XMAS SNOWFLAKES
LOVE <3
JACK_X_JAMIE
Era
la sera del 25 Dicembre e nella cittadina di Burghess, tutti erano in
festa.
Quell’anno a
casa Bennet, vi erano riuniti parenti che da anni non si vedevano, e
Jamie aveva convinto sua madre ad invitare anche i suoi amici per non
finire la serata annoiato.
Lui e Sophie, sua
sorella, stavano addobbando e preparando casa da una settimana,
correndo per i negozi con la madre in cerca degli addobbi giusti,
comprando provviste che bastessero per tutti gli invitati e cercando di
sistemare la casa.
A causa di tutto quel
da fare, Jamie non aveva potuto pensare alla cosa più
importante di tutte, una cosa per la quale avrebbe dovuto impiegare
molto tempo e cura, invece si era ritrovato alla sera di Natale nel
panico totale.
Gli invitati erano
ormai arrivati e a ogni squillo di campanello, Sophie correva alla
porta e il solito rituale di saluti, delle annotazioni di quanto
fossero cresciuti i piccoli Bennet, di baci e abbracci,
continuò a ripetersi per circa mezz’ora,
finchè non arrivarono gli amici di Jamie, considerati la
salvezza della serata.
Eccoli entrare dalla
porta di casa, Pippa, i fratell Claude e Caleb, Monty e Cupcacke.
A Sophie e a Jamie
piaceva stare in famiglia, nulla da ridire, ma quel natale avrebbero
voluto passarlo tra i loro coetanei, e non a sentire i soliti discorsi
dei grandi.
Ma c’era
anche un altro motivo, lo stesso per cui Jamie ora iniziava ad essere
davvero agitato.
Quell’anno
ci sarebbe stato un invitato speciale in vesti speciali, un ragazzo che
tutti conoscevano, ma solo loro potevano “vederlo”.
La compagnia si era
sistemata in giardino attorno ad un fuoco caldo e scoppiettante, mentre
stavano preparando i marsh mallow da arrostire.
Jamie continuava ad
agitarsi sul posto e la sorellina, notandolo, gli prese la mano e lo
guardò con i suoi grandi occhi smeraldini, cercando di
trasmettere tutta la calma e la comprensione di cui disponeva e lui
ricambiò con un sorriso, stringendogli forte la mano.
“Sophie?”
“Si?”
“Io,ecco…Non
ho preso nessun regalo per Jack…” gli disse infine.
Lei stava per
rispondergli, quando Claude attirò la loro attenzione
urlando “Sta arrivando Jack!!” e i due fratelli
spostarono lo sguardo verso l’alto, mentre piccoli fiocchi di
neve iniziarono a cadere sovrapponendosi a della neve precedentemente
caduta, e un urlo di gioia e liberazione ruppe il loro da fare, mentre
i ragazzi scalpitavano sul posto battendo le mani riconoscendo
l’artefice di tale baccano.
L’ospite
speciale era finalmente arrivato.
Davanti a loro
planò dolcemente un ragazzo dagli occhi blu che spizzavano
sfacciataccine e dolcezza accompagnati da un sorriso solare, capelli
bianchi e ribelli, felpa blu contornata da ghirigori gelati, shorts
marroni adornati con degli elastici a risaltare il fisico snello,
finendo con delle caviglie magre e i piedi nudi.
“Ciao
Jack!” lo salutarono tutti in coro correndogli incontro
tranne Jamie, Sophie e Pippa, mentre Frost veniva cirondato da pacche
sulle spalle e auguri di buon natale.
Nonostante la loro
età, tutti erano quasi incantati da Jack Frost e dagli altri
guardiani, ma di rado si facevano vedere.
Al vedere Jack, Jamie
fu assalito da una felicità immensa, sostituita subito da
panico per la vergogna e per la mancanza del regalo. Senza pensarci si
alzò e si avviò dentro casa sperando di non
essere visto, ma la sorella gli prese la giacca e lo bloccò,
costringendolo con un occhiata a sedersi e a stare tranquillo.
Pippa
osservò tutto dal suo angolino mentre stava tirando fuori i
dolci per la serata, ma la sua attenzione era rivolta ad altro e la sua
testa era altrove: Vedendo la paura nel suo amico e le guacie
imporporate per l’arrivo del guardiano, il suo cuore ebbe un
altro colpo.
‘A Jamie
piace Frost.’
Non si poteva negare
il contrario, ormai era evidente come il freddo pungente che si
percepiva quella sera… o forse era solo il suo cuore a
sentire freddo e non il calore dell’amore?
Jack notò
con tristezza che Jamie non gli era corso incontro a salutarlo, ma lo
salutò con un sorriso che fece emozionare Jamie e
nel frattempo assalire ancora dall’agitazione.
‘E ora cosa
faccio?’
“Ciao
Jamie!” lo salutò il guardiano, sededosi vicino a
lui, atto che fece imporporare il giovane ancora di più,
costringendolo in un mutismo assurdo, mentre la sorella continuava a
dargli pacche col gomito, ma lui non reagiva.
La serata
iniziò arrostendo le caramelle, mentre Jack
iniziò a raccontare qualche marachella che aveva combinato a
Nord e agli altri guardiani, facendoli arrabbiare non poco e facendo
divertire la combriccola: perfino Jamie e Pippa si misero a ridere,
coinvolti dalla giovialità del guardiano.
“…Si!
E poi mentre Nord dormiva, gli ho dipinto la faccia con i colori degli
Yeti, che ovviamente stavano mettendo a soquadro l’intero
edificio, così li ho portati nella tana di Calmoniglio e
quando li ha visti non ha restitio nel provarli su qualche centinaio di
uova…” e tutti ridevano, mentre le ore passavano.
Per quanto si stesse
divertento, notò un cerco distacco in Jamie e la cosa lo
iniziava a preoccupare, nn sapendo come comportarsi: Per 300 anni era
rimasto isolato dal mondo e con le faccende umane non era abituato,
così provò a fare una cosa che Jamie aveva
provato a fare con lui giorni prima.
Terminò il
suo racconto e chiese, per spostare l’attenzione altrove,
come stessero procedendo le vacanze, e così, facendosi
coraggio, prese la mano calda di Jamie tra la sua, provocando dei
brividi e risvegliando gli ormoni del ragazzo il quale ebbe un sussulto
e rimase immobile come una statuta a quel contatto improvviso, non
avendo il coraggio di guardare Frost, il quale si guardava intorno
facendo finta di niente, mentre le sue guancie nivee prendevano un
colore piu roseo e rosso.
Sophie disperata
cercava di ridestare il fratello maggiore, così gli diede un
pizzicotto e lui d’istinto strinse la mano a quella del
guardiano, voltandosi verso di lui e lui fece stessa cosa e i loro
occhi s’incrociarono per qualche secondo, mescolandosi tra
loro: l’azzurro e il marrone, marrone e azzurro.
Il cuore di entrambi
iniziarono a battere forte e subito spostarono lo sguardo
confusi.‘Perché sono così agitato? E
perché Jamie è così strano?
È arrabbiato con me?’
s’interrogò Frost.
Pippa
osservò tutto con la coda dell’occhio e si impose
di non guardarli più, ma gli risultava faticoso: Era da
sempre innamorata di Jamie e si perdeva ogni volta a vederlo e ad
ascoltarlo…era così spensierato, felice, vivace e
carino.
Ma lui aveva solo
occhi che per Jack e la cosa la faceva star male.
Ormai tutti si erano
accorti del contatto tra il guardiano e Jamie, ma cercarono di evitare
l’argomento:
Jamie continuava a
negare di fronte all’evidenza per paura di essere giudicato,
che era follemente innamorato del guardiano, ma era evidente come il
sole ormai, l’avevano capito tutti: la domanda era, Jack
aveva capito? Lui ricambiava i suoi sentimenti? Avevano affrontato
l’argomento? E Pippa?
Già,
c’era anche la loro amica che soffriva a vederli insieme e a
sentire Jamie parlare sempre e solo di lui.
Apparentemente la
serata procedeva bene, ma in realtà molti erano assorti nei
loro pensieri…
“Chi mi
aiuta a scaldare la cioccolata?” chiese Monty guardando gli
amici e Cupcake si offrì di aiutarlo.
“Hey!”
sussurrò Frost nell’orecchio dell’amico
e questi si voltò di scatto balbettando
“S-si?
D-dimmi Jack…”
Lui lo
scrutò attentamente come a voler leggere nel suo animo
attraverso i suoi occhi, intrappolandolo in uno sguardo da cui Jamie
non riusciva a scappare.
“…Sei
strano stasera, che ti prende?” chiese senza mezzi termini.
“N-no, sto
bene…” mentì lui.
Jack assunse un aria
seccata e spostò lo sguardo altrove e anche la sua mano che
fino a poco prima teneva quella del ragazzo.
‘Mi ha
mentito.’
In quel momento
passò Claude porgendo una tazza di cioccolata calda fumante
a tutti che la presero volentieri, tranne Pippa e Jamie.
“Vuoi del
the caldo?” chiese la sorellina e lui annuì.
“Io vado a
fare del the caldo, Pippa, vuoi venire a darmi una mano?”
chiese e lei annuì, felice di togliersi per un po’
dai suoi pensieri.
In cucina le due
ragazze erano indaffarate a lavare delle tazzine impolverate e a
mettere su dell’acqua per il te.
“Stai
bene?” chiese Sophie a Pippa conoscendo già la
risposta.
“In
realtà…no.”
“Immaginavo.
E’ per via di Jamie, vero?”
Lei annuì
arrossendo lievemente.
Ormai lei era la sua
confidente, nonostante avesse meno anni era molto sveglia, dolce e
comprensibile.
“Lo sai, sto
male a vederli insieme sorridenti. Quando siamo insieme mi riserva
più attenzioni, sorride e per un attimo mi sembra di
rivedere il bambino che era. Sorridente, e sempre pronto a credere a
tutto. E’ così ingenuo. Ed è proprio
una delle tante cose che adoro di lui…” disse
queste parole con sguardo sognante, guardando in un punto impreciso
fuori dalla finestra, mente Sophie la osservava e notò il
suo sorriso triste.
“Non so cosa
ci sia tra lui e Jack, ma…perché non gli riveli
una volta per tutte i tuoi sentimenti? Così potrà
rendersi conti dei suoi…” propose infine.
“No, lui
è innamorato di Lui, e io non posso fare nulla.
Aspetterò e cercherò di dimenticarlo.”
Disse guardando l’acqua che ormai bolliva e spense il gas.
“Era tutto
più semplice quando eravamo bambini.” Disse
più a se stessa che non alla sua amica.
“Stai
tranquilla e cerca di goderti la serata,ok? Dopotutto è
Natale!” disse in tono felice, cercando di tirarla su di
morale e lei annuì.
“Hai ragione
Sophie, ora usciamo e cerchiamo di divertirci!”
Le due amiche uscirono
con delle tazze di the al mandarino e biscotti variegati e tutti ne
presero una manciata volentieri.
“Jamie,
vieni detro un attimo? La mamma ti vuole parlare.” Lo
chiamò la sorella e lui la seguì fino in cucina.
“Be?”
chiese infime ritrovandosi infine in cucina con la sorella che lo
guardava storto a braccia conserte.
“Ascoltami
bene Jamie Bennet: stasera sei troppo insicuro e strano, non sei te
stesso. Cerca di riprenderti accidenti!
Chiudi gli occhi, fai
un bel respiro profondo, conta fino a dieci e voglio che tu esca da
quella porta e confessi una volta per tutte tutto quello che senti per
Lui, e hai capito a chi mi riferisco…
“…Cosa??”
il fratello era visibilmente scosso, non solo per la sicurezza e il
tono quasi autoritario della sorellina che in quel momento sembrava una
mamma che sgrida il proprio figlio per aver combinato un guaio, ma
dalle parole della stessa: doveva fare cosa?? Confessare tutto a Jack?
“Cioè
dovrei dirgli che non ho un regalo per…” ma la
sorella lo bloccò
“Non solo
per il regalo,scemo! Ma dirgli cosa provi, perché
è palese che ti piace!”
Lui divenne rosso e si
limitò a stare zitto, spostando il suo sguardo sul tavolo
della cucina.
“Guardami!”
Lui alzò lo
sguardo verso di lei intimidito.
“Stai
facendo soffrire più di una persona stasera…cerca
di divertirti e torna il Jamie che noi tutti conosciamo.
Per il
regalo…sono sicura che ti verrà in mente una
bella improvvisata.” Disse facendogli l’occhiolino
e Jamie assunse subito un'altra posizione: la schiena dritta e lo
sguardo sicuro.
“Bravo
fratellone!” disse avviandosi alla porta, poi si
voltò a guardarlo ancora:
“Io credo in
te…ok?” e uscì dalla porta della
cucina, lasciandolo imbambolato nel suo posto.
Quelle ultime parole
avevano scosso il povero Frost che si era ritrovato ad ascoltare la
loro conversazione.
Il suo cuore batteva
forte, mentre mille domande e mille pensieri iniziarono a vorticare
nella sua mente.
“Jamie
è innamorato di qualcuno…”
sussurrò con un tono confusionario, spostando il suo sguardo
sui ragazzi seduti attorno al fuoco a qualche centimetro di distanza.
Chi poteva essere? Si
chiese arrossenso.
Con tristezza non
sapendo come spiegarselo, si ritrovò a pensare a Jamie
insieme a Pippa o a qualche altra ragazza, mentre si avviava verso il
falò per paura di essere scoperto.
Jamie si sedette di
nuovo al suo posto e Jack inconsapevolmente, prese posto accanto a lui,
anche se una parte di lui avrebbe voluto sedersi da un'altra parte.
Il ragazzo
iniziò allora a ricordare le loro marachelle fatte tutti
insieme, coinvolgendo un po’ alla volta tutti i ragazzi a
raccontare, a ridere e a scherzare.
“Ragazzi…è
l’ora dei regali!” urlò Cupcacke tutta
eccitata iniziando a frugare in borsa in cerca di questi ultimi.
Tutti estasiati
inziarono atirare fuori i loro regali e Jamie piombò di
nuovo nel panico, guardando la sorella.
“Regali?”
chiese Jack guardando tutti i ragazzi alzarsi e cercandosi per
scambiarsi i regali, finchè davanti ai suoi occhi un Peluche
di pezza fece la sua comparsa, ma non era un semplice peluche: Jack lo
riconobbe subito. Era lo stesso coniglietto che li aveva fatti
incontrare, lo stesso a cui Jamie aveva chiesto una prova
dell’esistenza del coniglietto di pasqua.
Lo guardò
confuso e lo prese in mano, girandoselo tra le mani, poi
alzò lo sguardo e i suoi occhi incrociarono quelli di Jamie,
rosso in viso e felice.
“Buon Natale
Jack. Purtroppo non ho potuto prenderti un regalo vero e proprio ma
questo coniglietto significa molto per me…e…ed
è solo l’anticipazione del moi regalo vero e
proprio !” disse timido gesticolando e spostando lo sguardo
da Jack al peluche.
“…A
me pare un orsetto!” ripose lui.
“Ma no,
è un coniglio, vedi?” e Jack
scoppiò a ridere vedendolo infastidito.
“Haha, scusa
ma…non assomiglia per niente a Calmoniglio!”
scherzò lui.
“Non deve
somigliargli per forza.”
I due si misero a
ridere e Sophie li guardò di sfuggita e non potè
non fuggirgli un sorriso compiaciuto.
“Anch io ho
un regalo per voi…per tutti voi!” urlò
attirando l’attenzione su di se il guardiano, spiccando un
salto per aria.
“Mettetevi
comodi signore e signori, lo spettacolo sta per iniziare!”
annunciò e tutti si misero naso
all’insù incuriositi più che mai.
Jack allora
iniziò a roteare il suo bastone come una majorette, mentre
il vento si alzava accompagnandolo nelle sue piroette e fiocchi di neve
iniziarono a vorticare intorno a lui via via formando delle sagome che
i ragazzi riconobbero quasi subito
“Quella
è…” iniziò Claude
“…la
fata del dentino!” finì la frase Pippa.
I fiocchi di neve
riprodussero un pupazzo della guardiana che poi esplose e ne
uscì proprio la fata volteggiando vanitosa sopra di loro,
provocando stupore e felicità nei ragazzi, mentre battevano
forte le mani chiamandola.
La stessa cosa
successe con Sandy, Nord e Calmoniglio; tutti si materializzarono come
per magia davanti a loro e tutti gli andarono incontro con
impetuosità.
“Sandy!!”
lui fece un inchino e con la sabbia magina fece comparire tanti animali
fantastici.
“Babbo
Natale!!”
“Let’s
Snow!!” urlò pieno di gioia, facendo cadere un
pacco incartato per ognuno dei ragazzi.
“Il coniglio
di pasqua!!”
“Salve
gente!” salutò lanciando il suo boomerang che al
suo passaggio fece comparire tante uova colorate.
Sophie si commosse nel
vedere il coniglio e gli corse incontro piangendo di
felicità.
“In fondo
è sempre piccola..” disse Jamie con tenerezza
guardandola stringerlo forte, mentre Jack gli atterrò di
fianco, appoggiandosi alla sua spalla.
“Già…guardali
come sono felici!” e Jamie a quell’affermazzione
non potè non percepire un messaggio tra le righe.
“Jack
c’è…una cosa che dovrei
dirti…”
‘Deve dirmi
una cosa? A me?’
Il guardiano ero
confuso e triste, perché aveva intuito che probabilmente gli
avrebbe detto che c’era una ragazza che gli piaceva e che non
avrebbe avuto più tempo per lui.
Lui sentiva un affetto
prodondo nei suoi riguardi, e al solo pensiero di perderlo, lo fece
sprofondare nella paura e in un senso di vuoto.
Jamie fece un respiro
profondo, pronto ad affrontare la dura prova a cui si stava preparando
da tempo. Non poteva più indugiare e ripensando alle parole
della sorellina, prese più coraggio e iniziò il
suo discorso, guardando dritto negli occhi il guardiano, mentre
l’adrenalina gli saliva alle stelle, il rossose si faceva
più evidente e il cuore batteva a mille nel petto come a
voler uscire.
“Mi dispiace
essere stato freddo e distaccato nei tuoi confronti stasera, ma la
verità è che avevo paura…Si, paura
perché pensavo ti arrabbiassi per il fatto che non ti avevo
preso un regalo, paura perché la mia confessione potesse
turbarti e allontanarti da me e…”
“Quale
confessione?” lo interruppe assumendo un aria allarmata.
Il povero Jamie non
riuscì più a guardarlo negli occhi ghiacciati,
così spostò lo sguardo a terra, ma anche vedendo
la neve non lo aiutava neanche un po’.
“Tu…tu…”
iniziava ma poi si bloccava, mentre Jack lo guardava con aria confusa.
“…Tu?”
Jamie non
continuò la frase ma si avvicinò a Jack, il quale
rimase immobile e quando il ragazzo posò le sue labbra sulle
sue sbarrò gli occhi fissandolo, mentre lui con la lingua
cercava di aprirgli le labbra per cercare la compagna e il guardiano si
fece trasportare da quel gesto inaspettato e voluto, si,
perché una parte di lui gli stava sussurrando che anche lui
lo avrebbe sempre voluto ed ora tutte le risposte erano chiare, tutti i
tasselli combaciavano: ecco cosa provava per Jamie,
era a lui che doveva
confessare i suoi sentimenti, ecco perché di tutte quelle
attenzioni verso di lui, il rossore nelle sue guancie, la sua
timidezza, il suo comportamento…
‘Jamie
è innamorato di me…’ si
trovò a pensare mentre continuavano a baciarsi un
po’ impacciati e quella consapevolezza gli fece riempire il
cuore di felicità, ora tutta la tristezza, i dubbi erano
svaniti, sostituiendo l’amore per lui la consapevolezza di
quella nuova scoperta.
Il suo cuore
l’aveva sempre saputo che anche lui era innamorato di Jamie,
eppure non sen’era mai accorto veramente…
Quando Jamie si
staccò guardò il guardiano impaurito di averlo
spaventato e sperò che non scappasse via, ma lui gli
lanciò uno dei suoi sorrisi e gli diede un altro bacio sulla
labbra.
“Questo per
me è il regalo più bello che abbia mai
ricevuto.” Sussurrò Jack, facendo diventare
paonazzo il ragazzo.
Si presero la mano e
guardarono insieme i loro amici mentre chiaccheravano e scartavano i
regali e tra la folla videro la piccola Sophie fare
l’occhiolino ai due e Jamie la sentì pronunciare:
“Tel’avevo
detto che avresti rimediato al regalo di natale!”
Lui annuì
sorridendogli, mentre in lontananza Pippa osservò le loro
mani intrecciate e i loro sorrisi da innamorati e capì: ora
si appartenevano e non potè trattenere un sorriso, seguito
da una lacrima che scacciò subito, cercando di pensare che
ora erano felici e che presto anche lei lo sarebbe stata con qualcuno.
“Quindi ora,
siamo…” iniziò Jack nascondendo la sua
spavalderia e sicurezza.
“Mi piaci
quando fai il timido, sai?” confessò Jamie
vergogandosi a morte, ma Jack si mise a ridere.
“E io adoro
quando arrossisci!” le guace di Jamie erano talmente rosse
che ormai sembravano essere diventate il suo colore naturale.
“Si, quindi
ora…siamo…”
In quel momento
arrivò Sandy che disegnò tanti cuoricini attorno
a loro e tutti applaudirono esclamando un “Era
ora!” o “Evviva Jack e Jamie!” facendo
riempire di risate Frost e facendo vergognare da morire il suo ragazzo,
Jamie.
“Direi che
è ufficiale!” Commentò il guardiano
giocherellando con il bastone e stringendo ancora di più la
mano del suo compagno.
Siete
arrivati fino alla fine?? Complimentoni!! XD
Ok,
questa sarebbe una one shot da scrivere a natale, la sera sotto le
coperte calde, e non d’estate XD
Ma
che ci volete fare, ho un ispirazione continua e non posso fare a meno
di scrivere XD haha! L’aver trovato il poster delle 5
leggende poi, di certo non aiuta a non scrivere XD <3
Ok,non
è gran chè, ma noto alcuni miglioramenti e
rileggendola anche molte ma molte cose da migliorare -.-
Spero
che qualcuno si soffermi a leggere non sono
questa, ma anche la mia prima Hot fic “Snowflakes
that speak of Love” mi piacerebbe davvero sapere cosa ne
pensate e in cosa posso migliorare ^ ^
Un
saluto e buone vacanze a tutti voi ^^
Kaity-chan
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