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Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi
appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti
sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto
personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si
ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece
copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la
citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite
permesso scritto
#10 - passione
È stata una vita complicata: è stata una vita appassionata.
Potresti forse dire il contrario, Bruce?
Selina è rimasta al tuo fianco e ancora adesso ti riserva sorprese inaspettate e quotidianità appaganti.
Spegni la televisione, passandoti una mano tra i capelli e fissandoti nello specchio vicino.
Si è addormentata sul divano Selina, piantandoti un piede tra le
costole e ben guardandosi da lasciarti un po' di spazio.
Firenze è un pugno di luci in lontananza e Amleto si è arrotolato sul tappeto, lanciandoti occhiate spazientite.
"No, gatto..." sibili ironico "non ci vieni anche tu qui sopra."
Amleto sbadiglia, emettendo un rutto e giurandoti una notte insonne.
"Stupido gatto..." mormori "se credi di..."
"Che cosa ha fatto questa volta?"
Ti giri verso destra, incontrando lo sguardo appannato di Selina.
"È molesto."
"Lo è sempre stato."
"È antipatico."
"L'hai scelto tu, d'altronde."
"Touché."
La pioggia cade lenta fuori dalla finestra e nel silenzio ovattato che
si è venuto a creare ti ritrovi a pensare: a ricordare.
"Vieni via con me."
Sacrificio.
"Non devi più niente a questa città. Le hai già dato tutto."
Sacrificio. Dolore.
"Non tutto: non ancora."
Sacrificio. Dolore. Rassegnazione.
Ti eri strappato il cuore dal petto per Gotham, Bruce, per donarle anche l'ultima libbra di carne.
Eri caduto e ti eri rialzato e infine eri caduto ancora, raccogliendo le macerie d'una leggenda, d'una speranza.
E quando tutto pareva esser giunto al suo culmine, al punto massimo d'una follia iniziata sotto il tuo nome, lei ti aveva mostrato un futuro degno d'essere vissuto, fosse anche stato per una notte sola.
"E lei chi pretende d'essere, Signor. Wayne?"
Selina si era accomodata tra le tue braccia, un sorriso sornione sul
volto e negli occhi la fragile felicità che solo due creature
malate come voi potevano trovare.
"Ce l'abbiamo fatta." sospira contro la tua camicia "Ci siamo riusciti, Bruce."
"Sì..." mormori, baciandole la fronte "ce l'abbiamo fatta, Selina."
Dorme ora il pipistrello, al fianco d'una gatta selvatica e ladra.
Dorme e si dimentica d'essere tra i suoi artigli, perché l'amore
è sangue e cicatrici d'una battaglia mai vinta e mai persa
davvero.
Dorme e non ha più niente per cui chiedere perdono, se non
d'essere quello che è sempre stato: solo un predatore dagli
occhi d'uomo.
Nota dell'autrice: qui di seguito il
mio ultimo omaggio a questa raccolta . Perchè la gatta e il
pipistrello sono il bene e cosa buona e giusta da shippare.
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