Wardstone - Ritorno
Ritorno
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Quando Alice riprese
conoscenza le
sembrò che qualcuno la stesse portando in spalla. Sentiva
delle
voci attorno a sè, ma non riusciva a capire cosa dicessero.
Scossa appena la testa, cercando riacquistare lucidità e
sentendo in quella la Catena con cui era legata sfregarle appena la
pelle. Non era tagliente, ma, come aveva detto Tom, l'effetto
dell'Argento per quelle come lei era comparabile solo al fuoco.
Tu sia dannato.
Era proprio del Mago la voce più vicina a lei,
quasi sul
suo orecchio, segno che era lui stesso che ora la stava trasportando.
Sembrava stesse discutendo con alcuni abitanti di quel piccolo
Villaggio.
-No, non la lascerò qui. Finireste per ucciderla e non posso
permetterlo.
Alice rizzò le orecchie. La stava proteggendo forse? Per un
istante, mentre ancora tentava di liberarsi dell'intontimento che le
annebbiava la testa, le
sembrò di rivivere un episodio accaduto molto tempo fa.
Lei era a terra, nel fango, i capelli che le ricadevano scomposti sul
viso sul quale era evidente un brutto livido appena sopra la guancia
sinistra. Sorpa di lei, una folla inferocita armata di forconi, badili
e torce che le inveiva contro, sputandole addosso e prendendola a calci
senza ritegno. Molti di loro sembravano ubriachi e le urla si
sentivano per tutto il villaggio; alcune donne guardavano
atterrite la scena da dietro le finestre delle loro case, ma la maggior
parte era ai bordi della piazza incitando i mariti od i figli.
-Uccidetela!
-Prendi dannata Strega!
-Non riesci ad incantarci con i tuoi malefici ora eh?
Alice piangeva, riparandosi come poteva dai calci e dai pugni
proteggendosi la testa con le mani. Di sicuro l'avrebbero uccisa,
torturata.. O peggio..
"Ma che vi ho fatto?" Ripeteva a sè stessa, quando la punta
di uno stivale la colpì sul labbro, provocandole una brutta
ferita che iniziò a sanguinare copiosamente.
Poi i colpi e le urla finirono.
La donna ormai non aveva più nemmeno la forza di alzarsi e
guardare cosa stesse succedendo, rimanendo a terra mentre tentava di
tamponarsi a fatica il fiotto rosso che le usciva dalla bocca.
-Levatevi. Tutti.
"Tom!" Lo riconobbe solo dalla voce, e seppe che era salva. Non avrebbe
permesso loro di continuare, l'avrebbe soccorsa. Si costrinse ad alzare
lo sguardo e vide che la folla si era divisa, mentre una figura che non
riusciva a distinguere era in piedi a pochi passi da lei avvolta in un
mantello nero. Uno dei contadini, armato di una mannaia ed una
fiaccola, si fece avanti.
-Mago! Questa è una strega! Non dovrebbe essere il tuo
lavoro ucciddere quelle come lei?
Il tono di voce era allo stesso tempo irato e spaventato, ma quando la
figura volse il capo verso l'uomo questi mosse istintivamente un passo
indietro, timoroso.
-Esistono molte streghe... Ora fatevi da parte.
Passò accanto all'uomo, dirigendosi verso di lei. Alice
sbattè le palpebre, riuscendo a mettere a fuoco i volti e
vide l'espressione di Tom, arrabbiato ed allo stesso tempo preoccupato
chinarsi verso di lei. L'uomo alle sue spalle Digrignò i
denti, furioso d'essersi lasciato intimidire così
facilmente. Levò la fiaccola.
Alice tentò di gridare un avvertimento, di dire al Mago di
scansarsi, ma le parole le morirono in bocca. Eppure non ve ne fu
bisogno, Tom girò su sè stesso con un rapido
scatto, il bastone nella mancina che si mosse verso la testa del
contadino; l'istante successivo quello era a terra, svenuto
probabilmente, ad Alice non sarebbe importato se fosse morto. Poi il
Mago tornò a voltarsi verso di lei, chinandosi e prendendola
in braccio come se pesasse poco più di una neonata, per poi
rialzarsi ed allontanarsi dalla folla. Alice si stringeva a lui come se
fosse il suo unico appiglio per non cadere in un burrone.
Poi glielo chiese.
-Come... Hai fatto a capire che quel contadino.. Voleva attaccarti?
-Ho visto il riflesso nei tuoi occhi.
Alice si strinse ancora più a lui, chiudendo le palpebre e
dicendosi che finalmente poteva permettersi di perdere conoscenza.
Sarebbe andato tutto bene.
-Perchè mai non possiamo ucciderla Mago?
-Perchè tornerebbe in vita con i poteri di cui è
dotata. Mi occuperò io di fare in modo che non possa
più nuocere a nessuno.
La visione scomparve così com'era arrivata, e la Strega ebbe
di nuovo coscienza della situazione in cui si trovava. Di quello che
era accaduto. E del significato delle parole di Tom. Si morse il
labbro, contorcendosi appena, ma il Mago raddoppiò
la presa senza apparente sforzo, rendendo impossibile
divincolarsi ed anzi, facendo stringere ancor più la catena
che la avviluppava, facendola gemere dal dolore.
-Mh, d'accordo. Allora ecco quanto pattuito.
La voce del contadino era appena intimorità, ma Alice si
domandava se da lei stessa o dai modi del Mago. Poi udì il
tintinnìo di alcune monete ed il Mago riprese a camminare.
-Mi hai venduta, Tom?
Sussurrò, riempiendo ogni parola tono quanto più
velenoso era in grado di usare.
-Devo pur mangiare.. E taci, non costringermi a imbavagliarti.
Alice ammutolì. Era già successo una volta che un
Mago la imbavagliasse. Allora era riuscita seppur a fatica a liberarsi,
ma non aveva alcuna intenzione di ripetere l'esperienza. Tom ad un
certo punto si fermò.
-Eccomi. Hai tutto?
Alice non fu in grado di capire con chi stesse parlando, ma
l'interlocutore doveva aver assentito, perchè Tom disse:
-Bene. Torniamo a casa.
Si rimisero in cammino, una nuova presenza che avanzava assieme a loro,
ma che Alice non riusciva a scorgere dalla sua posizione.
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Quando finalmente giunse la
sera e si fermarono per una sosta, Alice era stremata. Aveva dovuto
rimanere piegata in due sulle spalle del Mago perchè per
chissà quale motivo Tom si era rifiutato di comprare un
carro o farselo prestare, e lungo il viaggio non aveva fatto altro che
penzolare su è giù in quella posizione. Poche
volte la pancia le aveva fatto male come allora. Ad un certo punto
venne praticamente lasciata cadere a terra come fosse un sacco di
patate e l'urto con il terreno le strappò un gemito di
dolore. Si volse irata a guardare il Mago e allora lo vide.
Assieme a loro due c'era un ragazzo di dodici anni, o poco
più. Aveva dei capelli rossi come quelli di Tom tagliati a
caschetto e due occhi completamente neri che la scrutavano attenti e
nella mano sinistra stringeva una borsa nera. Alice strinse le
palpebre; quello doveva essere il nuovo apprendista del Mago. Ne
incrociò lo sguardo e rimase meravigliata di come quegli
occhi neri quasi come i suoi la osservavano. Avevano un'espressione a
metà tra il curioso e l'apprensivo, ma prima che riuscisse a
decifrare qualcosa di quest'ultima espressione il Mago le si
parò davanti, interrompendo quello scambio di sguardi.
-Meglio se non la guardi così direttamente ragazzo.
Và a cercare della legna per il fuoco su.
-Si Maestro.
La voce del ragazzo era calma e tranquilla e aveva ancora la
tonalità di un fanciullo. A quanto sembrava a quel ragazzino
non erano ancora spuntati i primi peli sul petto.
Tom si voltò verso di lei, prendendola per un braccio e
trascinandola di peso fino al tronco di un albero, al limite della
radura dove si erano fermati, appoggiandola contro di esso.
-La catena mi fa male.
Si lamentò lei, ma Tom non la degnò di uno
sguardo, un'espressione quasi disgustata sul volto.
-Continua a guardarlo così e giuro che non ti
farò più guardare niente fino alla fine del
viaggio.
-Se non te ne sei accorto era il tuo piccolo apprendista a guardarmi
come se non avesse mai visto una donna.. O una strega.
Il Mago si voltò, dirigendosi verso il centro della radura e
formando un cerchio con alcune pietre. In quella arrivò il
ragazzo, carico di una fascina di rami e sterpaglie, che
depositò all'interno del cerchio. Tom si sedette su un'altra
pietra più grossa, emettendo un lieve gemito.
-Maestro state bene?
-Tranquillo Gabriel, devo solo essermi affaticato troppo oggi...
Dalla sua posizione, Alice riuscì a vedere che il Mago si
stava passando un fazzoletto sulla fronte sudata, sbuffando.
Si risistemò come poteva contro il tronco e sorrise.
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Greetings Time!
Lalla: Seh,
troppo facile mia cara dare la soluzione esatta quando ci sono io
accanto a darti suggerimenti su suggerimenti... Cmq contenta
che dopo tutte le tue pressioni ho continuato? Purtroppo mi sa che
manterrò questa velocità purtroppo.. Dannata
quinta liceo u.u
Alidipiume: La
mia seconda recensista! *_* Però cara mia hai
commesso un errore imperdonabile.. Me è un maschio!
°_° Qua si mette in dubbio la mia virilità
u.u
Cmq ammetto che finora sembrerebbe che sia una ragazza, per il fatto
che ho dato più spessore ad Alice finora, ma tutto questo fa
parte del Mio Malefico Piano (citazione orribilmente scopiazzata NdG)
Mwahahah! Vabbè cmq grazie lo stesso, ora però mi
aspetto un'altra recensione bada bene ^_^
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