| Una pistola annienta il silenzio, la calma, la meditazione dei bonzi del Buthan. Una pistola puntata alle tempie a dipingere sulle pareti il ritratto di un'esistenza fragile e abbastanza squallida. Una pistola tra i denti che il dentista del tuo paese guardava ogni 3 mesi, adesso un groviglio di sangue e piombo. Una pistola puntata alla gola, uno sparo ed ecco che vengono fuori delle farfalle zuppe di sangue che volano a stento, quelle più deboli muoiono e fanno compagnia all'ego, le altre più forti volano sbattendo le ali e ti risputano il tuo sangue in faccia. Tu agonizzante su una poltrona che avevi appena comprato con i soldi del nuovo stipendio. Tu solo in una stanza piena di ritratti e sangue. Tu solo in una stanza piena di silenzio e di sogni. Tu solo a fissare quelle fotografie sbiadite di gente che non verrà al tuo funerale. Una pistola a togliere il lavoro ai tappezzieri, lascio il numero per chi volesse ridipingere le sue stanze di rosso 008...C'è la mia segretaria per questo, ops c'era. |