Di albori, alberi e temporali.

di Charme
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Prompt: Temporale.
Fandom: The Hobbit.
Personaggi: Thorin, Fili, Kili.
 

  Thorin era un ottimo zio, ma sentirsi dire che nel Palazzo di Erebor i tuoni rimbombavano molto di più, e che sembravano i passi dei Giganti che dominavano la terra agli albori del mondo non avrebbe mai e poi mai rinfrancato un bambino che fosse terrorizzato dal temporale, ragion per cui, mentre si precipitava dal fratello per reclamare attenzione e protezione, Kili si ripeté di correre subito da lui, la prossima volta, e di ricorrere allo zio in una qualunque altra situazione, ma non quella.
  “Fili, posso dormire con te? I tuoni…”
  Fili aprì mezzo occhio e grugnì, nascondendo la testa sotto il cuscino, e Kili si preparò a tornare all’attacco, ma subito dopo l’altro alzò un lembo della coperta e gli fece cenno di stendersi.
  “Vieni qua sotto, fifone. Prendi freddo, se stai scalzo.”
  Kili non se lo fece ripetere, e Fili sperò di potersi riaddormentare. La speranza vana di un bambino.
  “Fili? I tuoni sono davvero i passi dei Giganti che dominavano la terra agli alberi del mondo…?”
  “Albori, non ‘alberi’. E comunque no. Siamo in casa, all’asciutto e al sicuro, e finché saremo insieme non avrai niente da temere.”
 
 

  Anni dopo, quei ricordi infantili erano sopiti, ma la paura ricomparve. E non per il temporale, non per i Giganti, usciti da incubi leggendari, ma per la parete di roccia che si frantumava, separando Kili da suo fratello e nascondendolo alla sua vista, ma senza impedirgli di temere quello che poteva essere stato il suo destino, quando le due pareti collisero, sfracellandosi l’una contro l’altra.
  Incurante del freddo, del cappuccio fradicio che gli cadeva sugli occhi e del terreno friabile sotto i piedi, Kili giunse correndo da suo fratello, urtando Thorin e interrompendo l’ennesima predica a Bilbo su quanto la sua presenza fosse inutile e nociva.
  Fili e Kili si scontrarono e non ci fu bisogno di parole, perché era chiaro che stessero bene, seppur scossi e ancora terrorizzati.
  “Ricordami di non dubitare mai più dei racconti di zio Thorin su tuoni e Giganti degli alberi del mondo.”
  “Albori. Ancora una volta, ‘albori’.” Corresse Fili, abbracciando suo fratello. E non ci fu più niente da temere, perché erano di nuovo insieme.
 
 
 
 
Note autrice: 
Salve! Spunto forse un po’ banalotto, ma il prompt era gustoso e adatto allo scopo. Un paio di annotazioni: 1) io non ci vedo slash o incest di sorta, non fatemi piangere;
2) per l’equivoco ‘alberi’ e ‘albori’, non penso che Kili sia stupido, ma vi ricordo che è quello che esordisce trionfalmente chiamando Bilbo ‘Mister BOGGINS’. Solo per dire, ecco.
Se recensite, mi fate felice :)




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