sailormoon
Your
love is not a
dream.
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L'abito
candido sfiorava le gambe tremanti di Chibiusa. Era impossibile
smettere, e quella sensazione cominciava a diventare spiacevole.
Perché percepiva quello strano disagio?
Di
fronte a lei, quel ragazzo che l'aveva raggiunta al Palazzo di
Cristallo le sorrise, mimando un elegante inchino.
Chibiusa
si guardò attorno, ma era davvero rivolto a lei: sua madre e
le
altre senshi
erano rimaste indietro, chissà per quale motivo. Attorno a
lei, i
sottili fili d'erba si muovevano in sincrono grazie al debole vento
fresco che si era sollevato quella mattina.
Non
riusciva a capire perché, ma gli occhi del ragazzo
sembravano
volerle dire qualcosa: ricordavano l'oro fuso, ed erano così
profondi che quasi non ricordava di averne mai visti di simili.
«
Piccola Lady. » disse improvvisamente lui, con la sua voce
bassa e
suadente. In quel momento Chibiusa ebbe un sussulto: fu come essere
avvolta da un caldo abbraccio.
«
Ci... conosciamo? » mormorò lei, titubante. Aveva
paura di fare una
brutta figura, ma lui non sembrò prendersela. Era strano,
perché
quel ragazzo bellissimo dai capelli argentei le ricordava
terribilmente qualcuno.
«
Il mio nome è Helios. » rispose lui, facendo un
passo in avanti.
Indossava un regale abito bianco, e sulla sua fronte brillava una
splendida pietra color cremisi.
Helios.
Aveva
dei ricordi confusi, come dei lampi che apparivano senza preavviso
nella sua mente: le gambe continuavano a tremarle, e il cuore batteva
tanto forte che riusciva quasi a sentirlo.
Era
agitata, e non ne capiva il motivo.
Helios
si avvicinò ancora, prendendole la mano. In quel momento
Chibiusa
trattenne il respiro.
Le
labbra del ragazzo si posarono delicatamente sulla mano di lei.
Helios.
«
E' strano. » sussurrò Chibiusa, mentre i capelli
rosa confetto
venivano mossi fluentemente dal vento. « E' come se ti
conoscessi...
da sempre. ».
Helios
le sorrise dolcemente, avvicinando il suo viso a quello della piccola
Lady. Lei arrossì.
«
Ma noi ci siamo già conosciuti...nei tuoi sogni*,
Chibiusa-chan. »
le sussurrò lui all'orecchio, e in quel momento un brivido
le
attraversò la schiena.
Solo
i suoi genitori e le altre senshi la chiamavano in quel modo. Nessuno
in tutto il Silver Millennium conosceva il nome che sua madre le
aveva dato nel passato.
Quando
il male oscurava la Terra.
Ricordava
ogni istante dei suoi viaggi nel passato, così come ogni
battaglia.
E proprio tra quei ricordi, ecco che improvvisamente si manifestava
un bellissimo cavalo alato, bianco e puro, che la conduceva nel mondo
dei sogni.
Chibiusa
strabuzzò gli occhi, trattenendo il respiro. «
Pegasus... »
sussurrò, e alla mente tornarono tutti quei frammenti del
passato
che aveva accuratamente conservato dentro di sé.
Lei
ed Helios avevano condiviso quei momenti che erano solo loro e di
nessun altro.
Compreso
quel bellissimo bacio, in cui per la prima volta si era mostrato
nella sua vera forma.
Ed
eccolo lì, adesso, di fronte a lei. Chibiusa
arrossì.
«
Helios... » mormorò, con la voce incrinata
dall'emozione. «
Sei...proprio qui. ».
Era
reale, e non più un bellissimo sogno. Aveva atteso tanto
quel
momento.
Lui
gliel'aveva promesso.
Helios,
potremo incontrarci ancora, vero?
Aspetterò
con ansia il giorno in cui potremo rivederci!
«
Oh, Helios! » gridò Chibiusa, buttandogli le
braccia al collo.
Per
un momento si dimenticò di essere una principessa. Ma lui
era ancora
il suo principe.
Quello
che, nel passato, le aveva fatto una solenne promessa: che il giorno
in cui si sarebbero visti di nuovo non sarebbe stato solo un sogno.
Ma
la realtà.
Note:
Ho sempre sognato di vedere come sarebbe stato l'incontro nel futuro
tra Chibiusa ed Helios, visto che sia nel manga che nell'anime non
viene mai accennato... e questo è il risultato! Spero vi sia
piaciuta, e che mi facciate sapere cosa ne pensate.
[Questa
fanfiction partecipa al contest "Viva l'infanzia!" indetto da
karter95. La *frase attorno a cui gira questa one-shot è
tratta
da "La Bella Addormentata nel bosco". ]
L.
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