Cry

di ferao
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Pubblico così, giusto perché mi va. La flash non ha pretese di originalità o altro, anzi, si limita alla solita solfa trita e ritrita; però non mi dispiace, quindi la aggiungo volentieri al mio archivio.
Scatenatevi con le critiche, sapete che ne ho bisogno.
Buona lettura
Fera.





Cry





Non piangere.
È quello che ti ripeti mentre gli insulti dei tuoi parenti ti accompagnano sino alla soglia della porta. Non piangere, non se lo meritano.
Sei molto più forte di quello che credono, devi soltanto dimostrarlo a loro e a te stesso.
 
Non piangere.
Scrimgeour è morto, ma ti conosceva a malapena. Che diritto hai di essere in lutto per lui? Non sprecare le lacrime, sarebbe inutile; hai ben altro a cui pensare, adesso – ad esempio, che fine farai? Cosa ti succederà? 
No, non piangere. Non è il momento. Ora più che mai devi essere deciso, non lasciarti andare. Alza la testa e sopravvivi, per ora conta solo questo.


Non piangere.
Non dar loro questa soddisfazione. Potranno darti tutti i calci e le Cruciatus che vogliono, potranno tirar fuori tutto il sangue che hai in corpo per costringerti a dire dov’è nascosta la tua famiglia, ma tu non piangerai.
Non sei un bambino. Sei un uomo. Impotente, incapace di impedire ciò che gli sta accadendo e di proteggere la sua famiglia, ma pur sempre un uomo.
E non piangere è l’unico modo che ti resta per dimostrarlo.
 
Non piangere.
Le braccia di tua madre – te ne rendi conto solo adesso – sono l’unica cosa che hai desiderato in tutto questo tempo. Le sue braccia, la sensazione di essere di nuovo bambino, di essere protetto contro il mondo intero. Hai cercato di essere forte, deciso, adulto, ma tutto quello che volevi era qui, in questo punto esatto, nel calore e nell’odore che ti hanno accompagnato nel mondo.
Non piangere, Percy. Sei tornato a casa.













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