Delle lamentele e degli improperi di una tazza.

di Elizabeth_Tempest
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Sono una tazza. Sì, una tazza, avete capito bene. 
Avete presente quei contenitori di porcellana che si usano per bere un té, magari col mignolino in alto? Perfetto.
In realtà non volevo essere una tazzina da servizio buono: il mio sogno era essere una mug. Una bella mug, di quelle grosse con un disegno figo, di quelle che se ne sbattono del mignolino alzato e del piattino da signorine per bene... ed invece mi sono capitati i fiorellini.
E mica i fiorellini belli, quei capolavori da servizio da té della regina Elisabetta! Eh, sarebbe stato chiedere troppo. A me toccano dei fiorellini rachitici, nemmeno fossero stati disegnati da un bambino ritardato. E rosa! Rosa, maledizione! E io sono un maschio! 
Sì, esistono anche le tazze maschio... cioè, in realtà non è proprio così. Nel senso, quando non siamo ancora tazze, ma polvere di roba varia, prima che la lavorazione e la chimica facciano il loro dovere, tutte noi, piccole particelle che stanno assieme solo con la forza di volontà, decidiamo se fare i maschi o le femmine, perchè organizziamo serate danzanti e qualcuno deve pur condurre, nella coppia! E così a me era toccato fare il maschio... mi piaceva, dico sul serio. Ero uno tosto, il figo del gruppo, il macho con le sigarette nel risvolto della manica. Ma ora sono una tazzina rosa, coi fiorellini e con un piattino coordinato...
Vorrei morire. 
Perchè non posso essere una mug? Magari nera... magari degli AC/DC! Una di quelle da riempire di sei litri di caffè per farsi passare la sbronza o per studiare per una verifica o un esame! Ed invece...

Invece sono una tazza rosa e sono stata venduta, assieme ad altre cinque compagne di sventura, ad una pazza con la mania del rosa, del mignolino alzato, dei biscottini da té e delle buone maniere...

Ora, io non capisco perchè la mia proprietaria, che è una stronza cosmica che beve sempre e dico sempre il té col rossetto -disgustoso! E' grasso, appiccicaticcio e profuma come una carogna!-, abbia deciso di farmi un servizio fotografico... nel senso, ha sbeccato o fatto a pezzi tutte le tazzine del mio servizio, le ha gettate in quell'inferno puzzolente e bollente che è la pattumiera, pieno di schifezze viscide o mezze andate a male, mi ha fatto rimanere sola -sono un Highlander, io-, mi ha usata per servire del té ad una sua fiamma che non si lavava mai i denti, mi ha sbattuta senza riguardo nella lavastoviglie, mi ha messa in mano a suo nipote, un mostriciattolo di due anni grasso come l’omino Michelin che ha ridotto in cocci il bricco del latte sotto i miei occhi... e ora mi fa un servizio fotografico manco fossi il suo tesoro più prezioso?! Ma che problemi ha con la coerenza?
E soprattutto... come può mettere su Internet foto in cui sono palesemente un trans? Con tanto di sfondo sfocato molto frou-frou?
Voglio morire, signori miei. Voi non avete idea di quanto sia deprimente essere una tazza.

 

 

 

 

***L’angolo dell’autrice***

Se vi state chiedendo se io abbia disturbi mentali di qualche genere… sì, è probabile.

Questo sclero notturno –signori, sto scrivendo alle 2 e 40 di notte- è nato da una domanda su Ask, in cui avrei dovuto immedesimarmi in un oggetto e raccontare qualcosa di lui… a me è toccata la tazzina. Anche se alla fine è lei ad essersi immedesimata in me e non il contrario.

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