Sono solo graffi }.

di Cat_
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Sono solo graffi } .


Anche la pelle dell’anulare, dove prima portavo il tuo anello, si è rimarginata. È tornata di nuovo morbida e liscia, come se non lo avessi indossato per tutti quegli anni.
Avevi sorriso quando ti avevo detto quanto mi piacesse quello stupido anello. Lo avevo visto in vetrina e te lo avevo indicato; speravo tanto che diventasse mio. E lo è stato.
Quando me lo hai regalato ero felice davvero. Per me era un simbolo importante, non lo toglievo mai.
Ora marcisce in un cassetto come i nostri progetti, i nostri sogni, le nostre aspettative. Eravamo come un giocattolo rotto, impossibile da riparare.
Triste pensare a quello che siamo diventati se ricordiamo da dove siamo partiti.
Tutte le ferite prima o poi si rimarginano, lo sapevi? I ricordi sbiadiscono, i sentimenti vengono repressi.
Restiamo così, in balia degli eventi, increduli di fronte al presente. Troppo stanchi per andare avanti, troppo esasperati per combattere.
Mi fa male pensare agli estranei che siamo diventati, quando fino a qualche mese fa eri l’unica sicurezza che avevo, l’unica persona che credevo di conoscere davvero.
Sei in ogni cosa che penso, dico, faccio. Sei in ogni luogo in cui vado, in ogni ricordo triste o felice che ho.
Sai qual è il bello dei cuori infranti? Che possono rompersi davvero soltanto una volta. Il resto sono graffi.*







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Carlos Ruiz Zafón – Il gioco dell’angelo.




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