Just a Memory

di _scribble
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Titolo: Muffin
Protagonista: Marlene
Pairing: Het [Marlene/Uriah]
Parole: 448 circa
Note: Questa flash è la prima di una raccolta. Queste fic parleranno di un momento, un ricordo di un personaggio. Ogni personaggio che verrà trattato sarà un personaggio che è morto. (N.B. Non seguo l'ordine cronologico delle morti – vado a ispirazione – per cui è possibile che la prossima parli di un personaggio morto precedentemente a Marlene, ecco.) Ogni fic è indipendente. Si può leggere un qualsiasi capitolo senza il bisogno di aver letto i precedenti. Che altro? Spero con tutto il cuore che vi piaccia, anche se come prima flash non è un granché. Se lasciate un commentino mi rendereste davvero tanto felice. Grazie a tutti ^-^

~Just a memory~

Muffin

 

Marlene ha sedici anni. E' immobile. In piedi sul cornicione. I suoi occhi sono vacui. Fissano qualcosa che solo lei può vedere. «Ho un messaggio per i Divergenti.» La sua voce è piatta, il tono monotono. Parla. Parla senza sapere ciò che dice.

*

Marlene ha quindici anni. Si trova a casa sua, nella sua fazione. Sua madre prepara la famosa torta al cioccolato degli Intrepidi. Alla ragazza piacciono i dolci. E' golosa, sa di esserlo. E' il compleanno di Josh, suo fratello. Sta per compiere diciotto anni. Lui è rimasto. Non ha lasciato gli Intrepidi, ma Marlene? Lei cosa farà? Ora non importa. E' contenta di quel che è. E' felice.

Sua madre la definisce “frizzante”. Frizzante perché è sempre allegra. Frizzante perché basta poco per farla ridere. Frizzante perché le piace muoversi. Ma in quel momento Marlene è tutt'altro che frizzante. E' seria, preoccupata. Suo fratello non é rientrato. Non ancora. E' tardi, ormai. Lei è seduta sul bordo del letto. I lunghi capelli mossi sciolti sulle spalle. Qualcuno bussa alla porta. Si alza ed apre. E' suo padre. Ha gli occhi rossi. Rossi e gonfi. Josh è morto. Si è suicidato. Lui non era felice. Quello non era il suo posto. Non voleva rimanere. Doveva essere un Pacifico. Lei lo sapeva.

Sono passati due mesi dalla morte del fratello. Marlene è in mensa. Ora è sicura. Sicura che lei diventerà un'Intrepida. Lynn è accanto a lei. Sta guardando svogliata un muffin. «Non lo vuoi?» chiede la quindicenne. «No. Mangialo se ti va.» Marlene afferra il muffin e lo addenta. Uriah di fronte alle due ragazze solleva gli angoli della bocca. «Perchè ridi?» domanda Mar. «Sto solo sorridendo.» ribatte lui divertito. «Allora perchè sorridi?» Lui la osserva. L'aria tra il divertimento e... L'ammirazione? L'affetto?
«Allora?» sbotta Lynn secca. Uriah si gira confuso. Poi si rivolge a Mar. «Ti propongo una sfida» esordisce. «Sentiamo.» Adesso anche la ragazza sorride. «Durante l'iniziazione, l'anno prossimo, dovrai dimostrarmi quanto sei coraggiosa.» Ride. Le sue parole suonano strane alle sue stesse orecchie. «E tu come sai che resterò qui?» «Lo so.» Dopo attimi di silenzio Uriah continua a spiegare la sua idea. «Tu, Mar, dovrai posizionarti un muffin sulla testa. E io dovrò mirarlo e sparare.» «Che sciocchezza.» commenta Lynn acida. «Ci sto.» replica entusiasta Mar puntando i suoi occhi in quelli del ragazzo.

*

Le labbra di Marlene finiscono di pronunciare il messaggio. Contemporaneamente anche Hector e la bambina smettono di parlare. Come lei erano sotto simulazione.
Un secondo. Due. Tre. Marlene precipita nel vuoto. Un'immagine. Un ricordo. Un sorriso. Un muffin. Uno sparo. Il suo corpo colpisce bruscamente il terreno. La vista le si annebbia. E' intrepida, lo è sempre stata. Lo sarà sempre.





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