Capitolo 2
Desclaimer: Non possiedo Naruto ne i suoi personaggi. La
storia è solo frutto della mia fantasia prendendo in
prestito i personaggi e il contesto dal capolavoro di Kishimoto-sama.
Avviso: Voglio ricordare che questa storia conterrà spoiler.
Non mi assumo alcuna responsabilità per aver rovinato la
sorpresa a qualcuno.
QUATTRO ANNI DI INFERNO DOPO…
Un Naruto con i capelli lunghi nello stesso taglio di Hashirama stava
davanti ai suoi sensei.
-L’allenamento è finito, Naruto. Ora è
compito tuo continuare con il nostro progetto! Ti abbiamo insegnato
tutto quello che potevamo e il tuo sharingan è ormai allo
stesso livello di quello di Madara! Ti abbiamo aiutato a controllare i
poteri del Kyuubi e siamo molto fieri di te! Ricordati tutto quello che
abbiamo detto e trova il ragazzo Uchiha che è il lascito di
Madara!- disse Tobirama.
-Sì, sensei!-
-Naruto, il mio mokuton è molto riconoscibile. Appena ti
ritroverai davanti all’Uchiha mostraglielo e lui
capirà. Madara dovrebbe averlo avvertito. Buona fortuna!-
Il jinchuuriki del Kyuubi annuì e per la prima volta da
quattro anni si ritrovò nella realtà.
Era nella valle della Fine sulla testa di Hashirama.
“Mi sembra che un cambio di vestiti sia in ordine. Dopo di
che ho bisogno di una maschera e poi trovare il lascito di
Madara-sama!”
KONOHA. NELLO STESSO TEMPO…
Uchiha Sasuke si trovava davanti alla lapide insieme al suo sensei.
Subito dopo aver ucciso Naruto, Sasuke cambiò completamente.
Cominciò a comportarsi come lui e a mettere un po’
di arancione fra i suoi vestiti. Certo, erano solo le bende attorno
alle gambe e i guanti senza dita ma era ancora dell’arancione.
Cominciò ad allenarsi come un forsennato per uccidere
Orochimaru, la causa per cui aveva ucciso il suo migliore amico
lasciando perdere la sua vendetta contro Itachi fino a quando non
avesse ucciso l’Hebi sennin. Tuttavia non si fece accecare
più dall’avidità e dal potere.
Cercò in tutti modi di raggiungere la vetta senza trucchi o
scorciatoie.
Kakashi accanto a lui sospirò “Sensei…
Obito… Rin… Naruto… perdonatemi. Non
sono riuscito a proteggere nessuno di voi. Per di più Sasuke
ha ucciso un suo compagno come è successo a me.
Sensei… se solo avessi allenato Naruto e non
l’avessi lasciato a se stesso forse non sarebbe morto.
Perdonami per non essere stato un bravo fratello maggiore per tuo
figlio. Quel che peggio e che i cittadini di Konoha sono in festa per
la morte di tuo figlio anche dopo quattro anni. Spero solo che
perdonerai Konoha per le sue azioni contro il tuo bambino!”
I pensieri di Sasuke erano rivolti al suo migliore amico “Una
volta che ucciderò Orochimaru potrai riposare in pace, dobe!
Spero solo che mi perdonerai per essermi fatto corrompere dal potere
del sigillo maledetto. Spero che ti faccia piacere sentire che
l’ho fatto sigillare in modo permanente. Non lo voglio questo
potere. Mi sto prendendo cura di Sakura, so che non l’avresti
lasciata nelle mani di nessun altro!”
-Andiamo Sasuke. Dobbiamo incontrarci con Sakura e Sai!- disse Kakashi.
Il moro annuì e i due scomparvero in un vortice di foglie.
NELL’UFFICIO DELL’HOKAGE
Senju Tsunade firmava diversi documenti mentre due bottiglie di
saké erano davanti a lei. Una era vuota e l’altra
aveva ancora un po’ di liquido dentro.
Dalla morte del suo fratellino/nipotino/figlio non era più
la stessa.
L’unica cosa di cui era grata era che la collana maledetta
fosse ormai scomparsa insieme a Naruto. Non avrebbe più
causato la morte di nessuno vicino a lei.
-Shisho!- fece una voce davanti a lei.
Haruno Sakura stava davanti alla sua insegnante con una pila di nuovi
di documenti.
-Sakura lascia i documenti e va via. Oggi è il giorno in cui
il mio bambino è morto. Lasciami in pace!- fece
l’ubriaca Godaime.
-Shisho, Naruto non vorrebbe che ti riduca in questo modo. Per favore
shisho!-
-Va via Sakura. Non voglio vedere nessuno oggi!-
Sakura sospirò sconfitta e uscì
dall’ufficio.
Tsunade si riempì il bicchiere e bevve tutto in un sorso.
CASA UMINO…
Umino Iruka fissò il soffitto con la foto di Naruto fra le
braccia.
Oggi erano quattro anni che il suo figlio/fratellino era morto.
Quando aveva saputo la notizia non era uscito di casa per sei mesi.
Molti dei suoi studenti sarebbero venuti ma nessuno era stato in grado
di farlo uscire dalla sua stanza.
Al settimo mese però riuscirono a convincerlo ad uscire ma
l’anno successivo, all’anniversario della morte di
Naruto si rinchiuse nella sua stanza per i due giorni prima della sua
morte e i due giorni successivi.
Tirò su una foto che ritraeva lui, Naruto e il Sandaime e la
fissò con nostalgia “Naruto!”
pensò.
Si mise su un fianco arricciandosi in una palla tenendo la foto premuta
al petto chiudendo gli occhi.
CON JIRAYA
Jiraya sospirò sconfitto. Il suo figlioccio era morto e lui
non era nemmeno riuscito a passare nemmeno un mese con lui. Come aveva
potuto essere così negligente? Lasciar stare i suoi doveri
di padrino e tornare poi dodici anni dopo con la pretesa di allenarlo.
Era stato uno sciocco. Se solo l’avesse incontrato
prima… se solo l’avesse allenato come Minato e
Kushina avrebbero voluto… forse Naruto sarebbe ancora vivo.
Sorseggiò il suo saké da un piattino aspettando
l’arrivo di uno dei sui contatti deprimendosi sempre di
più.
Sperò che il suo contatto arrivasse presto perché
non sapeva fino a quando poteva resistere pensando al suo figlioccio.
Il solo lascito del suo vecchio allievo, Minato.
CON NARUTO…
Il jinchuuriki del Kyuubi uscì dal negozio di vestiti
felicemente. Portava un lungo mantello nero con cappuccio e una
bellissima maschera azzurra con due fori per gli occhi. I capelli non
erano più lunghi. Era andato dal barbiere e si era fatto
tingere i capelli dello stesso colore di Hashirama e se li era fatti
tagliare. Non gli piacevano i capelli lunghi. Lo infastidivano
parecchio. Gli andavano sempre davanti al viso accecandolo
così decise di tagliarli come li aveva prima di essere
‘ucciso’ da Sasuke. C’era solo una
piccola differenza. Le ciocche davanti erano leggermente più
lunghi ricordando un po’ la pettinatura del Yondaime Hokage.
Sospirò camminando per le strade di Nami No Kuni. Era felice
di vedere che il paese si era ripreso dopo la tirannia di Gato. Certo
era soddisfatto per aver contribuito a capovolgere la situazione.
Finalmente giunse al ponte che Tazuna aveva costruito e sorrise
–Il Grande Ponte Naruto, eh?- esclamò divertito
“Sembra che ho lasciato un forte impatto su queste
persone!” pensò “Devo trovare un modo
per mettermi in contatto con il lascito di Madara-sama. Ma prima
andiamo a Konoha e vediamo se possiamo terminare quello che hanno
iniziato diciassette anni fa!” si incamminò verso
Konoha con un sorriso sinistro sul volto “Questo dovrebbe
richiamare l’attenzione del mio compagno
d’avventura!” arrivò a Konoha due giorni
dopo. Era il tramonto e l’ex-biondo ora moro si diresse verso
il monte degli Hokage senza farsi vedere da nessuno.
Sia Jiraya che Tsunade erano a Konoha e non vedeva l’ora di
affrontarli “Kurama… sei pronto a fare una replica
di diciassette anni fa?” chiese ridacchiando malignamente.
-Finalmente avrò la mia dolce vendetta!- replicò
il bijuu.
“E la cosa bella è che non puoi essere sigillato
in nessun altro dato che sei dentro di me! Sei praticamente impossibile
da fermare comunque userò il mio sharingan per renderti
immune al mokuton e agli altri sharingan. Non preoccuparti avrai tutte
le tue facoltà mentali. Io sarò solo una
fastidiosa vocina nella testa!”
-Molto bene ma se mi tiri un brutto scherzo divorerò la tua
anima!- esclamò.
Certo erano diventati amici, ma Kurama odiava lo sharingan con una
passione sfrenata.
“Come al solito ti fai annebbiare la mente dallo
sharingan!” rispose giungendo sulla testa di suo padre.
-Bene padre… spero che non ti darà tanto fastidio
se termino quello che hai interrotto anni fa. Certo mi piange il cuore
ma è per il bene del mondo!- disse e si sedette
nascondendosi tra i capelli spinosi del Yondaime e attese che calasse
la notte.
Continua....
Eccomi qui con un
nuovo capitolo.
Abbiamo avuto uno
squarcio della vita a Konoha dopo la morte di Naruto.
Non temete per
questi quattro anni saltati metterò diversi flash-back nel
corso della storia.
Voglio ricordare
che questa sarà una Threesome e Yaoi. Ci sarà
probabilmente qualche spoiler qua e la ma io l'ho già messo
tra gli avvertimenti percui non mi assumo alcuna
responsabilità.
Ringrazio coloro
che hanno recensito e che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti,
seguite e ricordate.
Al prossimo
aggiornamento.
A presto
SherryKyuubiNoYoko
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