Shadows of the Past.

di B i z a r r e
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C'è la pioggia, qui a Roma, che scorre e scroscia e mi distrae. C'è il caos cittadino e ci sono i turisti che non si fermano neanche di fronte al diluvio universale e ai disagi della metropolitana.
Dopo una lista di altre innumerevoli cose che avvengono in questo preciso istante, ci sono io che cerco idee. Idee per continuare, per non abbandonare questa storia, per mettere la parola fine a una delle tante cose che incomincio e non porto a termine . Ci sono io che cerco le parole adatte e non le trovo, che sono scostante e che mi odio per questo. C'è il biglietto aereo che mi aspetta sul tavolo della cucina.
Ci sono questi che, che stanno diventando troppi. Non ho voglia di trovare sinonimi: è un avviso, non un capitolo di questa storia, questa che non so neanche io se continuerò.
Parto. Il 23 luglio me ne vado e spero di non tornare. Spero che Londra mi inghiottisca.
No, non aggiorno. Sì, la storia è sospesa.
Sospesa a tempo indeterminato.
Non credo mi odierete semplicemente perchè non penso che questa storia sia piaciuta. Peccato, a me cominciava a star simpatica. Eppure non so, mi mette angoscia scrivere, stare al computer, intrattenere conversazioni e preoccuparmi della mia vita sociale.
Mi dispiace profondamente. Un giorno, forse, riprenderò in mano questa storia e darò essa un finale.
Vorrei poter cliccare sul pallino "storia conclusa" perchè ho effettivamente finito di scrivere. Invece no, la lascio inconclusa.
Chiedo scusa per non riuscire mai a portare qualcosa a termine.
Mi dispiace.



Il messaggio di scuse è lo stesso dell'altra storia. Non riesco a scriverne un altro.




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