Death Is My Friend

di Risen93
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“Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire."   Lucio Anneo Seneca

 

Quando incombe il bisogno di elaborare il lutto, dicono che l'essere umano affronti cinque fasi: rifiuto, rabbia, patteggiamento, depressione e accettazione.

Pensi di sapere a cosa vai incontro, cosa aspettarti e come gestire la situazione, ma la verità è che la morte ti coglie impreparato. Per questo, quando arriva, l'unica cosa che puoi fare è negare. Cerchi di convincere gli altri che deve esserci un errore. Ripeti a te stesso che questo è solo uno scherzo perverso, finché non riesci a importi sulla ragione e a creare una verità distorta. Non sei lucido e inizia un lungo processo di delirio che ti spinge a rispondere con la violenza. Hai un atteggiamento scontroso, tiri pugni ai muri e scalci come un dannato. La sera, spossato per la collera, ti rintani in un angoletto a leccarti le ferite. Cerchi di prendere per le redini la situazione. Cominci a investire il tempo nell'organizzazione di progetti futuri, ma sai benissimo che i tuoi pensieri sono sconclusionati. E quando prendi veramente coscienza di ciò, inizia lo stadio più arduo, la depressione. Comprendi che ormai di speranze ce ne sono davvero poche. Il pessimismo diventa il tuo nuovo compagno di vita e tuo unico consolatore. È il momento più delicato, perché un tale senso di sconforto potrebbe arrecare danni irrimediabili al tuo essere. Per questo non devi mai trascurare l'affetto della famiglia e dei cari. Un semplice gesto o una parola pronunciata al momento giusto ti possono aiutare a conseguire l'ultimo stadio, l'accettazione; ammettere che è accaduto e che non c'è più niente da fare; capire che la morte è parte di te e che, sebbene ci provi, non potrai mai sfuggirle. Solo così sarai libero. Libero da quelle catene che ti trattengono, che ti imprigionano alla fredda terra e che ti limitano. Spezzale e capirai il vero senso della vita. L'immortalità non è un sogno al quale l'uomo deve aspirare, ma un incubo che deve temere.

 

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