Attenti a quei due
Attenti
a quei due
Malfoy
Manor, ore 9:30 am
Uno sprazzo di
luce invase il salotto della famiglia Malfoy, seguito da molta polvere
e fumo.
Dal caminetto
ruzzolò
una figura che, portata troppo in là dalla forza magica,
cadde
lunga distesa su un pregiatissimo tappeto.
-Ahhh! Il
tappeto di nonno Abraxas!- urlò Draco
Colui che era
appena stato catapultato a terra si alzò lentamente,
ripulendosi la maglia e i jeans.
-Draco…
se questa
è un’altra delle tua cavolate giuro che me ne
strafrego
delle buone maniere e ti mando direttamente all’altro mondo!-
Blaise Zabini
rivolse uno sguardo omicida verso il suo biondissimo amico.
I due non erano
cambiati
molto dai tempi della scuola: avevano entrambi venticinque anni, Draco
era leggermente meno alto del moro, e l’uno aveva la pelle
bianchissima, mentre Blaise era molto abbronzato.
-Ehi, amico,
rilassati, qual è il problema?- gli chiese in tono affabile
il biondino
-Un corno che
mi rilasso! Mi
chiami urgentemente perché devo fare non so che cosa e poi
scopro, a mie spese, che non pulisci il tuo camino da anni, forse
secoli, e quindi la mia maglia nuova si sporca tutta di fuliggine!
Spero proprio che sia una cosa seria…- esplose
Il fumo che la
sua entrata aveva creato si dissolse così com’era
venuto.
-è
esattamente quello che dico io!-
Blaise si
voltò a
vedere da dove proveniva quella voce, e con sua grande sorpresa,
Hermione Granger, la secchiona di grifondoro, stava in piedi vicino a
lui e sembrava altrettanto arrabbiata con la sua migliore amica, Ginny.
Dovete sapere
che i due in
questione, Ginny e Draco, si erano sposati da circa due anni, e ora
vivevano nel loro mondo felice a Malfoy Manor.
“Però”
pensò Blaise “ alla faccia della secchiona.
Abbiamo messo
su delle buone basi…” il suo sguardo vagava dal
petto
della ragazza al suo fondoschiena.
-Ok, tesoro,
glielo dico io?- chiese Ginny
Draco
annuì.
-Bene-
iniziò lei
-allora, come ben sapete io e Draco non abbiamo avuto tempo per una
vera “luna di miele” per via della guerra, eccetera
eccetera… quindi ci chiedevamo se, solo per un
giorno
ovviamente, voi due potreste…-
-Oh no-
iniziò Blaise -no no no no, non se ne parla proprio. Io non
farò da babysitter a…-
Ma venne
interrotto dal
rumore della porta che si apriva e rivelava due bimbetti,
più o
meno sui sei anni, che, visti i due ospiti, si lanciarono sul moro.
-Zio Blaise!!!-
gridarono insieme i due bimbi, un maschietto e una femminuccia.
La piccola si
avventò
sulle gambe del poveraccio, mentre il maschietto, saltò al
collo
dello zio, facendolo così cadere a terra per la seconda
volta.
Aaron e Rebecca
Malfoy, i
piccoli gioielli dei genitori. Il piccolo aveva capelli rosso fuoco e
occhi verdi, mentre la bimba capelli biondi e occhi come due zaffiri.
Blaise si
alzò, tirando su anche Aaron e mettendolo a terra.
-Io non
avrò mai dei figli! Potete scommetterci-
-Bisogna prima
trovare una che ti sopporti- disse piano Draco, trattenendo le risate
Il moro
aprì la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiuse, ridendo.
-Voi siete
ammattiti- disse -non potete pretendere che io e lei ci stiamo tutto il
giorno qui con queste due pesti!-
-Confermo-
aggiunse Hermione
Draco e Ginny
si scambiarono un’occhiata.
-Bene, noi
abbiamo provato
con la buone… ma visto che vi dimostrate
immaturi…
bambini, state indietro- disse Draco, e i due gemelli si scansarono.
Lui e la rossa
estrassero la bacchetta
-Incarceramus!-
dissero
all’uninsono, e Blaise ed Hermione si ritrovarono legati da
funi
robuste che gli impedivano i movimenti.
-Buona
fortuna!- e i due si smaterializzarono
Blaise cercava
di
divincolarsi, ma le corde erano troppo robuste. I due bimbi, intanto,
erano scoppiati a ridere vedendo lo zio e la zia che non riuscivano a
liberarsi.
-Aspetta,
lascia fare a me- Hermione cercò di prendere la bacchetta
che aveva in tasca -Diffindo!-
Riuscì
a spezzare le funi e i due ragazzi si guardarono.
-E adesso?-
chiese il moro
-Beh, non
possiamo mica lasciarli qui da soli- indicò i gemelli
I due
sogghignarono.
Blaise
guardò Hermione
-Aiuto, questi
mi fanno paura…-disse
Ore
11:40
-Allora, e
questa è la biblioteca- disse Blaise alla ragazza, mentre le
faceva fare il giro del maniero.
Entrarono in
una sala
enorme, molto vecchio stile, piena di scaffali alti fino al soffitto,
su cui erano messi in ordine per argomento centinaia e centinaia di
libri.
Hermione si
guardò attorno, impressionata.
-E io che
pensavo che la biblioteca di Hogwarts fosse grande. Questo posto
è enorme!- disse, sbalordita
-Non vorrai
metterti a leggere, adesso!- Blaise le sorrise
-Ehm…
ok, va bene…- rispose la moretta, dispiaciuta.
-E questa
è la cucina- Blaise le aprì un’altra
porta
-Sembra quella
di un castello-
-Già.
Tipico dei Malfoy-
Tornarono nel
salotto.
-Ahem, non
abbiamo dimenticato qualcosa?- chiese la ragazza
Si guardarono
-I bambini!-
dissero insieme
Corsero in
camera dei loro amici. Niente.
Nell’altro
salotto. Niente.
Nella sala dei
trofei. Niente.
Girarono tutto
il maniero, finché, sfiniti, non uscirono fuori.
Aaron e Rebecca
stavano giocando con quella che sembrava proprio una bacchetta.
-Ehi, quella
è la mia!- disse Blaise -ma come…-
-Un trucchetto
di zio Fred e zio George!- risposero i due, facendo infiammare un
albero lì vicino.
-Aguamenti !-
Hermione spense col fuoco le fiamme
-Expelliarmus!-
disarmò il maschietto, rendendo la bacchetta al moro
Blaise li prese
in braccio e li riportò dentro.
-D’accordo,
promemoria per me. Non perdere mai di vista i bambini-
sbuffò, lasciandosi cadere sul divano
-Bene, ehm, e
ora che si fa?- chiese Hermione
-Beh, se vuoi
posso badare
io ai bambini e tu prepari da mangiare, visto che io non so cucinare e
Ginny ha licenziato tutti gli elfi domestici-
-E ha fatto
bene- aggiunse la moretta
-Si,
sì. Allora, siamo d’accordo?-
-Va bene-
Ore
12:15, cucina
Hermione,
armata di grembiule, libro di cucina e mestolo, era in piedi davanti
all’enorme bancone.
-Ok, non
può essere così complicato. Devo solo preparare
qualcosa da mangiare-
Aprì
la dispensa e rimase a bocca aperta.
C’erano
più di
cinquecento scatolette di salse e spezie e, conservati con un
incantesimo, carni di vario tipo, pesce e verdure.
-Oh la
miseria!- esclamò - e io che so fare a malapena un
caffè-
Voltò
alcune pagine del libro, e lo aprì alla sezione
“Pasticcio
di carne”
Lesse le
istruzioni due volte e iniziò a prendere gli ingredienti
necessari.
Dopo circa
mezz’ora non aveva ancora concluso niente.
Si sedette su
una poltrona.
Poco dopo
sentì un grido provenire da sopra.
-AHIO! PORCA LA
P…….-
Hermione rise.
Forse Blaise aveva qualche problema.
Ore
12:47, salotto
-AHIO!PORCA LA
P…….- Blaise si tenne la spalla, che era stata
colpita da
un petardo lasciato lì per caso da una piccola peste dai
capelli
rossi.
-Aaron, giuro
che questa me
la paghi!- tentò di afferrare il piccoletto, ma quello fu
più rapido di lui e si infilò sotto le sue gambe.
Rebecca, visto
che il moro si era piegato, gli saltò in groppa, seguita dal
fratellino.
-Cavalluccio!
Cavalluccio!- disse, tirandogli i capelli corvini
Blaise, suo
malgrado, dovette obbedire e li trasportò per tutta la
stanza circa dieci volte.
Poi finalmente
scesero a terra, e nel farlo si aggrapparono alla sua maglietta, che
inevitabilmente si strappò.
I due ,vedendo
il guaio che avevano combinato, si fermarono a guardarlo.
Blaise
respirò profondamente.
-Ti sei
arrabbiato, zio?- chiese la bambina
-Allora…prima
cosa: non chiamarmi zio. Seconda cosa- sorrise e si portò
alla loro altezza -CERTO CHE Sì!-
I due alzarono
le spalle e ripresero a girare intorno a lui,
-Ma
perché, perché,
perché……- gemette il ragazzo
Ore
13:00, cucina
Blaise
aprì velocemente la porta e la richiuse alle sue spalle.
Hermione si
girò verso di lui.
-Ok……-
disse il moro -la situazione sta degenerando…-
Si tolse la
maglia ormai ridotta a brandelli, rimanendo a torso nudo.
Hermione
alzò lo sguardo e rimase immobile a guardare il petto
dell’ ex-sepreverde.
“Sexy”
pensò “certo che è proprio
bono…”
Il suo sguardo
indugiò sugli addominali scolpiti da sette anni di Quidditch.
-Ehi, ci sei?-
la voce di Blaise la riportò fra i vivi.
-Ehm…
sì, dicevi?- disse la moretta, imbarazzata
-Dicevo che
Draco me la
ripagherà, sta’ maglia- avanzò fino al
centro della
cucina, poi si voltò verso la ragazza
-Embé?
Non è pronto niente?-
-Ecco……
forse abbiamo tralasciato un importante particolare… io non
so cucinare- ammise lei
-Come sarebbe a
dire non sai
cucinare?- chiese il moro, sconcertato -e a questi due che gli diamo da
mangiare?- indicò il soffitto
-Ordiniamo una
pizza?- propose lei
-Oh, certo. Te
la immagini
la scena del fattorino che suona alla porta del castello, chiedendo
“qualcuno ha ordinato una pizza?”-
Si
appoggiò al tavolo.
-Ehi, forse
Rebecca sa cucinare!- disse Hermione
Poco dopo la
bambina venne portata giù, e con suo grande entusiasmo,
accettò di preparare da mangiare.
-Ma solo se
quello zoticone di Aaron non sta fra i piedi- aggiunse
Hermione
lanciò uno sguardo eloquente a Blaise, che lo prese in
braccio e lo portò nel salotto.
-Bene- disse la
bimba, rimboccandosi le maniche -tu segui quello che dico, e mi
raccomando, non fare di testa tua!-
La ragazza la
guardò, ridendo.
Ore 13:14, salotto col tappeto
bruciacchiato e sporco di fuliggine
-Zio Blaise,
posso chiederti una cosa?-
-Spara,
piccoletto- sorrise il moro
-Ecco, l'altro
ieri, mentre papi mi ha fatto fare un giro a Diagon Alley, ho
incontrato una bimba…-
Il ragazzo lo
guardò, preoccupato. “E mo’ che vuole?
Non è che mi sta per chiedere…”
-… e
sai, era proprio
bella- continuò il piccolo -le ho chiesto come si chiamava e
lei
mi ha risposto, poi mi ha detto che la mamma lavora al Serraglio
Stregato, e che ci possiamo rivedere…-
-Quindi?-
-Quindi io non
so che dirle!- sbottò Aaron
Blaise
trattenne la risata.
-Cioè,
se per esempio ti piacesse una ragazza e lei fosse così
carina… tu che faresti?-
Il moro
rifletté un attimo
-Beh, credo che
cercherei di
farla ridere… poi, non so, le farei dei
complimenti… boh,
e io che ne so? Chiedilo al tuo paparino!-
Il piccolo
sembrò
soddisfatto della risposta, e ghignò in un modo che a Blaise
ricordò tanto il suo “carissimo” amico
Draco.
Dopo poco il
piccoletto chiese ancora
-Zio Blaise?-
-Sì?-
-Come nascono i
bambini?-
Il ragazzo lo
guardò, nuovamente stupito.
“E
ora che gli dico a questo?”
-Ok,
ehm… diciamo che… quando due persone si vogliono
molto… bene, ehm, ad un certo punto…-
-Se
è la fesseria della cicogna so già che non
è vero- lo interruppe Aaron
“Perfetto!
E ora che gli dico, come si fa ad andare a letto con una
ragazza?” pensò il moro
-Allora…
-iniziò, imbarazzato - quando due ragazzi si vogliono
bene… loro… ecco…-
-…decidono
di fare un bambino- lo incalzò il bimbo, attentissimo
-Sì…
e…, il papà mette un semino nella mamma,
così
può crescere e crearsi un bambino- completò,
piuttosto
soddisfatto della sua risposta
Aaron
riflettè
-Ma io non ho
capito, come fa a metterlo dentro la mamma?-
Blaise
sentì infrangersi la sua brillante e semplice spiegazione
del sesso come uno specchio.
-……credo
che quando sarai più grande lo scoprirai da solo,
ok?- concluse
-Va
bene…-
Aaron non era
per niente deciso a demordere
-E tu, zio, lo
hai mai fatto un bambino?-
Blaise
soppesò la domanda
“Se
dico sì,
questo vuole sapere dov’è; ma se gli dico no, poi
pensa
che non l’ho mai fatto… ma perché mi
sono cacciato
in questo guaio?”
-Io…………no-
disse alla fine
Aaron sorrise,
o meglio, ghignò, come solo un Malfoy sa fare, e poi disse
-Ma se vuoi
provare c’è sempre zia
Hermione……- lo guardò maliziosamente
Il ragazzo
arrossì e disse
-M-ma che
dici?- ma in effetti un pensierino ce l’aveva fatto, in quel
senso.
Ore 13: 26, cucina
La bimba aveva
ormai preso
il controllo della cucina, e sotto lo sguardo incredulo di Hermione, il
pranzo aveva cominciato a prendere forma.
-Uff! E anche
questa è fatta!- sbuffò, sedendosi su una
poltrona.
Rebecca si
tolse il cappello da chef e il grembiule che le arrivava sotto le
scarpe. Poi guardò la ragazza e le chiese
-Ma zia Herm,
non è possibile che non sai cucinare!-
-Perché?-
-Perché
se la scuola l’hai già finita ora vivi da sola. E
quindi cosa mangi?-
Hermione rise
-No, io non
vivo da sola. Sto con Harry-
-Zio Potty?-
esclamò la bimbetta, sorpresa, scatenando nuove risa nella
ragazza.
-Sì,
proprio lui, aspetta che glielo racconti…-
-Mmm………
quindi sei fidanzata con lui?- chiese pensierosa
-No, viviamo
nella stessa casa, ma non siamo fidanzati- rispose la moretta
-Capisco…-
aggiunse Rebecca, sempre molto pensosa
-Bene, ottimo
direi!- disse poi, illuminandosi
-Perché
ottimo?- chiese Hermione, curiosa
La bimba,
accorgendosi di aver parlato troppo, disse
-Ops………-
-Che cosa state
combinando voi due?-
Rebecca, per
rimediare alla gaffe, che sicuramente il fratello non le
avrebbe perdonato, disse
-E va bene,
l’hai scoperto. Mi piace zio Potty- concluse
Ad Hermione la
mascella fece un volo di trenta metri all’ingiù.
“Questa
è bella” pensò
-Ma……devi
capire che fra te ed Harry ci sono ben diciannove anni di differenza-
disse la moretta
-Mamma dice che
al cuore non si comanda- ribattè la bimba
“Grazie,
Ginny”
-Ehm……
ma
Harry è già fidanzato. E poi sono sicura che una
bella
bambina come te avrà certamente tutti i ragazzi ai suoi
piedi-
Rebecca colse
al volo l’occasione.
-A proposito di
questo…………-
iniziò, con fare
indifferente - tu lo sai come si fa a baciare un ragazzo?-
Hermione rimase
interdetta.
-Come?-
-Papi dice che
se io e Aaron
non teniamo alto l’onore della famiglia, saremo
disder…
no, desider…, no deresid…-
-Diseredati-
completò la ragazza
-Ecco, appunto.
È
questione di vita o di morte, altrimenti nessuno vorrà mai
sposarmi. Io devo saperlo. Ti preeeego, zia Herm…- fece una
faccina triste
Hermione
sospirò
-E va
bene… facciamo questa cosa. Allora, che cosa vuoi sapere?-
chiese gentilmente
-Hai mai
baciato un ragazzo con la lingua?- domandò la bimba a
bruciapelo
“Alla
faccia
dell’innocenza” pensò Hermione
“ma
d’altronde sono i figli di Ginny e
Draco…”
-Ehm……
in verità, sì-
-Zio Ronnie,
vero?-
La moretta
annuì.
Rebecca scosse
la testolina
-Ma zia Herm,
hai in casa un ragazzo bello come zio Blaise e ti vai a scegliere zio
Ronnie?-
-Zio Blaise?-
arrossì lei
-Sì,
scommetto che
lui sa come si bacia con la lingua, e lo sa fare anche meglio
dell’altro zio. E poi ho visto come ti guarda- aggiunse, con
fare
saputo
-A me?-
Hermione rise
Rebecca
annuì più volte.
-E anche tu,
zia, lo guardavi per bene… o sbaglio?-
La moretta
arrossì ancora di più.
-Ma non
è vero…-
-Lo sai che non
si dovrebbero dire le bugie ai bambini?-
“Beccata,
Hermione, e da una bambina” pensò
Ore
13:45 sala da pranzo
Il pranzo fu
molto veloce, ma nel complesso buono, dovettero ammettere Blaise ed
Hermione.
Aaron e Rebecca
si lanciarono numerose occhiate complici, che misero ancora di
più a disagio i due ragazzi.
Dopo circa
dieci minuti che la cosa andava avanti, Blaise, tamburellando con le
dita sul pantalone, sbottò
-Ok…-
si alzò
-Che
c’è?- chiese ai due bimbi
Aaron e Rebecca
si guardarono
-Niente-
dissero insieme, ridendo
Il moro, per
niente convinto, si risedette di fronte ad Hermione.
La suddetta,
intanto, era ancora impegnata nella contemplazione di quelli che erano
gli addominali del bel moro.
L’altro,invece,
aveva posato lo sguardo sulla scollatura della maglia della ragazza.
I due bimbi,
capendo la situazione, consumarono tutto quello che era rimasto e
fuggirono di sopra.
I due ragazzi,
che non si
erano accorti di niente, troppo occupati a guardarsi di sottecchi,
rimasero in silenzio per un po’.
Hermione,
notando che c’era troppa calma, distolse lo sguardo dai
muscoli di Blaise
-Ehi! Dove sono
finiti i bambini?- chiese
Il moro si
riscosse dai suoi
pensieri, che vagavano da una stanza buia con un letto a sopra un
tavolo della cucina dove… beh, ehm… avete capito.
-Eh? Cosa?-
domandò
-I bambini!-
disse Hermione -Dove sono andati?-
-
Boh…- alzò
le spalle lui. E che diamine gli importava di quelle due pesti, adesso?
Non quando stava elaborando numerose fantasie.
Hermione lo
prese per un braccio e lo portò di sopra, dove
c’erano le stanze da letto.
I due bimbi si
erano appostati nell’oscurità.
-Pronta?-
domandò Aaron alla sorellina
-Quando vuoi,
fratello- rispose lei
Blaise ed
Hermione stavano
perlustrando la camera di Ginny e Draco quando sentirono un rumore
provenire dalla camera degli ospiti.
Si scambiarono
uno sguardo ed entrarono dentro la stanza.
Due piccole
figure scivolarono lentamente alle loro spalle e chiusero la porta a
chiave.
I due ragazzi
si girarono di scatto e il moro provò ad aprire la porta.
-L’
hanno chiusa a chiave!-
-Beh, tanto
abbiamo la……- Hermione si tastò le
tasche dei jeans -oh, no…-
-No…
-anche Blaise scoprì di non avere la bacchetta e si
lasciò cadere a terra
-Siamo
bloccati! E quei due sono in giro per casa liberi di sfasciare tutto
quanto- disse il moro
-Bene! E ora
che si fa?-
Blaise la
guardò, poi si alzò e arrivò a pochi
centimetri da lei
Hermione
arrossì e abbassò gli occhi, posandoli sui suoi
addominali.
Il moro, ignaro
di quello
che passava per la mente della ragazza, le prese un ferretto dai
capelli e lo usò per aprire la porta.
La moretta, che
aveva frainteso tutto quanto, imbarazzata si complimentò con
lui.
-Grazie- le
disse lui rendendole il fermaglio e uscendo fuori
Aaron e Rebecca
erano dietro la porta, e rimasero molto delusi quando Blaise li prese
in braccio e li trascinò di sotto
-Oh, ma non
è giusto!- esclamarono
Ore
21:30, salotto
-I bimbi
dormono?- chiese Blaise, entrando piano
-Sì-
Hermione si alzò dalla poltrona -dopo un’ora di
favole e fiabe è normale anche per loro-
Il moro sorrise
e li prese in braccio, portandoli nella loro stanza.
-Però,
come sono belli- commentò Hermione guardandoli dormire
-Sì,
anche a me piacciono quando dormono- disse Blaise
La ragazza rise
e insieme tornarono in salotto.
-Beh, direi che
ce la siamo cavata egregiamente- disse lui
-Sì,
niente male, contando che non avevamo mai fatto da papà e
mamma a nessuno-
Blaise si
sedette su una poltrona
-Dov’è
che abiti?- chiese
-A Londra, vivo
in un appartamento con Harry- rispose lei
-Ah,
quindi…-
-No, non stiamo
insieme- sorrise lei
Ci fu un
silenzio imbarazzato
-Non hai freddo
senza maglia?-
-Tanto non ce
ne sono altre in giro, ho controllato prima-
Altro silenzio.
Hermione
controllò l’orologio.
-Guarda che ore
sono! Ma secondo te il servizio comprendeva anche la notte?-
-Beh, i letti
non mancano qui… e poi si è fatto tardi. Potremmo
anche…- disse il moro
-…
andare a dormire?-
completò la ragazza, imbarazzata dal doppio senso
-però i
letti sono tutti matrimoniali- aggiunse
-Beh, se vuoi
posso dormire su un divano…- iniziò lui
-No, non
importa. Dai…- lo prese per una mano e insieme si sedettero
sul letto nella stanza per gli ospiti
Imbarazzati
dalla bizzarra situazione, i due si infilarono sotto le coperte
-Buonanotte
Blaise-
-
‘Notte, Hermione-
Ore
6:08, stanza dei bambini
- Aaron!
Svegliati!- Rebecca stava cercando di svegliare il fratellino
-No……
ancora cinque minuti…- borbottò il bimbo,
rigirandosi
- E dai!- la
bimba lo tirò giù dal letto
-Che
c’è? Perché mi hai svegliato?-
Rebecca lo
portò davanti alla porta della stanza degli ospiti
-Zio Blaise e
zia Hermione- bisbigliò, indicando la porta
-Nooo,
dai…- disse lui, avvicinandosi al buco della serratura e
spiando dentro
Nella penombra
della stanza Blaise si era svegliato.
Sbadigliò
in silenzio, poi si accorse che abbracciata a lui c’era
Hermione.
“Probabilmente
non se n’è accorta mentre dormiva”
Le
scostò una ciocca di capelli dal volto. Sorrise vedendola
appoggiata alla sua spalla.
“Sì,
decisamente mi piace questa posizione”
Ore
6:12, fuori dalla porta
-Che fanno, che
fanno?- chiese Aaron
-Boh, lo zio mi
sa che si è svegliato, ma da qui non si vede niente.
Comunque sono ancora nel letto-
Ore
6:13
Hermione
aprì gli occhi e si voltò.
Blaise la
guardava, sorridendo
-Buongiorno- le
disse
La ragazza si
tirò a sedere e si scostò i capelli dalla faccia.
Notò
che era praticamente attaccata a Blaise e questo la fece arrossire.
Anche lui si
tirò su ed Hermione poté avere di nuovo una
panoramica del suo torace.
-Dormito bene?-
chiese lui
-Abbastanza.
Questo letto è davvero morbido-
-Mmm, forse
perché non era il letto quello su cui eri appoggiata- disse
lui
Hermione
arrossì ancora di più.
-Dove sono i
bambini?- chiese la ragazza
-A letto,
probabilmente- disse il moro, scompigliandosi i capelli neri
-E che ore
sono?-
-Le sei.
Abbiamo circa un’ora e mezza per fare niente-
Si
rituffò fra le coperte, sempre stando steso sul dorso, e la
guardò, ridendo.
-Che hai da
ridere?-
-Rido
perché hai i capelli tutti spettinati- le disse lui,
cercando di aggiustarglieli con una mano.
-E
perché, i tuoi?- rise lei a sua volta, rimettendosi distesa,
di fianco a lui.
-Ma i letti
sono tutti così comodi, qui?- domandò al ragazzo
-No. Vedi,
questo letto, mi
ha spiegato Draco, veniva usato prima come camera da letto principale,
poi solo per fare sesso, perché, ehm… era
più
appropriato, e adesso invece è quello per gli ospiti-
rispose lui
Una goccia
colò dal soffitto sulla spalla di Blaise.
Il moro
alzò gli occhi.
-Ah, il
soffitto perde acqua, dovrò ricordarmi di dirlo a
Draco…-
Hermione era
rimasta a
guardare quella gocciolina. Stava scendendo, birichina, sul petto del
moro; si era fermata al centro, e ora era precipitata più
giù, sugli addominali.
Blaise,
accorgendosi di quello che stava guardando la moretta,
ghignò e si mise sopra di lei.
Hermione
arrossì e lui si puntellò con i gomiti al
materasso, in modo da non schiacciarla con il suo peso.
-Guarda guarda
a chi piaccio- sussurrò
-A me no-
-No? Ne sei
sicura?- appoggiò la fronte alla sua -in tal
caso…-
Si rimise steso
al suo fianco
Ancora una
volta sorpresa dalla sua reazione, la ragazza lo guardò.
Blaise sorrise
in risposta
al suo sguardo interrogativo e si portò le mani sopra la
testa,
sbadigliando e passandosi una mano fra i capelli.
Poi si morse il
labbro, ghignando, e si passò la lingua sulle labbra.
Hermione, che
non aveva perso una sola mossa, lo trovò terribilmente sexy.
Un piccolo
pezzo di soffitto cadde all’improvviso sulla spalla di
Blaise, e ruppe la tensione eccitante che si era creata.
-Ahio- disse
lui, alzandosi
a sedere e massaggiandosi la spalla, dove si era formato un taglio che
sanguinava -ma che razza di casa è? Mi sta cadendo addosso!-
disse
La ragazza rise
e si alzò anche lei per vedere
-Oh, andiamo,
è solo un taglio- disse divertita
-Solo un
taglio? Un taglio sulla pelle che prima guardavi con sguardo
interessato, o mi sbaglio?- la provocò lui
Hermione lo
guardò, smise di sorridere e poi si mise a cavalcioni su di
lui.
-No, non
sbagliavi- disse sensuale
Blaise
abbassò lo
sguardo, mentre lei cominciava a baciargli la spalla, lambendo i
contorni della ferita con la lingua e leccando quel poco di sangue che
ne usciva.
Lo
guardò negli occhi e lo fece sdraiare. Gli
slacciò la cintura dei jeans sotto il suo sguardo.
“Oddio.
Se non la smette mi eccito subito” pensò il moro
Gli
sfilò la cintura
e la posò a terra; si sdraiò su di lui,
appoggiando le
mani sui pettorali e guardandolo negli occhi
-Che ne pensi?-
chiese
-Che ne penso?-
sorrise lui -penso che se non ti sbrighi ti sevizio subito-
La ragazza mise
la testa
nell’incavo del suo collo, respirando il suo profumo e
torturandogli il lobo dell’orecchio, che prese in bocca e
leccò.
Blaise
respirò a
fatica e infilò le mani sotto la maglia della ragazza.
Gliela
tolse, sbottonandole il reggiseno e lasciandola seminuda.
Hermione si
staccò dal suo collo e si appoggiò nuovamente
alla sua fronte.
Sfiorò
la bocca del ragazzo con le labbra, ma senza baciarlo.
Lo fece diverse
volte,
finché il moro non si stancò e la
accarezzò con la
lingua; la ragazza, senza baciarlo, fece lo stesso, toccando la sua
lingua a mezz'aria, in uno scambio erotico di sensazioni.
Quando il
ragazzo non
resistette più al gioco che stava facendo con la moretta, la
fece voltare su un fianco e si staccò.
Con un dito
accarezzò i suoi fianchi, arrivando alla cerniera dei
pantaloni.
Lentamente la
aprì e, sempre accarezzandole la gamba, le sfilò
i pantaloni. Poi toccò ad Hermione.
Lo fece mettere
sopra di lei;
-Mi vuoi,
Blaise?- gli sussurrò
-è
da quando ti ho vista ieri che ti voglio- rispose lui, con voce calda
La ragazza
sorrise e
aprì la cerniera dei suoi jeans; poi infilò le
mani nelle
tasche posteriori e gli abbassò i pantaloni.
Lo
spogliò
completamente, e lui fece lo stesso con lei, ma prima di entrarle
dentro le prese il viso fra le mani, avvicinandolo al suo, e la
baciò.
Lentamente, con
molta calma,
approfondì il bacio, reclinando la testa di lato. La
baciò come si bacia qualcuno per la prima volta, e quasi con
fare inesperto le infilò dentro la lingua.
Era uno di quei
baci che erano solo romantici, non lascivi, di quelli che le ragazze
sognano sempre.
Hermione si
lasciò trasportare da questa sensazione, dimenticando quello
che avevano fatto prima e mettendosi a sedere.
Blaise
esplorò con
calma la bocca della ragazza, assaggiandola; dimenticò
l’eccitazione, il fatto che erano nudi su un letto.
Fu come se
fossero stati
trasportati in un altro posto: alla fermata dell’autobus,
sotto
un ombrello; su un prato, stesi fra l’erba; a scuola,
appoggiati
ad un muro; sulla spiaggia, sotto una coperta.
Accorgendosi
che la cosa cominciava a diventare impegnativa, Blaise si
staccò così come aveva cominciato.
Respirando a
fatica la guardò, leggermente imbarazzato.
-Blaise………-
ansimò la ragazza
Il moro si
allontanò dal suo viso.
-Scusami………io…non
volevo- disse lui
Si rimise sopra
di lei e le baciò il collo.
Ore
7:03, fuori dalla porta
-Allora? Hanno
fatto, sì o no?- chiese Rebecca
-Non ancora, lo
zio si è fermato, credo- disse Aaron
-Oh, insomma!
Quanto
caspiterina ci vuole? Per far capire qualcosa a zia Herm ho dovuto dire
che mi piace zio Potty!- esclamò la bimba
I due
rabbrividirono
-Io invece ho
fatto la figura del cretino che non sapeva cos’era il sesso-
Ore
7:07, letto
Hermione
riemerse da sotto le coperte, ansimando.
Blaise si
sdraiò accanto a lei e la guardò negli occhi.
-Com’è
stato?- chiese il moro
-Fantastico- la
ragazza lo baciò, abbracciandolo -ma…-aggiunse
-Ma cosa?-
-……il
bacio che mi hai dato prima…- disse -quello è
stato bellissimo-
Blaise la
strinse a sé, chiudendo gli occhi e passandole una mano fra
i capelli.
Ore
7:11
-Missione
compiuta- disse soddisfatto Aaron
-E
finalmente…- aggiunse la sorellina
-Questi adulti
sono così testardi…- iniziò il bimbo
-…ma
danno tante soddisfazioni…- completò Rebecca
Grazie infinite a tutte
le persone di buon cuore che hanno recensito la mia storia,
cercherò di migliorare e di rendere sempre più
interessanti le vicende di Blaise e Hermione.
GRAZIE ANCHE A CHI HA SOLO LETTO!
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