STEPS
Sam è seduto sul tappeto.
Sta guardando Dean e
vorrebbe tanto raggiungerlo.
Si sente solo e non ci
sono giocattoli ad allietare la sua noia.
Solo una vecchia e
rumorosa tv accesa, sintonizzata su un canale per bambini.
Ma lui preferisce
guardare Dean. Non gli interessa il cartone animato che stanno dando in
televisione.
Prova ad attirare la sua
attenzione muovendo le braccia, ma Dean non lo vede.
E' seduto a quel tavolo
della loro stanza al motel e sta trafficando con una pistola di suo
padre.
Sam però non demorde.
Agita ancora le braccia
e prova a chiamare il fratello.
Dean alza appena gli
occhi, sentendo quell'incomprensibile versetto infantile.
"Ora non posso, Sammy"
gli dice, paziente "Guarda la tv."
Sam ci riprova ancora,
con lo stesso impegno, ma Dean questa volta lo ignora.
La distanza che li
separa è enorme per lui, però Sam non vuole arrendersi.
Gattona fino al divano,
ci si appende con entrambe le mani e con uno sforzo immenso riesce a
tirarsi su in piedi.
Guarda di nuovo in
direzione di Dean che sta ancora dando attenzione a quella pistola,
invece che a lui.
Spinto unicamente dalla
voglia di andare dal fratello, Sam azzarda un passo.
Le sue manine mollano la
presa sul divano, lui barcolla qualche istante, però non cade.
Muove un altro passo.
Poi un altro ancora, fino a che Dean non si accorge di lui.
Lo guarda a bocca aperta
e istintivamente si volta in cerca del padre. Ma john non è lì.
C'è solamente lui a
badare a Sammy. Come sempre.
Dean lascia perdere la
pistola, salta giù dalla sedia e corre verso il fratellino pieno di
entusiasmo e di orgoglio, per poi abbracciarlo forte.
Sam ha due anni.
E i suoi primi passi li
ha fatti per raggiungere Dean.
Sam è a terra, ferito ed
esausto.
Sta cercando di sopravvivere, come sempre.
E' rimasto solo, suo fratello non c'è e lui non sa come rintracciarlo.
Questa volta lui non potrà salvarlo. Sa che dovrà cavarsela da solo
Sam ha sconfitto il suo nemico, ma è comunque ferito. Non sente più un
braccio e fatica a camminare.
Si guarda intorno, ma non c'è nessuno.
Tutte le persone che erano con lui in quella città fantasma, sono morte.
Tutte tranne quel nemico appena affrontato.
Lui ha provato ad ucciderlo, ma Sam non se l'è sentita di ripagarlo con
la stessa moneta.
L'ha lasciato privo di sensi, abbandonato in mezzo al fango.
Sam è solo e non sa come andarsene.
Ad un tratto, gli sembra di sentire la voce di suo fratello.
Si rende presto conto che non se la sta solo immaginando. Non è una sua
fantasia.
- Dean? - Sam lo pensa soltanto inizialmente, ancora incredulo.
“Sam!” La voce di Dean questa volta gli giunge chiaramente, senza
lasciare spazio ad altri dubbi.
Non è un'illusione.
Suo fratello è lì, riesce a vederlo. C'è buio, ma lui lo vede comunque.
“Dean!” stavolta lo chiama e se ne avesse la forza, correrebbe verso di
lui, sapendo di essere finalmente salvo.
Sam muove un passo. Poi un altro ancora, fino a che un sorriso di puro
sollievo non si posa sulle sue labbra.
E' troppo stanco per tenere i sensi all'erta.
E' troppo provato per accorgersi del movimento dietro di lui.
E' troppo distratto per impedire allo stesso avversario a cui aveva
deciso di risparmiare la vita, di colpirlo alle spalle.
E' troppo felice di aver ritrovato Dean, per vedere l'espressione d'improvviso terrore sul suo volto.
“Sam, attento!” urla Dean.
Tutto quello che sente è un dolore lancinante al centro della schiena.
Un forte calore percorre ogni nervo del suo corpo.
Poi tutto comincia a girare e a farsi più buio e freddo.
Sam sente le gambe cedere.
Un rumore di spari. L'urlo disperato di Dean. Le sue braccia che
frenetiche lo sostengono.
Sam è già troppo lontano per percepire l'abbraccio del fratello.
Sam ha 23 anni
E i suoi ultimi passi li ha fatti per tornare da Dean.
***
Primissima
volta che scrivo in questa sezione. Spero di non aver fatto un totale
disastro ! ^^
Se
state leggendo, grazie per essere arrivati fino in fondo xD
DearDiary
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