Passeggiando per il parco...

di agatha
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La colpa di quest'idea va al cocente sole milanese delle 11.30, mentre io e mio figlio eravamo gli unici due esseri viventi nel parco (appunto XD).
Ad un certo punto ci siamo riparati sotto la "casetta" dello scivolo e mi sono messa a leggere le scritte adolescenziali che c'erano. Ecco, tutto è partito da lì. E' ambientata più avanti nel tempo, quando i protagonisti hanno circa 20/25 anni e siamo in una sorta di "remember when..." (cit. Melanto)
100 parole esatte, da conteggio di Word.

Primo elemento classico di un parco: Panchina coperta di scritte


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“Venivi qui a giocare, quando non eri al campo a fare il tifo”
Tsubasa l’aveva detto in tono affermativo, non glielo aveva domandato.
Sanae, seduta accanto a lui su una panchina, si voltò con espressione sorpresa.
“Tu come fai a saperlo? Da quando hai messo piede a Nankatsu sei sempre stato solo sui campi di calcio”
Tsubasa sorrise e allungò il braccio, indicando un punto sullo schienale della panchina di legno, dove c’era una scritta:
  
Sanae e Tsubasa*
 
Lei arrossì, ricordando quando li aveva incisi.
“Ci ha portato fortuna” commentò lui, allungando un braccio verso la ragazza, stringendola a sé.



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(* in realtà avrebbe dovuto esserci un cuore, ma non sapevo come l'avrebbe conteggiato nè se si sarebbe visto.)

Appena ho visto le scritte ho immaginato Sanae o Anego, che sconfortata, si consolava in quel modo.

 





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