E'
strano il modo in cui accadono le cose, la velocità con cui
i fatti
si susseguono, l'intensità con lui le storie si intrecciano
vicendevolmente. E' strano anche come persone che in circostanze
normali non si sarebbero mai incontrate, ma nonostante tutto legano
tra di loro e si stringono la mano. Forse l'essere (o
entità) che è
lassù agisce sui fili dei nostri Fati intrecciandoli secondo
uno
schema preciso. Oppure li mescola a caso, magari perdendo qualche
trama nel procedimento. E' strano, ma non mi interessa più
di molto,
ormai.
-Hai
le dita tutte spaccate dal freddo- è poco più di
un sussurro e la
sua voce mi attorciglia ancora gli intestini, mentre si rigira la mia
mano tra le sue.
-Non
mi interessa- appoggio le labbra sulla sua tempia, inspirando il suo
profumo misto a quello particolare dell'umidità che ci
circonda. Lì
vi deposito un bacio e socchiudo le palpebre. Faccio scorrere le mani
sul suo corpo delicatamente muscoloso e dalle forme sinuose.
-Non
partire- l'uomo si volta a guardarmi, incrociando i miei occhi con i
suoi specchi aquamarini.
-Se
tuo fratello non avesse provocato per primo, non sarei obbligato, ma
essendo il vostro ingegnere militare devo seguire il mio re in
battaglia- spiego baciandogli la fronte. Non risponde, sa che ho
ragione. E' stato lui a propormi a suo fratello, il duca, con quella
carica, anche se per secondi fini.
Non
voglio partire, né ora che ho ottenuto quello che volevo
né mai.
Uccidere non è bello. Uccidere non ti fa dormire la notte.
Uccidere
ti fa rivedere gli sguardi spenti degli uomini che hai ucciso.
Uccidere uccide lentamente anche te stesso.
Da
quando il duca Thor ha dichiarato apertamente guerra spostando le
truppe oltre la linea di confine, la morte è stata vista
aggirarsi
troppo spesso in questa città. Nelle strade, nei volti dei
rivoltosi
e dei massacrati, nell'aria persino. E' un alone denso che aleggia
sopra le teste di tutti noi, nessuno escluso. Solo i nobili credono
di potersene liberare, con le loro inferriate alle finestre, le loro
carrozze equipaggiate, le loro armature lucide, i loro cavalli al
sicuro e riposati nelle scuderie. Ma non Loki. Non l'uomo che ammiro
solo tra tutta la feccia snob alla corte del duca Thor.
-Non
voglio partire- ripeto ad alta voce e chiudo le sue labbra in un
bacio quasi disperato.
-Allora
non farlo- risponde tra un gemito e l'altro, mettendosi a cavalcioni
su di me e il lenzuolo gli scivola dalle spalle.
NOTE
DELLA PIGNA
Buongiorno
a tutti!
Ho
deciso quasi per caso di volermi cimentare in una sorta di
Alternative Universe a tema Rinascimentale, che riguarda la coppia
IronFrost principalmente ed altre che usciranno poi in seguito.
Questo è solo un assaggio di quello che la mia mente malata
sta
producendo e se questo incipit riceve abbastanza critiche positive
potrei decidere di pubblicare anche gli altri capitoli. Solamente non
so quando. Il primo è in produzione, ma non so quanto farlo
lungo e
dove trovare il tempo per scrivere.
Ora
aspetto vostre critiche, positive e negative, e continuo a lavorare
per voi :)
Buona
domenica e andate a vedere Il Grande Gatsby! <3
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