c'era una volta una ragazza..

di Fabiana95
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Rebecca era triste, sapeva che Jack era arrivato al limite della sopportazione e temeva di perderlo, ma dentro di lei continuava a essere presente la certezza che quello era solo un brutto litigio e che presto avrebbero fatto pace.
"Lui mi ama, non potrebbe mai lasciarmi, faremo pace, lo so."
E la stupida ragazzina ci credeva veramente, realmente pensava che le cose fossero esattamente come lei immaginava, non poteva sapere che nella vita reale non basta amarsi, non basta essere felici insieme. Amare è dolore, è passione, sconvolgimento, desiderio, gioia, tristezza, vuoto, pieno, lacrime, sorriso, pazienza, costanza, impegno e lei era troppo sciocca per capirlo. Era cresciuta guardando la Disney e sognando di incontrare un principe con cui passare il resto della sua vita, ma la realtà ferisce, non ha un per sempre felici e contenti e ciò che oggi chiami amore, domani non è altro che un ricordo che il tempo fa sbiadire e che il  cuore cerca di soffocare in un angolo ben nascosto.
Ben presto Rebecca venne a sapere che Jack si era fidanzato con una una sua compagna di classe, una certa Michela.
Lei non ci credeva. "E' impossibile, non ci credo. Adesso lo chiamo".
"Pronto?"
" E' vero che ti sei fidanzato? Sii sincero. Dimmi che è tutto un brutto sogno e che lei è una bugiarda."
Dall'altra parte del telefono s sentiva solo un silenzio agghiacciante.
"Ecco, io... No ,non sono fidanzato."
Rebecca però conosceva Jack e capiva quando mentiva e quella era una bugia.
Rimase con il cellulare accostato all'orecchio mentre il cuore si spezzava e si sbriciolava in tanti piccoli frammenti, le lacrime  iniziarono a cadere dai suoi occhi, le ginocchia iniziarono a non sopportare il peso di quel corpo.
La chiamata terminò e in quell'istante Rebecca accade a terra e lascio libero sfogo al pianto.
La mente era vuota, il cuore era appena stato calpestato.
Non si sarebbe arresa, avrebbe lottato per Lui, per quello che avevano vissuto insieme e per quello che sarebbero potuti ancora essere.
Continuò a cercarlo per un po' e a ricordargli quello che avevano passato. Jack a volte sembrava ricordare con piacere quei momenti, ma poi tutto d'un tratto le chiedeva di piantarla, di farsene una ragione perchè ormai non l'amava più.
Ogni volte Rebecca ci soffriva come un cane, ma si faceva coraggio pensando che quelle erano solo brutte parole che Jack pronunciava per allontanarla perchè era ferito.
Jack continuò a trattarla male e dirle cose orribili.
Rebecca dopo aver perso il sorriso, l'appetito, l'amore, il cuore, la dignità decise di mettersi da parte e  iniziò ad odiare ciò che era stato il suo primo grande amore.
Poteva accettare tutto, ma no il tradimento, non poteva sopportare il pensiero che quegli ultimi giorni vissuti insieme erano una menzogna. Dall'inizio della scuola Jack aveva una bella intesa con quella Michela e Rebecca era rimasta all'oscuro.
Ricordava le sue man sul suo corpo, i suoi lunghi respiri, quell'ultimo giorno di carezze sul suo letto e poi i pensiero di lui con lei che a scuola se la spassavano alle sua spalle.
Il dolore era immenso, violento come un uragano, forte come una tempesta, grigio come un temporale.





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