Requiescat in pace

di Nymeria90
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Da qualche parte nello spazio, 2185
 
Qualcosa di nuovo s’insinuò nella sua coscienza: la consapevolezza di essere … vivo?
Respira …
Non voleva farlo, aveva paura di farlo, l’ultima volta aveva inghiottito solo il vuoto e gli spasmi dei suoi polmoni morenti erano il solo ricordo che gli era rimasto.
Non ricordava nemmeno il suo nome, non sapeva più cosa fosse al di fuori dei suoi pensieri … ricordava solo il dolore di quell’ultimo, impotente respiro.
Respira …
Sensazioni distorte gli invasero la coscienza, una cacofonia di percezioni a cui non riusciva a dare né un nome né una spiegazione ma ne era infastidito … perché strapparlo a quel delizioso oblio in cui aveva vagato fino a quel momento?
Dannazione soldato, questo è un ordine: RESPIRA!
Sentì il corpo reagire a quell’ordine urlato nella mente … sì, aveva un corpo, poteva sentirlo adesso, nudo e tremante, la schiena inarcata nel tentativo di contenere l’espandersi di quei polmoni che bramavano aria, aria e ancora aria e finalmente potevano averla.
Dei suoni ovattati gli sfiorarono la coscienza … voci concitate che si accavallavano l’una sull’altra, sorprese e spaventate da … da lui?
Una sferzata di luce rischiarò le tenebre in cui era precipitato, spazzando via il ricordo dell’oblio e del suo dolce tepore, i suoi occhi stanchi percepirono indistinte sagome affannarsi attorno al suo corpo … quel corpo che respirava di nuovo.
Tentò di muoversi, di afferrare l’aria intorno a sé, ma qualcosa glielo impedì:
– Shepard, cerca di non muoverti. Resta immobile, cerca di calmarti.- gli ordinò una voce preoccupata.
Un’altra voce rispose alla prima, dicendo cose che non capiva … non gli interessava.
Doveva … doveva respirare, quella era l’unica cosa importante.
Le persone attorno a lui si mossero, agitate, le voci si fecero più acute e un rumore ripetitivo, penetrante risuonò nella sua mente, insopportabile, terrificante!
Doveva smettere, SMETTERE!
Una calma innaturale lo avvolse di nuovo, sentì le tenebre farsi più vicine, terribili e bellissime, avrebbe voluto lottare contro di esse, ma era così stanco, così stanco …
Un volto di donna comparve davanti ai suoi occhi, capelli neri e occhi azzurri, sembrava … sollevata.
- C’è mancato poco, lo abbiamo quasi perso …- disse una voce maschile, sgradevole.
La donna chiuse gli occhi, voltò la testa, le sue parole si persero in un borbottio indistinto … lentamente le tenebre tornarono ad avvolgerlo. Ma qualcosa era cambiato.
Ora sapeva chi era.
Si chiamava Alexander Shepard ed era vivo.
Di nuovo.



 





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