Il Baratro Da Cui Non Uscirò
Mi guardo allo specchio. Sono davvero io questa? Lunghi capelli biondi, trucco nero pesante, vestiti attillati. Sì, sono io. È difficile stare nell'Upper Inside, è difficile. Devi distruggere qualcuno altrimenti quel qualcuno distruggerà te, questa è la regola.
Gli occhi azzurri ora, sono tinti di nero. Magari qualcuno -sporcandoli di nero- non vedrà cosa si cela dietro di essi. Lo specchio però vede, vede cosa ci cela dietro di essi.
La piccola Jenny non c'è più, è sparita, è stata inghiottita in questo schifo di mondo ed è stata contagiata da tutti i suoi amici, che poi amici non sono perché tutti mi odiano. Mi odiano perché mi sono comportata come loro, mi odiano perché non sono come loro.
Sono costretta a mettere quella maledettissima maschera che molte volte Eric mi ha obbligato a togliere. Sorrido solo al pensiero, io gli voglio ancora bene, nonostante lui mi odi.
Mi hanno tolto tutto qui, la mia verginità, la mia luce, i miei vestiti, tutto. Soprattutto mi hanno tolto lui, ingiustamente. Nate, l'unico ragazzo che abbia davvero mai amato, l'unico ragazzo a cui importavo davvero, anche se per poco tempo. Sono debole, non ho più più voglia di combattere, la mia unica ragione di vita se ne è andata, se ne è andata con un'altra e mi ha lasciato sola, di nuovo. Ho provato tante volte a dimostrare il contrario, che non sono debole, ma il risultato è stato sempre lo stesso.
Sono sempre stata vista come una ragazzina e il cambiare non è servito a nulla, non è mai servito. Che mi resta ormai? Gettare la maschera non serve a nulla, meglio tenerla. Gettare la spugna non cambia niente, tanto vale gettarla.
Perché rimanere in un posto dove tutti ti odiano? Rimanere per l'unico ragazzo che amo è così tanto sbagliato?
Le lacrime scivolano rigando le mie guance, contro la mia volontà, cerco di trattenerle ma è inutile, inutile come tutto quello ho fatto.
-'' Ehi, Jenny! Perché piangi? ''- Domanda curioso Eric una volta entrato in camera mia o meglio, quella di Serena.
-'' Vattene via Eric! ''- Grido con tutta la forza che ho in gola, non voglio essere consolata, non questa volta. Ormai non c'è più nulla da fare, io rimarrò sempre nel fondo dove mi trovo adesso, in un baratro da cui non uscirò più.
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