Prologo
È quando ti ritrovi bloccata da un muro più grande che ti accorgi che l’uscita è vicina. E io ero davanti a quel muro da troppo tempo, sapevo qual’era la strada da percorrere ma avevo paura. Paura di uscire dal labirinto che era stato la mia tana, la mia protezione dal mondo e anche da me. Se avessi imboccato l’uscita , la novità mi avrebbe pervasa e subito dopo, la confusione mi avrebbe distrutta. Non capivo che la confusione era già dentro, nel balenare continuo dei miei pensieri e mi stava devastando lentamente. Avevo bisogno di qualcosa che m’infondesse coraggio; una voce, un sorriso, un sguardo che mi rassicurasse durante il cammino …
Ed ecco quegli occhi chiari e luminosi, quel sorriso caldo e tenero e quella voce potente ed energica; cantava: “… anche lontano … tendo la mano e trovo la tua!”
Il mio piccolo spazietto J
È la prima long che provo a scrivere e spero non faccia poi così schifo… nel caso dovesse farlo vi prego di farlo presente così eviterò di molestare la vostra intelligenza smettendo di aggiornare il seguito. Bhè buona lettura e a presto. Baci.
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