Quella mattina appena scesi a
colazione vidi Benedetta seduta a parlare fitto fitto con Rose e la
cosa non mi stupi' affatto: mi aveva detto che l'adorava e che era la
sua icona di stile percio' non potei che sorridere appena mi sedetti al
suo fianco, siccome era nata in Italia e ci era vissuta per un po',
capiva l'italiano ma non lo parlava cosi ci si era aggiunta un'altra
allieva oltre a Lana ma la cosa non mi dispiaceva affatto: anche se
odiavo il suo personaggio la stimavo moltissimo.
"Sapete che siamo tutte dello stesso segno? Io sono nata il giorno dopo
di te Rose" dissi indicando me e Rachel.
"Proprio i tuoi personaggi preferiti..." scherzo'
Sarah.
"Insieme a me suppongo" intervenne Barbara tranquilla bevendo il suo
caffe'.
"Sicuro" ridacchio' Lucrezia.
"Ma ha ragione: Milah era una stronza" sobbalzai indecisa se
ridere o no a sentir Rachel pronunciare quelle parole "l'ho
pensato appena ho letto il copione" aggiunse, oh beh almeno
eravamo d'accordo su qualcosa.
Tutto quel discorso avrebbe dovuto mettermi in allarme eppure non lo
fece, ormai ero tranquilla ma sapevo che li le cose non accadevano mai
per caso o quasi.
Infatti quella mattina andammo prima a fare un giro in centro e poi al
ritorno ci vedemmo the Miller's daughter.
"No Cla, ti prego prima di pranzo no! Mi togliera' l'appetito"
la supplicai
"Ma ormai che la serie e' finita non dovrebbe farti piu' effetto no?"
ribadi' lei facendo partire il dvd ed io mi sedetti
rassegnata accanto alle ragazze.
No, non ce la potevo fare, era piu' forte di me: ogni volta che Rumpel
baciava Cora non riuscivo a trattenere una smorfia di disgusto
"accidenti, son venuta cosi male?" ridacchio' Rose
"Non credo che sia per quello" scosse la testa
Robert guardandomi negli occhi, come al solito aveva capito tutto: Cora
era certamente bellissima ma meschina ed opportunista, per come la
vedevo io lui si era certamente innamorato ma lei no: l'aveva usato
solamente per avere la magia altro che quella sceneggiata
penosa del "mi sono strappata il cuore perche' tu eri la mia debolezza"
come gli dice sia nel mondo delle favole che nel nostro: lei
un cuore non l'aveva mai avuto quindi non e' che fosse poi chissa' che
fatica toglierselo ma non osai dirlo in quel momento.
"Contenta che Cora sia morta?" mi chiese Barbara mentre
andavamo a pranzo.
"Io?? Assolutamente no! Avevo il fazzoletto quando la vidi la prima
volta (e lo sventagliavo fuori dalla finestra gridando
"finalmente ce la siamo levata dai coglioni quella vecchia
mummiaccia!!!") replicai in un tono che voleva essere serio
ma che non convinse nessuno.
"Grazie, tu si che mi capisci" scherzo' Emilie mettendomi un
braccio attorno alle spalle.
Dopopranzo salimmo in camera di Silvia che ci disse, aveva portato un
dvd da vedere noi quattro, lo tiro' fuori dalla valigia e vidi subito
che aveva la copertina gialla e rossa.
Troppo gialla e troppo rossa per non essere...
"Ma sei impazzita, hai portato full monty???" quasi urlai io
"ma sai che figuraccia se chi so io lo viene a sapere?? Fai in modo che
Jenny non lo trovi" dissi mentre scendevamo in sala relax
con me davanti come i soldati in avanscoperta nel territorio
nemico.
La prima cosa che pensai fu "devo ubriacarmi" ormai
la mia "quarantena" era cessata anche se tutti si guardavano
bene dal farmi bere piu' di un alcolico ma poi pensai che non era il
caso, almeno io dovevo rimanere lucida se volevo tenere sotto controllo
la situazione almeno un minimo dato che non eravamo neanche a meta'
film e le ragazze erano piu' cotte di un kebab.
"Oh occhio che se continuate cosi' passa la dama del lago e come minimo
dovremmo offrirle la cena visto che ne state creando un altro di lago"
ironizzai con loro che m'ignoravano.
Passano altri minuti ed io ho la fifa terribile che ci sentano
"tenete il volume basso prima che entri qualcuno"
dissi io a bassa voce "ma se son tutti nelle loro
stanze" replico' Silvia, in teoria era vero ma sapevo che
poteva non essere cosi: a volte i ragazzi andavano al bar a bersi
qualcosa ad esempio e potevano tranquillamente entrare a vedere cosa
stessimo facendo, a quell'idea mi sentii morire.
"Fatela finita o prendo l'estintore!" le minaccio vedendo che ormai
sbavano tutte come dei bulldog ormai siamo arrivate alla
scena dello spogliarello di Robert "non so voi ragazze ma io
me lo stuprerei anche morto" dichiaro' Benedetta mentre io ho
gli occhi di fuori come Willy coyote che casca nel burrone e le altre
due annuiscono.
"Ssshhh! Zitte un attimo" dico io aguzzando le orecchie, mi
era sembrato di sentire dei passi in corridoio, fulminea spinsi la
confezione del dvd sotto il divano ed afferrai il telecomando togliendo
il film all'istante e finendo su una puntata di Criminal Minds.
La porta si apri' e si affaccio' Robert.
Nella mia famiglia quasi tutti soffrono di pressione alta, io no ma in
quel momento credo mi sia scesa a dieci.
Mi augurai di non dover assistere ad uno stupro collettivo e per come
erano messe le ragazze tutto era possibile.
"Ciao, tutto bene?" ci chiese lui
"Si certo, ci guardiamo un po' di tv..." dissi io con quanta
piu' noncuranza possibile.
"Ok, io vado al bar ci vediamo piu' tardi" disse lui
chiudendo la porta.
Fiu'.
"E ringraziate che ogni tanto vedevo i film a tarda notte anche quando
andavo a scuola" sbuffai io, infatti quando capitava dovevo
mettere il volume al minimo dato che camera mia e' davanti a quella dei
miei per evitare che mi rimproverassero cosi facendo il mio udito ne e'
uscito notevolmente sensibilizzato.
Salvate per un soffio da JJ & company.
"Ma non potevi portare the tournament?" dissi a Silvia.
"Ho portato anche quello"
"Oh santo cielo!"
Quello lo vedemmo la sera e in effetti fu molto meno traumatico,
"ma lo sai che vomiti proprio bene" dissi
solennemente a Robert "grazie" rispose mentre
scoppiavamo entrambi a ridere "Siete disgustosi" dichiaro'
Emilie mentre noi ormai rotolavamo con le lacrime agli occhi.
"Anche io ho fatto un prete ne il rito" disse Colin.
"Ve li immaginate a dire messa assieme?" rise Jenny.
"Al massimo andavano a bersi una birra" risposi io.
Quando fu il momento della storia dissi "tranquilli che torniamo dalla
gita" "Meno male" sospiro' Robert.
"Non ti ha detto cosa facciamo prima pero'" ghigno' Lucrezia
"Basta che torno intero".
"Tu si, siamo noi che ci diamo alla pazza gioia" rispose
Benedetta.
"Fortuna che qui non ci sono stanze da quattro altrimenti non c'erano
piu' neanche i letti" disse lui rivolgendosi a Claudia.
"Non siamo mica Rambo" obiettai.
"No, siete Oncers e Rumbellers ed e' anche peggio" intervenne Ginny.
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