In the Mirror

di Stray cat Eyes
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Salve a tutti! ^^ Bene, una piccola spiegazione prima di tutto.
Le fanfiction che seguiranno, articolate fra drabbles, flashfic e – forse – oneshot, avranno tutte un tema simile. The Mirror, per contrappunto.
Ogni capitolo ospiterà un personaggio differente (ma potrei decidere di analizzarne uno più di una volta! ;D), ed ogni capitolo potrà essere ambientato in maniera differente.
Con questo, intendo che.. le fanfiction potranno essere realistiche, possibili, improbabili o addirittura delle What if..?, nel senso che avranno come sfondo una realtà (ovviamente inerente solo e soltanto ad Harry Potter) che potrà essere quella che tutti i lettori conoscono, o che potrebbe evolversi in maniera simile, o mostrarvi una versione differente di un qualche avvenimento.
Inoltre, cosa importante, il personaggio può trovarsi davanti allo specchio, oppure al suo interno, cosa che specificherò di volta in volta, così come il personaggio stesso (esempio: il personaggio di questa drabble è George, quindi nell’introduzione è riportato il suo nome). Vi chiedo scusa in anticipo, se non sono stata chiara – ma non posso certo scusarmi se l’idea non vi soddisferà.. Infondo, non è mica colpa mia se ho un cervello bacato, vero? -_^

A proposito; vi consiglierei di procurarvi “October”, degli Evanescence.
(Potete scaricarla, o cercarne un video su Youtube, per esempio.)
Mi ha fatto da colonna sonora per tutto il tempo, mentre le scrivevo.. Quindi.. ^^




In the Mirror

- Erouc li amotlov li ottelfirnon -


Our Face – [Outside the Mirror]


Avanzò, brancolando con un unico lume stretto fra le mani.

George chiuse gli occhi, e li riaprì.
Nello Specchio delle Brame non c’era altri che il suo stesso riflesso.
Sollevò la mano a sfiorarne la superficie, carezzando quel volto sorridente che non poteva appartenergli.
Non così sano, non così adolescente.
Non c’erano solchi, sul viso riflesso. Nessuna traccia di lacrime o sofferenza.
Solo una fredda, immobile allegria.

George vi scagliò i pugni con frenesia, infrangendo quell’immagine che si dissolse come fumo.
E allora apparve un lui reale, inginocchiato, con i palmi insanguinati.

Quel viso..

«Fred..»

.. Il suo stesso riflesso.









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