Misantropia
Le notti, le stelle, la luna,
I respiri, i pensieri, i sogni.
Lunga la veste e stoffa, insieme c'aduna,
i passi lontani, forse te ne vergogni.
Tu dolce luna che illumini il cielo
rischiara il mio animo in un lungo silenzio
affinchè si sciolga tutto l'acuminato gelo
e tu, Dea, ascolta il mio supplizio.
Terre, mari, venti d'oltre tomba
svegliate le tenebre, accendete la fiaccola
affinchè il male dell'inferno soccomba
con le radici affini della Dea, invocandola
sentendo i capillari salire impellenti
delle urla strazianti, rendeteci evanescenti!
Ma lì, nel tuo petto
qualcosa si sente, salta, scoppia,
è il tuo cuore, nel tuo letto
strappato dal sogno per misantropia
Forse è rosso, forse è verde,
tu ormai sei morto, non comprende.
*Angolo autore*