Piccola premessa:
I fatti si svolgono in un ipotetico periodo che vede i protagonisti
svolgere il loro settimo e ultimo anno ad Hogwarts. Questo racconto
è stato scritto prima dell’uscita del settimo
volume, quindi non contiene alcuno spoiler.
È la prima fanfic che scrivo… abbiate
pietà di me … é___è
Ora vi lascio alla lettura… buon divertimento
(spero)… e mi raccomando, commentate numerosi! ^___^
CAPITOLO 1:
<< Ragazzi, questo è il settimo e ultimo anno
che passerete qui ad Hogwarts >> disse la McGrannitt in
tono solenne e continuò << come sapete
l’obbiettivo di questa scuola è quello di fornirvi
un’istruzione adeguata che spero vi aiuterà a
costruirvi un futuro solido e una carriera promettente, ovviamente in
rapporto all’impegno scolastico dimostrato in questi anni
>> disse, lanciando uno sguardo eloquente a Harry e Ron
che ridacchiavano in fondo alla classe; Hermione invece, che come al
solito ascoltava attenta, aveva conficcato il gomito nelle costole di
Ron, richiamando così la sua attenzione verso la McGrannitt
che continuava a guardarli minacciosa.
Subito un silenzio colpevole calò sui due amici e la
professoressa proseguì<< Come stavo dicendo
prima, Hogwarts cerca di fornirvi la migliore preparazione sotto il
profilo magico e quello umano, per poter affrontare al meglio il vostro
futuro. Per questo, noi insegnanti
abbiamo deciso di affidarvi un compito un po’ insolito, ma
che speriamo possa farvi maturare interiormente, aspetto che spesso e
volentieri viene dimenticato. >>
Gli occhi curiosi dell’intera classe erano ora fissi su di
lei.
<< È la prima volta che proponiamo un cosa
simile e spero vivamente di non dovermi pentire, quindi mi aspetto da
voi il massimo impegno, soprattutto da parte vostra, Grifondoro, non
vorrei essere costretta a togliere punti alla nostra casa.
>> disse severa la direttrice della casa.
Ron, Harry e Hermione si guardarono con aria interrogativa quando Ron
mormorò: << Ma cos’è
tutto questo mistero, Hermione, tu ne sai qualcosa? >>
chissà perché Ron aveva sempre la sensazione che
Hermione sapesse tutto, ma lei stavolta fece solo cenno di no con la
testa, come a non voler perdere nemmeno una parola di quel fiume di
frasi che Ron aveva già etichettato come
“ciance-noiosissime-degne-del-professor-Rüf”.
<< Beh, dopo lo spinato, il lago e il labirinto dubito
che questo compito possa sorprendermi >> disse Harry con
falsa spavalderia.
E i due compagni risero fino a quando la McGrannitt catturò
la loro attenzione alzando il volume della voce:
<< Fate attenzione, perché non ho intenzione
di rispiegarvelo, si avvicinano le vacanze natalizie e visto che sono
le ultime vacanze che vi godrete prima di iniziare seriamente a
prepararvi per i M.A.G.O. (a queste parole Hermione arricciò
un po’ le labbra contrariata, lei si stava già
preparando dall’anno precedente!) perché come
l’esperienza mi ha ampiamente insegnato, anche se lo
considero profondamente sbagliato >>
sottolineò la McGrannitt << so per certo che
finchè il calore dell’estate non
ricorderà a tutti voi l’imminenza degli esami,
continuerete imperterriti ad oziare, quindi, io e gli altri insegnanti
abbiamo deciso di comune accordo di assegnarvi un compito che richieda
poco impegno scolastico, ma molto impegno personale. Quindi
>> proseguì << se da una parte
vi abbiamo eliminato un bel fardello, come lo sono i compiti veri e
propri, vi affidiamo un esercizio che occuperà molta parte
del giorno… e anche della notte probabilmente!
>>
I ragazzi quasi salirono sul banco per ascoltarla meglio, avevano
sentito bene… tutto il giorno… e anche la notte!
Ma siamo impazziti!
La McGrannitt capì che non avrebbero retto ancora alla
curiosità, quindi, quando si accorse di avere oramai la loro
piena attenzione (cosa cui probabilmente mirava fin
dall’inizio) decise di vuotare il sacco ed esordì:
<< Bebè >> e un frenetico
vociare avvolse la classe, Harry ripetè
confuso:
<< Bebè?! >> e Ron
sbottò:<< ma che diav- >> quando
Hermione lo zittì << Harry, Ron,
perché non la piantate e ascoltate ciò che la
McGrannitt sta cercando di dirci? >>
Quando il vociare si spense, grazie alla ovvia minaccia di togliere
punti, la McGrannitt proseguì <<
Sì, avete capito bene, bebè. È questo
il compito. Ne verrà affidato uno ad ogni coppia
sorteggiata, e voi dovrete occuparvi di loro, da oggi fino alla fine
delle vacanze natalizie. >>
La classe sembrava ormai in preda ad una crisi isterica, Ron apriva e
chiudeva la bocca senza che ne uscisse alcun suono.
<< Ma siamo impazziti?! >>
sbottò Harry.
Anche Hermione era rimasta molto sorpresa, ma decise ugualmente di non
distrarsi e continuare ad ascoltare, magari non aveva capito bene, si
disse.
La McGrannitt continuò senza dare peso
all’eccessiva incredulità che leggeva sulle facce
dei suoi studenti.
<< Come stavo dicendo un attimo fa, vi verrà
assegnato un bebè a coppia e ovviamente saranno bambolotti
incantati, del tutto simili a bambini veri, quindi da sta sera
diventerete ufficialmente genitori. >>
La classe ora immobile scrutava l’insegnante cercando
qualsiasi indizio che potesse svelare quello che sicuramente doveva
essere uno scherzo, anche se la McGrannitt non sembrava avere
l’aria divertita… anzi, sembrava stesse
cominciando a perdere la pazienza, quando una mano si levò
in alto:
<< Sì, signorina Granger? >>
disse asciutta la McGrannitt.
<< Professoressa, mi chiedevo come potremmo svolgere
questo compito durante le vacanze, visto che fuori Hogwarts non ci
è permesso fare incantesimi… >>
<< Ovviamente dovrete crescere questi pargoli senza
l’aiuto della magia, comunque vi affideremo degli oggetti
incantati in modo da agevolarvi il lavoro. >>
Hermione non sembrò completamente soddisfatta della
risposta: che compito era se non potevano nemmeno utilizzare la magia?!
Così non si sarebbe allenata nemmeno un po’ in
vista degli esami di fine anno!
Ad ogni modo, qualsiasi cosa pensasse Hermione, non era certo dello
stesso avviso Ron.
<< Come diavolo pretende che potremo occuparci di quegli
stupidi mocciosi senza nemmeno poter usare la bacchetta?!
>> affermò esasperato, scivolando
più in basso sulla sedia, proprio come il suo umore.
<< Questo sta cominciando ad assomigliare più
ad una tortura che ad un compito… >> concluse
sconsolato.
Harry la pensava esattamente come lui, inoltre credeva che non ce
l’avrebbe mai fatta, non aveva mai avuto cuginetti da
accudire, e si cominciò a disperare, ma si
risollevò un po’ quando gli tornò in
mente che comunque avrebbe avuto l’aiuto di una compagna,
convinto che lei sarebbe stata sicuramente molto più esperta
di lui.
La McGrannitt li congedò velocemente senza che fu possibile
farle altre domande, disse solo che l’appuntamento sarebbe
stato quella sera stessa alle nove nella Sala Grande.
Harry, Hermione e Ron, finita la lezione, presero le loro cose e si
diressero nella Sala Comune, ognuno immerso nei suoi pensieri, quando
Hermione ruppe il silenzio:
<< Per quanto stimi profondamente la McGrannitt e gli
altri insegnanti, eccetto la Cooman ovviamente, mi sembra che questo
compito sia un po’ fuori luogo, insomma… parlare
di bambini alla nostra età mi sembra un po’
precoce… dobbiamo ancora finire gli studi, trovare un
lavoro… >>
Ron non si fece sfuggire l’occasione << Beh,
anche se probabilmente tu sposerai un libro, non vuol dire che altri un
giorno non si troveranno a fare i genitori, magari anche prima della
vecchiaia… >> disse in tono eloquente,
lanciando sguardi provocatori verso di lei.
<< Ma guarda, parla uno che ha non so quante spasimanti
alle calcagna! >> ribatté prontamente Hermione
guardandosi intorno e fingendosi sorpresa di non trovare nessuno, ma la
sua recita venne interrotta da un Harry furente:
<< Ma quando la finirete voi due con questi stupidi
teatrini, ad ogni dannata conversazione dovete per forza litigare?! Se
vi annoia così tanto fare semplici discorsi,
perché non vi fidanzate e trovate un altro modo per passare
il tempo?! >> urlò Harry ormai in preda ad una
crisi isterica.
Questo era un periodo di continui battibecchi tra Hermione e Ron, e lui
davvero non ne poteva più, anche perché poi
doveva concentrare tutte le sue energie per farli riappacificare, per
cosa poi, se dopo neanche due minuti li trovava a litigare di nuovo, e
per motivi talmente stupidi poi…
Quindi decise che era meglio allontanarsi da loro e raggiungere Dean e
Seamus che chiacchieravano poco più avanti.
Così lasciò Hermione e Ron impalati, entrambi
color porpora, evidentemente molto imbarazzati dopo le ultime
dichiarazioni di Harry e che rimasero così, imbambolati,
fino a quando decisero tacitamente che era meglio dimenticare quello
che era appena successo e fare finta di niente.
NOTE POST-LETTURA: l’idea non è certo
originalissima, molti telefilm americani hanno proposto cose simili, ma
il bello è che questi non sono comuni bambolotti, ci
troviamo in un mondo magico e i protagonisti sono Harry, Ron e
Hermione… spero vivamente che questo primo capitolo, diciamo
introduttivo, possa avervi incuriosito abbastanza da spingervi a
continuare la lettura. Ah, un ultimo appunto, la storia
consterà di circa una ventina di capitoli, di questi, 17
sono già stati scritti, quindi conto di aggiornare
regolarmente ogni 10 giorni in modo da poter rendere regolare la vostra
lettura…
Vi ringrazio enormemente per essere arrivati a leggere fin qui ( che
coraggio! ) e mi raccomando, recensite numerosi, mi basta poco, ma vi
prego fatelo, altrimenti finirò con il pensare che la storia
non interessi a nessuno e smetterò di pubblicarla
inutilmente.. ç___ç
Alla prossima Aka_Z
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