Biscotti

di lady hawke
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Note:  seguendo i  pacchetti from Ferao, e dando seguito all’istigazione di Charme propongo questa piccola Flash di poco più di 300 parole. Pacchetto ZENZERO con prompt SLOW dei Depeche Mode: http://www.youtube.com/watch?v=X5f2T6Azl5E AMATELA.

“Non è possibile che tu mangi così tanto. Non potresti succhiare più sangue e mangiare meno biscotti?” George sbotta, tra il divertito e il disperato. “Non possiamo mica spendere venti sterline di dolci a settimana!”
“I biscotti hanno una consistenza migliore del sangue.” Giustificazione fiacca, per un vampiro, ma sufficientemente sincera.
“Oh, io li adoravo. Passavo pomeriggi meravigliosi con un libro, tè e biscotti al cioccolato…”
“Annie, non sei di aiuto.” George gesticola nervosamente, come quando vuole essere preso sul serio. “Devi disintossicarti, Mitchell. Devi!”
“Come pretendi che lo faccia, scusa?”
George si alza, va in cucina e rientra in soggiorno con un pacco di biscotti tra le mani. “Oggi è martedì, questi li ho appena comprati. Deve rimanerne almeno metà pacchetto fino a domenica. Se vinci, smetterò di insistere, se perdi mi darai venti sterline”
“Non ce la farà mai…”
“Annie, questa è mancanza di fiducia!” Alzandosi in piedi, Mitchell strappa la confezione dalle mani dell’amico, e la stringe come se fosse un bambino. “Resisterò.”
Mitchell e George si stringono solennemente la mano, e l’accordo è preso. Ma è solo giovedì, quando Annie fa la sua amara scoperta, nel cuore della notte. In una casa silenziosa il *crunch crunch* di canini affilati che affondano nella pastafrolla è come un boato. Annie trova Mitchell al tavolo della cucina, che si abbuffa a suo modo. Osserva il biscotto, ne studia la consistenza, poi lo rosicchia a piccoli morsi, come farebbe uno scoiattolo.
“Allora?” il fantasma alza un sopracciglio, e prende posto al tavolo, accanto all’amico.
“Non ce l’ho fatta, a resistere.” Ammette il vampiro. “Ma ho pensato che se li mangio molto lentamente posso essere soddisfatto, sazio e vincere la scommessa.”
“Quanto lentamente?”
“Più piano che posso.”
“Il più efferato vampiro di Bristol, schiavo dei frollini.” Annie ride. Sa che la domenica è lontana, e che quei dolci non la vedranno mai.
“Schiavo dei frollini assaporati lentamente, vorrai dire.”
“E sono buoni anche mangiati così?”
“Non lo sono mai stati tanto” risponde Mitchell, sorridendo. Annie ride e pensa che è proprio un peccato non potersi unire all’abbuffata più lenta della storia.




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