Gabriel

di _Carol
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È buio. Ma riesco comunque a riconoscere le sagome di tutti gli oggetti che occupano la mia stanza. Il soffitto è bianco, illuminato dalla luce brillante della luna che proviene da fuori. Non riesco a dormire, i miei maledetti occhi viola non hanno intenzione di chiudersi. Le mie grandi ali di piume tatuate sulla schiena, anche loro sono bianche, candide. Attorno a me regna la pace, fuori, ma non dentro di me, tutti sono sereni, tutti, ma non io. Questa è la mia vita da qualche giorno, respiro, il mio cuore batte fisicamente, ma dentro di me…l’inferno. Mentre gli altri vivono in pace e tranquillità, io non posso, non più almeno. Dove gli altri vedono gioia e serenità, io vedo distruzione e morte. Respiro. Ma non vivo. Non più. Sono morto. Io, sono la Morte.
Il mio nome è Gabriel.




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