Follia
pura…
Una mano afferrò
la spalla di Ranma facendolo sobbalzare…era Shampoo.
Shampoo: Ranma, non sei mai
riuscito a dimenticale Akane anche standole lontano, gualda se tolni
senza di lei, ti giuro non ti darò più tregua
fino alla fine del mondo, disse con la fierezza d’un amazzone
mai vinta, anche se in quell’istante Shampoo sentiva un
sapore amaro gorgheggiarle in gola…
Mousse dietro di lei, la
fissava incredulo, che gli stesse dando una possibilità di
cacciarlo via dal suo cuore? Che cominciasse a capire che per lei Ranma
nutrisse solo una bell’amicizia?
Un’altra voce
parlò allora in quel giro amorevole di sguardi.
Ukyo: vai allora, prima che
decida di seguirti…i suoi occhi erano commossi, Ranma allora
l’abbracciò dicendole
“grazie”…
A quella vista anche
Shampoo saltò in collo ai due, per quello che le sembrava il
loro ultimo abbraccio, un attimo felice da sigillare
nell’album dei ricordi, sempre pieno, di calde immagine
ingiallite…ricordi che le scaldavano il cuore ridandole le
stesse emozioni e allo stesso tempo un po’ di malinconia.
Era ormai sera, in quella
tanto amata città e Ranma scese dal bus blu che
l’aveva riportato a Tokio, mentre si muoveva senza pensarci
neppure, gli era tutto così familiare, la case a tetto
basso, il super mercato, il fiume la ringhiera *come può una
cosa tanto stupida, come quest’ammasso di ferro darmi tanta
malinconia?* Al trovarsela innanzi, quante volte era salito e ridisceso
per quell’arnese inseguendo la sua Akane verso la scuola? Un
brivido risalì la sua schiena, ora si sentiva spaesato, solo
come l’ultima foglia d’autunno, non aveva finito la
scuola con lei, non sapeva nulla delle ultime novità in casa
Tendo anche se “una di queste” lo riguardava da
vicino, da molto vicino…e avvertiva come un sasso pungergli
in petto e senza spiegarselo corse in tutta fretta da lei.
Sobbalzò nel
vedere il giardino così affollato di compagni e gente
festosa, dei palloncini multicolore adornavano i quattro angoli delle
mura di recinzione, un grosso cartello simile a quelli di suo padre ma
molto più grande diceva:
Festa di fidanzamento!!!
“W Akane & Ryoga”…*Ryoga?che
diavolo centra Ryoga???quel maiale stavolta l’ha fatta
grossa…*
Ranma continuò a
camminare e cercare finche, non si fermò e non
trovò quel che cercava…
Akane alzò lo
sguardo, quel giorno doveva essere il più felice, allora
perché non vedeva l’ora che tutta quella gente
sparisse e che arrivasse il mattino?non se lo spiegava e
arrivò a pensare d’essere davvero da ricovero,
aveva tutto!!!una grande famiglia, la palestra, un
fidanzato…*fidanzato* si ripeteva, ma era quello giusto?
Come poteva esserne certa? lo frequentava solo da 5 mesi, eppure lui
era così dolce e gentile…gli avrebbe staccato la
luna, dal cielo se ne fosse stato capace e con Ryoga , lei si sentiva
“protetta”, ma allora cosa non andava? Era come se
un bambino cercasse in tutti i modi di mettere una formina di triangolo
nel foro d’un cerchio, non poteva forzarlo…*e
invece si che posso, posso dimenticare Ranma!* bei propositi, ma
svanirono tutti come neve al sole…nel vederlo poco
più in la, Akane si sentì svenire…era
diventato ancora più bello, con un’espressione
più seria e malinconica, non indossava più, la
solita casacca cinese, aveva addosso una liabel nera a collo alto e
senza maniche e pantaloni larghi da tuta.
Lei era lì
seduta sul gradino ligneo, che dava al giardino, era con un top rosso
fuoco con una sola spallina portava un pullover stretto in vita e una
gonna slavata d’arancio e bianco, lunga fino alle caviglie,
le scarpe da ginnastica le davano un tocco sportivo per altro mai
negato dalla ragazza… qualunque cencio indossasse per Ranma
stava bene comunque, fu il resto della scena a farlo rabbrividire,
attaccato con le braccine al collo della sua ex che lo sorreggeva,
c’era un bimbo di forse 3 mesi, il tutto era contornato da un
Ryoga in rigoroso smoking bianco e nero, che discorreva beato e felice
con lei.
Ranma stentò a
crederci e si avvicinò con passo pesante verso i due, vide
Akane osservarlo e subito riabbassare lo sguardo…qualcun
altro si accorse di lui, oltre ai vecchi compagni…
Ryoga: Ranma sei
tornato…come vedi qui non c’è
più posto per te da quando te ne sei andato! disse
scrocchiandosi le dita.
Ranma: Ryoga fatti da parte
non sono qui per te, devo parlare con lei…fissò
Akane sempre più sbianca.
Akane chiamò le
sorelle, la folla ora si era divisa in gruppetti e discuteva sui tre
ragazzi, commenti come “era il suo ex, povera Akane come deve
soffrire” o “è l’amante
d’Akane?povero Ryoga…*
Akane dette il bimbo alla
maggiore delle sorelle e si alzò per dirigersi dai due, ma
in quel mentre di nuovo il silenzio si ruppe…
Kuno con spada: Ryoga
Hibiky!!! Io Tatewaky Aristocrat Kuno, non ti darò mai il
consenso a sposare la dolce Akane!!!
Ryoga: e chi te
l’ha mai chiesto, deficiente!? I due cominciarono una lotta
che li trascinò fuori casa, rompendo le mura…*
almeno Kuno, qualcosa di buono l’ha fatto, fortuna che non
vedo sua sorella!!!* pensò Ranma, che or ora si
girò, verso le Tendo.
Ranma: Nabiki! Disse
tirandole un pacchetto di soldi, guadagnati lavorando con Shampoo e gli
altri, la media agguantò quei fogli come fa un cane con la
pallina di 10’000yen…poi Ranma prese per mano la
sua ex e finì il discorso: “porta questa gente in
casa”infine trascinò Akane nel dojo.
Nabiki: bene signori
è aperta la lotteria dei biscotti, ogni biscotto costa
500yen chi trova il dente di Happosay nel biscotto vince
10’000yen!!!naturalmente tutti entrarono dentro.
Kasumi sussurrò
alla sorellina: Nabiki, ma non c’è nessun
dente…la media le sorrise” lo
so…”
Intanto nel
dojo…”lasciami, mi fai male”disse Akane
tirata di forza dal ragazzo, poi in un sussurrò:
Perché sei qui?
Ranma roteo gli occhi al
cielo: bell’accoglienza, dopo un anno che
m’allontano, ti ritrovo fidanzata con Ryoga e con un bimbo
per giunta!!!
Akane corrucciò
la fronte e sorrise interiormente *crede sia figlio mio?*
“Non è mio figlio! Kofu é di Kasumi e
il dottore, si sono sposati, l’avresti saputo
se…poi protestò, anche lei era arrabbiata: Ti
sembra poco un anno, senza una telefonata, una riga, uno straccio di
lettera?
Gli occhi d’Akane
s’erano ridotti a due fessure luccicanti che stentava a
trattenere.
Ranma, non
s’accorse e stette sulle difensive:
Nabiki sapeva
dov’ero avresti potuto chiederglielo!finì con una
punta d’amarezza…erano entrambi così
cocciuti e orgogliosi che non l’avrebbero mai ammesso che si
amavano? O almeno per Ranma era così, non poteva essere
altro a flagellargli così affondo
all’animo…
“Cosa?”
rispose la ragazza incredula, mentre le lacrime scendevano copiosamente
dal suo volto *per quanto tempo doveva continuare così?
Accettare i pochi lampi felici che gli donava per poi di nuovo
sprofondare nell’ombra della sua insensibilità?
*E’ inutile Ranma non mi capisce…*
Akane strinse i pugni come
se parlare ora, fosse uno sforzo immane e fra i singhiozzi riprese:
Sai quanto tempo ho
aspettato che fossi tu a farti avanti?
Nella
semioscurità della stanza finalmente Ranma notò
le sue lacrime, che una volta tanto l’avevano fatto sperare
*allora lei…*e il suo cuore prese a battere come non
ricordava da tempo…
Intanto alla fermata di un
bus, a Tokyo nel quartiere di Nerima…
Shampoo: presto, dobbiamo
vedere Lanma!!!
Mousse: ma non avevi detto
che…un bastone in testa gli fece morsare le
lingua…
Obaba: dimentica tutto! Non
sai che noi donne cambiamo spesso idea?
Mousse: * forse
è questo uno dei motivi per cui non vi capisco…*
Shampoo amore aspettami, si aggrappò come al solito al corpo
sbagliato…
Ucchan: Mousse, sono
lusingata ma rimettiti gli occhiali! Disse così per vedere
la reazione della cinese che non tardò, Ciaff!!!
Mousse: Aih, che o fatto di
male…
Zitto e cammina
ordinò l’amazzone, la comitiva si imbeccò in Ryoga
che dopo aver sistemato l’Aristocrat s’era perso.
Ryoga: dove andate?
Ukyo: da Ranma…
Ryoga: aspettate vengo
anch’io! E si diresse con loro per la strada.
Torniamo a casa Tendo, nel
dojo per la precisione…
Le guancie di Ranma
divennero rosa pastello nel sentirla poi a stento disse:
Basta così, ho
capito…e smettila di piangere.* non voglio vederti
così a terra*
Akane non credeva alle sue
orecchie * Ah, si basta è finita…tanto vale
tornare ognuno ai suoi posti, no?Stupido baka…*
Lei fece per girarsi ma
quel braccio l’afferrò con rinnovato vigore e
riportandola a se, Ranma ebbe il coraggio di fare quello per cui forse
era tornato…baciare Akane, baciare quella che era sempre
stata la sua unica ragazza, la ragione per cui era tornato era tornare
a vivere con lei.
Un bacio a fior di labbra
che poi aveva preso decisamente un’altra piega, come a
rimarcare la lontananza si erano uniti in un profondo abbandono,
così Ranma rovistava con le dita fra le sue ciocche come a
scovarne un regalo più che prezioso, la sua immagine, la sua
presenza che non lasciava tempo al suo respiro affannoso.
Akane era sconvolta,una
mano teneva la sua, l’altra lungo un fianco ancora inerme per
la sorpresa…Ranma era tornato si o no da 5 minuti nella sua
vita e come la prima volta che l’aveva visto,
l’aveva ribaltata completamente, come ci riusciva a farla
sentire sempre così?un fremito la scorse, quel bacio non le
bastava, voleva di più ma sapeva cosa…
Akane poggiò il
suo braccio al petto del ragazzo e spingendo faticosamente come a non
volerlo fare s’allontanò “Ranma, io devo
essere pazza per averti amato veramente ma…”vide
l’espressione cortese di lui e faticò a
continuare…scrollò il capo”Non posso
rimettermi con te…” l’espressione di
Ranma mutò al seguire delle sue labbra arrossate
“…Se prima non prometti che resti”
finì lei.
Ranma tirò un
sospirò di sollievo, aveva temuto il peggio e ora invece
presentò uno dei suoi migliori sorrisi “certo, per
chi sarei tornato sennò?”disse.
Akane: lo so, ma vorrei una
prova da te…per esserne certa.
Fuori del dojo Shampoo,
Mousse, Ryoga, Obaba e Ucchan assistevano alla lugubre scena con facce
a dir poco sbalordite…Ryoga tirò su il naso e
frugò dalla tasca dei pantaloni, una vecchia foto
strapazzata, c’era una cow-girl che aveva conosciuto anni
fa…
La gente era quasi
scomparsa, in salotto erano rimasti due o tre amici di famiglia e in
cucina Kasumi aiutava Nabiki a preparare la cena, ormai era da un anno
che la media si cimentava, in cucina…i suoi piatti erano
mangiabili non proprio buoni come quelli di Kasumi, ma sicuramente
migliori di quelli d’Akane.
Nabiki indossava un
imbracatura sulla quale all’altezza della pancia stava beato
Kofu, il suo primogenito e chiese alla sorella: Nabiki, secondo te,
Ranma e Akane…
La media intenta sui
fornelli l’interruppe brandendo un mestolo per aria: e me lo
chiedi, quei due sono sempre stati sulla stessa lunghezza
d’onda, devono solo trovare la stazione giusta.
Kasumi non capì
precisamente cosa le disse Nabiki, si voltò e
esclamò:
Buona sera signora
Saotome…La donna aveva con se il marito sotto forma di
panda, il pover uomo non aveva avuto il coraggio di rivelare la sua
“doppiezza” alla moglie, e viveva in casa sua, da
panda.
Nodoka: buona sera, vedo
che ve la cavate bene…posso darvi qualche consiglio?
Nabiki annui e la signora
riprese “io terrei la fiamma più bassa rischi di
bruciare il fondo…poi ho portato un regalo tirò
fuori una boccetta cilindrica dal borsone “è un
olio, che sta benissimo sul minestrone”
Kasumi lo prese e ne lesse
l’etichetta “olio miracoloso”
Nodoka: si è
molto buono, miracoloso sui piatti!sorrise la donna…
Nabiki: posso chiederle
dove l’ha preso?
Nodoka: me l’ha
dato una guida cinese, finii in Cina per cercare mio marito e mio
figlio, la guida diceva che un solo cucchiaio serviva per curare un
malaccio ed era ottimo in cucina e siccome alle sorgenti non veniva mai
nessuno da anni…
Cartello Genma:
sorgenti???datemi l’olio!!!
Nodoka: che ti prende
panda-chan, t’ho una nocciolina, Genma era mansueto e di
fronte alla signora, prese la nocciolina, un po’ seccato.
Nabiki: questo lo prendo
io, disse sfilando dalle mani della maggiore l’olio e
dirigendosi fuori dove trovò i vecchi amici di Ranma.
Nabiki:
cos’è fate una riunione all’aperto?
Tutti gli altri gli fecero
shh col dito, Nabiki non curante entrò.
Akane: Nabiki…noi
Nabiki: tranquilla sister,
sono qui solo per dare questo a lui, mise nelle mani di Ranma
l’olio, poi sussurrò bevi un sorso di questo e
tornerai normale…Silenzio, la scena era statica, nessun
movimento ne rumore Akane guardò Ranma con una richiesta nel
cuore, mentre fece cenno di no con la testa.
* Come può
chiedermi una cosa simile?tutti i miei problemi sarebbero risolti in un
sorso!*pensò Ranma mentre con la bocca stappò il
tappo di sughero e guardò il contenuto della fiala,
sollevandola, di rimando Akane abbassò lo sguardo,
ciò gli fece mancare un battito.
Nabiki: che
fai!urlò la media con tutto il fiato che aveva in corpo,
mentre Ranma versava l’olio nel parché che
l’assorbiva velocemente quanto crudelmente sotto i suoi occhi.
Akane si sentì
la ragazza più felice della terra *E’ arrivato a
tanto solo per salvare il nostro amore!* e
l’abbracciò.
Nabiki uscì
fuori interdetta, Genma tornato umano andava gridando: prendete
quell’olio è miracoloso!!!! Solo allora tutta la
combriccola ebbe il timore di capire…
Anche Nodoka e Tofu
uscirono…genma si tuffò appena in tempo nel
laghetto.
Tofu: così era
un olio miracoloso, ne ha più signora Saotome?
Nodoka: sicuro, in garage,
ce n’è una cassa piena, l’ho presa come
souvenir, mi piaceva troppo…
Nabiki: cosa?
Shampoo, Mousse e Ryoga si
girarono freneticamente…
Tofu: oh, comincia a
piovere, apro l’ombrello, l’accompagno a casa
signora, disse il dottore porgendo gentilmente il braccio, un panda,
una gatta, un porcellino e una papera li seguivano verso casa Saotome.
Soun,
s’affacciò e richiamo le figlie per rientrare.
Nabiki: papa’ io
accompagno Kasumi e il piccolo, prima che diluvi…
Kasumi: ciao pa’
uscirono in tutta fretta le due.
Qualcun altro quella sera
aveva una gran fretta era il maestro Happosay…
Happy:pistaaaa, Soun
aiutamiiiii….il maestro aveva due sacche di biancheria,
bottino della giornata e ne tirò una all’alievo.
Soun:
cos’é…ma presto lo capì
perché fu circondato da un orda di ragazze con bastoni e
scope…e se la diede a gambe.
Anche Akane e Ranma
uscirono dal dojo verso l’abitazione…Al vedere la
sua ragazza col codino Akane strinse le spalle, una lacrima solitaria
scese fino al collo:
Scusa-mi, non dovevo disse
d’un fiato…ero offesa e…
Ran-chan le mise in dito
sulle labbra zittendola: tu sei più importante della mia
maledizione…sospirò, infondo il prezzo da pagare
era stato altino…
Akane: prese la teiera e la
verso sul suo capo reclino…”sai mi piace
mollarti…”disse con un pizzico d’ironia.
Ranma alzò il
volto su di lei: ricordi quella sera al mare? Se tornassi indietro non
ti farei più uscire da quella stanza, il voltò
d’Akane arrossì copiosamente.
Akane sorrise: stasera
sembra strano, non c’è nessuno…Vieni in
camera con me, disse prendendogli la mano. Ranma la fissò
coi suoi occhi cobalto nel modo che faceva impazzire Akane, semprava
che gli leggesse nel pensiero, poi mano nella mano salirono le scale,
verso la sua camera.
5anni dopo…
“mamma”
gridò una bimba dalla pancia rotondetta che correva verso
Akane, aveva i capelli ondulati rossi, rossi che ricordavano
lei…e gli occhi della madre.
Akane: Kadma quante volte
ti devo ripetere di non sporcarti il vestito buono! Disse cercando di
pulire la macchia di fango nel vestitino verde della piccola.
Kasumi: sorellina, dalla a
me ci penso io a cambiarla…
“Ti ringrazio
Kami,” rispose la minore, “se non venissi a
trovarmi tu…sarei persa”
*Questa casa è
immensa e così diversa da quella che
avevo…*pensò Akane ricordando la vecchia
abitazione e il dojo dove aveva trascorso momenti felici…due
forti braccia l’attraversarono da dietro intrecciandosi
attorno al suo collo.
Akane sobbalzò:
Ranma!
Ranma: Cara, non
è strano che l’amore della nostra vita, abbia su
di sé la maledizione che io non ho più, solo
perché quella notte io non ero ancora normale?
Akane: anche il figlio di
Shampoo e Mousse allora diventa un gatto, replicò la
moglie…e loro erano gia tornati normali quando
l’hanno concepito…sorrise.
Ranma: hai notizie di
Ucchan?
Akane: l’ho vista
ieri è andata ad un convegno per cuochi, sembra che ancora
non abbia trovato la sua dolce metà, e continua a cercare un
uomo per se…io il mio l’ho già trovato!
sussurrò dolcemente girandosi verso Ranma e
baciandolo…
Ranma: ahm, dimenticavo,
Nabiki ha spedito l’invito del suo matrimonio con
Kuno…
Akane sbuffò: il
solito matrimonio d’interessi, s’era stufata
d’accudire papà e i tuoi genitori…
Ranma aggrottò
le sopracciglia: è più brava a lavorare in borsa,
che in cucina, che ci vuoi fare, a già! dimenticavo, andiamo
a trovare Soun e i miei avranno già iniziato la lezione al
dojo…tua sorella ci guarda Kadma solo la mattina…
Akane sorrise: e per
fortuna, altrimenti i conti in questa casa salirebbero…devo
chiedere aiuto a Nabiki.
Ranma: non ti basto
io?s’inclinò per baciarla..
Akane; tu, non basti
mai..ma ora è tardiiiiii!!!!urlò tirandolo via
per un braccio.
FINE.
Grazie di cuore a tutti gli incauti lettori.
Laila
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