le bacche che crescevano lente e indisturbate
sui rami.
Quanto tempo prima aveva incontrato
Gary lo aveva quasi dimenticato, troppe avventure per ricordarsi ogni minimo
dettaglio, però quel giorno si era scolpito nel suo cuore talmente in
profondità che ogni volta quel ricordo le tornava alla mente provocava nel suo
giovane cuore un sussulto, e non era il sussulto che provava ogni qualvolta che
incontrava Zoey o Paul, bhe per il secondo dire che si trattasse di un sussulto
era come dire che il cielo era fucsia, quando vedeva Paul provava solo lo
stimolo istintivo di strangolarlo, ma questi erano per lei solo dettagli.
Si perse con la mente nei ricordi mentre
le fronde dell’albero venivano delicatamente cullate dalla leggera brezza e la
sua mente tornò a quel giorno. Al giorno in cui l’aveva incontrato per la prima
volta.
“Lui è Gary” disse Ash
presentandogli il ragazzo dai capelli castani.
“Carino” aveva
risposto lei senza neppure pensarci e dandosi poi mentalmente della stupida
quando aveva visto lo sguardo di Gary fissarsi su di lei in un
espressione molto simile a quella di un baccalà.
“Che vergogna!” disse Lucinda nascondendosi il viso tra le mani “Però…era davvero carino…” disse ripensando al coraggio
che aveva dimostrato e alla presenza di spirito mentre cercava di fare
ragionare Ash.
“Ehi Lucinda! Che stai facendo? Andiamo!” gridò Ash
richiamandola e facendola tornare nel gruppo.
“Che ti è successo? Sei tutta rossa” disse Ash notando il
rossore che colorava il viso dell’amica.
“No nulla! Allora? Che stavate dicendo?” chiese.
“Dobbiamo andare al luogo fissato per l’appuntamento!” disse
Brock prendendo l’invito dalle mani di Misty.
Così i quattro ragazzi s’incamminarono verso il luogo
dell’appuntamento e si sorpresero quando giunsero ad
un palazzo del tutto simile ad un altro incontrato in precedenza alcuni anni
prima.
“Ma questo…” disse Ash.
“Sembra il palazzo del Regno Miraggio!” disse Misty
trattenendo il respiro.
Com’era possibile tutto ciò? Il Regno Miraggio si trovava ad Hoenn, il luogo protetto dai Togepi, e dal suo amato
Togetic, che aveva dovuto lasciare a protezione di quel mondo nonostante il
dolore che aveva attanagliato il suo cuore. Ricordava ancora fin troppo bene
quanto aveva pianto una volta tornata a casa per la sua mancanza, quel piccolo
pokèmon che era per lei come un figlio, sul quale faceva ricadere tutti i suoi
più dolci sentimenti per qualcuno che era lontano e che sperava almeno la
pensasse un pochino.
Poi quel giorno dovette allontanarsi da Togetic, e il mondo
le cadde addosso, crepando ulteriormente il suo cuore, che aveva gia iniziato a
sgretolarsi con l’allontanamento sforzato dal gruppo di Ash, e da Ash stesso.
Non riusciva ad ammetterlo neppure a se stessa, ma dover
lasciare Togetic, era stato come lasciare per una seconda e forse più dolorosa
volta lo stesso Ash.
“Misty? Stai bene?” chiese Brock vedendo gli occhi verdi
dell’amica farsi pian piano sempre più lucidi.
“Si…solo…ricordi un po’ tristi” disse Misty cercando da
qualche parte dentro di lei la forza per poter sorridere.
“Togetic…” disse Ash senza smettere di guardare il palazzo
di fronte a loro.
“Si può sapere di che parlate?” chiese Lucinda sentendosi
ancora tagliata fuori.
“E’ una storia lunga” disse Misty sorridendole dolcemente e
provocando un battito in più al cuore di Lucinda, perché quella ragazza le dava
quella sensazione così dolce e famigliare? Non riusciva proprio a spiegarselo.
In quel momento una figura familiare si avvicinò a loro e il
cuore di Misty sussultò a quella vista. Di fronte a loro c’era la principessa
del Regno Miraggio, con in braccio un piccolo Togepi,
lo stesso Togepi che aveva deciso di accudire quando Togetic se ne era andato.
“Sara!” dissero all’unisono Ash, Misty e Brock prima che lo
stesso Brock con un salto allupato si precipitasse
dalla ragazza dimostrandole tutto il suo affetto come suo solito.
“Oh mio candido bocciolo di rosa, è sicuramente il fato che
ha deciso di farci rincontr…” Misty, insieme a Croagunk e a Happiny
trascinarono via il povero Brock, mezzo avvelenato, preso a botte e con un
orecchio più lungo del normale.
“Possibile che non cambi mai? Ma quando crescerai
Brock?” disse Misty sospirando.
“Eheh…sempre il solito” disse Ash imbarazzato tornando a
guardare Sara che sorrise assistendo alla scena.
“Sono contenta che ci siate anche voi” disse Sara dolcemente
rivolgendosi poi a Lucinda “Tu devi essere la coordinatrice in erba che ho
visto alla tv, sei molto brava e hai dei pokèmon
davvero molto aggraziati e carini”
“Oh grazie! Cerco di mettercela tutta! Eheheh” disse Lucinda
imbarazzata portandosi una mano dietro alla nuca e grattandosela nervosa.
“Come mai hai mandato quell’invito a Misty?” chiese Ash
portando il discorso sulla linea originale.
“Perché ci sono stati dei forti squilibri nel Regno
Miraggio…e questo si è protratto così a lungo e così prepotentemente che lo
spazio si è distorto, portando parte di quel mondo nel nostro, come potete
vedere” spiegò Sara voltandosi verso il palazzo che sembrava quasi trasparente.
“Che significa?” chiese Lucinda.
“Che il Regno Miraggio è in pericolo…non riusciamo a capire
come mai ma Togetic non riesce più a controllare e a monitorare quel luogo…”
“Cosa?” chiese Misty sussultando a quel nome, “Questo
significa…che Togetic è in pericolo?” chiese preoccupata e piena di ansia per
il suo amato pokèmon.
“Non ne siamo sicuri…quello che vedete davanti a voi non è
altro che la proiezione dei palazzo esistente a Hoenn,
sono venuta qui per cercare di capire perché è apparso proprio in un luogo come
Sinnoh e quando ho saputo che Ash era qui ho deciso di chiamare anche te, in
fondo Togetic era il tuo pokèmon…forse è stato proprio lui a voler richiamarti
qui…” disse Sara rivolgendosi a Misty che l’ascoltò senza fiatare.
“Chiamarmi qui?” chiese.
Sara annuì. “Forse, vuole comunicarti qualcosa…” ipotizzò.
Brock rimase in silenzio per un po’ prima di parlare.
“Forse…ha bisogno di evolversi…e vuole farlo con l’aiuto di
Misty”
“Evolversi???” dissero all’unisono
Ash, Misty e Lucinda.
“Si, da poco si è scoperta una nuova evoluzione di Togetic,
ma non ho idea di come sia possibile effettuarla,
forse tramite pietre o qualche altro oggetto…”
La ragazza dai capelli rossi s’impensierì. Possibile che
Brock avesse ragione? Questo avrebbe spiegato il perché di tutto. Forse era
proprio come avevan detto Sara e Brock. Forse Togetic non riuscendo più a
controllare lo spazio del Mondo Miraggio aveva bisogno di evolversi
ulteriormente, per riuscire a ristabilire l’equilibrio tra i due mondi.
“Si, ma se anche fosse, come facciamo a trovare Togetic?”
chiese Misty.
“Non ne ho idea…spero solo che la mia intuizione sia esatta,
altrimenti saremo tutti in pericolo…” disse Sara preoccupata
guardando il piccolo Togepi che guardava Pikachu con fare curioso.
“Toge!”
Misty guardandolo si addolcì, quante volte aveva tenuto in
braccio Togepi quando ancora non si era evoluto,
quante volte l’aveva visto giocare con Pikachu, che si prendeva cura di lui
proprio come un babysitter.
“Pika-pi!” disse Pikachu indicando qualcosa nel cielo.
Improvvisamente si aprì uno squarcio nel cielo e qualcosa di
bianco cadde a terra, atterrando al suolo lievemente, come una piuma
trasportata dal vento.
“Ma cos’è?” chiese Lucinda correndo a vedere seguita dagli
altri.
Il respiro di tutti si bloccò, come un
frustrata nel petto di ognuno di loro. Li a
terra, svenuto giaceva un pokèmon bianco con due piccole ali candide come la
neve.
Gli occhi di Misty a quella vista si riempirono di lacrime mentre con le mani tremanti afferrava dolcemente
quel piccolo pokèmon portandoselo al petto come qualcosa di sacro.
“Togetic…” sussurrò tra le lacrime.
“E’ incredibile! E’ davvero lui!” disse ancora scosso dalla
sorpresa Brock.
Lucinda prese subito il pokedex per capire con che pokèmon avesse a che fare. Il rilevatore di informazioni pokèmon si
accese captando il pokèmon e dando la sua spiegazione.
“Togetic pokèmon
felicità: Pare essere un Pokémon di buon auspicio. Quando riconosce un cuore
puro, si dice che condivida la sua felicità con questa persona.”
“Wow! E’ incredibile!” disse Lucinda meravigliata e al tempo
stesso affascinata da quel pokèmon.
“Secondo voi sta bene?” chiese Ash avvicinandosi a Misty per
osservare meglio Togetic che, ferito, riposava tra le calde braccia della
ragazza che lo cullava con fare materno.
“E’ ferito, ha bisogno di cure…” disse Brock mettendo a
terra lo zaino ed estraendo da esso una gran quantità
di medicinali e medicazioni di ogni genere. Misty si accovacciò vicino a lui in
modo tale da permettere all’amico di curare Togetic.
“Pensi che si riprenderà?” chiese Lucinda preoccupata.
“Tranquilla, Brock in questo genere di cose è il migliore”
la tranquillizzò Ash, cercando di tranquillizzare anche Misty con quelle
parole.
Quando Brock finì di medicare il pokèmon, Togetic sembrò
dormire con un musetto più sereno di prima, e la cosa
rasserenò incredibilmente Misty che sospirò riuscendo a placare il suo cuore
che aveva continuato a battere a mille fin dal momento in cui aveva visto
precipitare Togetic da cielo.
“Tranquillo…ci sono qui io…” sussurrò dolcemente in modo
così silenzioso da permettere solo a Togetic di sentirla.
Passarono alcuni minuti prima che
Togetic aprisse piano gli occhi, ritrovandosi di fronte gli occhi verdi di
Misty, il viso della persona alla quale voleva più bene, la sua allenatrice…
“Togetic?!” disse sorpreso il
pokèmon guardandola come se la vedesse per la prima volta e guardandosi poi in
giro confuso.
“Togetic!” disse Misty abbracciando con le lacrime agli
occhi il suo pokèmon che ricambiò felice l’abbraccio.
Sara guardò con un dolce sorriso la ragazza dai capelli
rossi e Togetic, ricordandosi solo in un secondo momento ciò che era il vero
scopo di quell’incontro.
“Togetic, cosa sta succedendo nel mondo dei Togepi?” chiese.
Il pokèmon si ricordò subito di ciò che gli era accaduto e
si allontanò da Misty, volando in aria e guardando seriamente il palazzo che si
ergeva come un miraggio davanti a loro.
“Togetic?” disse Misty alzandosi e avvicinandosi al pokèmon
guardandolo preoccupata.
“Qualcuno ha idea di quello che sta succedendo?” chiese
Lucinda rivolgendo uno sguardo ad Ash che però non la
stava nuovamente ascoltando.
La sua attenzione era rivolta tutta alla ragazza dai capelli
rossi troppo presa a preoccuparsi per il suo amato Togetic per accorgersi dello
sguardo che lui le stava rivolgendo.
Anche Brock se ne rese conto, lo sguardo di Ash era diverso
dal solito, non era lo sguardo che rivolgeva a Misty di solito, era qualcosa di
più profondo, di più gentile e decisamente più dolce, qualcosa che forse andava
ancora aldilà della comprensione di Ash, qualcosa che la sua mente ancora non
accettava, il suo voler seguire il suo sogno ancora non gli permetteva di poter
pensare ad altre cose, eppure il suo corpo, la sua intera anima chiamava a gran
voce quel sentimento che ora traspariva dagli occhi del ragazzo, ancora troppo
immaturo per rendersene conto almeno un po’, ma forse, una parte di lui
iniziava a smuoversi.
Una parte di lui iniziava non considerare più Misty come una
semplice amica…ne come una sorella…
Era qualcosa di più…qualcosa che a lungo andare non sarebbe
più riuscito a tenere celato e racchiuso all’interno del suo cuore…
CONTINUA…
Ecco…nell’attesa x 1 vendetta e x dark dragon *fugge* ho
scritto questa piccolissima fic…che sarà lunga si e no
2…al max 3 cap. xDD e mi è venuta in mente gia da tempo…ma ha trovato modo di
prendere forma stasera…grazie ai soliti discorsi senza senso che faccio con la
kate su msn xDDD indi x cui dedico questa piccola e dolcissima fic a lei xDD
sperando con tutto il cuore che le piaccia ^___^
Questa fic parla come avrete gia capito del ritorno
piccolissimo di Misty *e quando mai io non scrivo cose su di lei?* xDD però mi sono anche 1 po’ persa parlando di come Lucinda
vede Gary…riferendomi all’episodio jappo *ç* eheh…bhe…però principalmente parla
soprattutto di un new pericolo nel Mondo Miraggio…le cause…bhe…le scoprirete
nel prox cap…e non sono quelle che pensate…xDDD ve l’ho detto…questa fic è
dolce…mentre la scrivo…bhe…mi viene in mente il colore rosa xDD tanto x dirvi…indi
niente sadicità e altro…solo una tenera storia fatta d’amore e amicizia xDDD
tutto qui! *-*