Babysitting
Non è che Haymitch odi i bambini. È
che semplicemente trova che stiano bene con un ciuccio in bocca, un
pannolino pulito addosso e in una casa molto, molto distante dalla sua.
Visite occasionali ai rumorosi infanti sono sopportabili, se hanno una
durata media di un minuto e mezzo e lui tiene una fiaschetta quasi
vuota in mano.
Ma mai, in
nessun caso, Haymitch può sopportare un fastidioso,
puzzolente esserino posizionato nel
suo salotto, a
casa sua, e per di più mentre è sobrio. Come se non
bastasse, la pargoletta è pure Lily Mellark, quindi non
può nemmeno provare ad affogarla per farla stare zitta e
buona, o qualcun altro affogherebbe lui.
Ma
perché il ragazzo si è voluto riprodurre per
forza? Insomma, è riuscito a prendersi la sua scorbutica
donzella, non se la poteva far andar bene così? No, gli sono
prese le manie di grandezza e ha deciso di espandere il nucleo
familiare. Ma comprare un cane no, eh?
«Oh,
Haymitch, guardala! Non è un amore?».
Effie, di
fianco a lui sul divano, tiene la neonata tra le mani ed è
nel pieno del suo elemento. Sta seduta sul ciglio per la troppa
eccitazione, e squittisce deliziata di fronte alla progenie dei
Mellark. Avvicina il naso a quello della bambina finché non
si toccano, e tutte e due emettono ultrasuoni per dimostrare quanto il
gesto le stia divertendo.
Non
è esattamente quello che Haymitch aveva in mente quando si
era immaginato circondato da donne.
«Oh,
ma dai, non fare quella faccia! Guardala, non vorresti tenerla un po'
in braccio?».
«No».
Effie gli
scocca un'occhiata contrariata. «Scusa, ma non eri tu quello
che andava in giro annunciando tutto fiero la nascita della tua figlioccia?».
«Quello
era prima di ritrovarmela in casa piangente e puzzolente».
«È
una bambina, Haymitch!». Effie si stringe una gorgogliante
Lily al petto. «Cosa pensavi che avrebbe fatto? Che si
sarebbe messa a bere whisky con te?».
Haymitch
grugnisce in protesta. «Questo no. Anche da neonata spero
abbia gusti migliori».
«Haymitch,
sei irrecuperabile».
Effie gli
lancia un'ultima occhiata, poi torna a rivolgersi alla bambina. Se la
appoggia sdraiata sulle gambe e si china su di lei, facendo facce che
considera buffe e parlando con una ridicola vocetta acuta.
«Ma
chi è questa bella bambina? Ma sì, è
Lily! Ma che brava che sei, proprio brava!».
Haymitch
sospira, sprofondando ancora di più nel divano. Lo strazio
minaccia di proseguire a lungo.
«E
adesso tesoro lo zio Haymitch ti prenderà in braccio, ti
cambierà il pannolino e ti canterà una ninnananna
per farti addormentare».
«Cosa?».
Effie scoppia
a ridere, con sommo divertimento della malefica infante.
«Oh,
dovresti vedere la tua faccia! Su, stavo scherzando!».
Vedendo che il cipiglio di Haymitch non scompare, Effie sorride
divertita. «Non avrai mica paura di una bambina?».
«Chi,
io? Ma fammi il piacere, dolcezza».
«E
allora perché non la prendi in braccio?».
«Perché
chissà cosa c'è nascosto in quel
pannolino».
Effie allora
si alza, portando il fagotto in un'altra stanza. Haymitch si chiede
cosa abbiano intenzione di combinare quelle due, ma fintanto che non
fanno troppo rumore e stanno lontane dalla sua scorta di alcolici non
gli interessa particolarmente.
Quando Effie
ricompare, ha un'espressione raggiante sul volto. Si siede di fianco a
lui e con un sorriso entusiasta gli allunga la bambina.
Haymitch le
restituisce lo sguardo, perplesso. Dovrebbe prenderla in braccio? Lui?
Quella cosetta morbida e bavosa?
«Sei
sobrio?».
«Purtroppo
sì».
Effie allunga
ancora di più le braccia. Tra le sue mani Lily si muove
eccitata.
«E
allora prendila in braccio e basta! Le ho anche cambiato il
pannolino!».
Woah, un
secondo. «Che? E dove l'hai preso, scusa? In
cantina?».
Lo sguardo di
Effie gli mostra chiaramente che inizia a spazientirsi.
«Ce
li hanno portati stamattina insieme a Lily. Ora tieni».
Senza tante
cerimonie gli deposita il fagottino rosa tra le mani e Haymitch resta
lì impalato senza sapere cosa fare.
«Come
la devo prendere? Porca miseria, non sta ferma un attimo!».
Effie ha un
sorriso nella voce. «Tienila un po' sollevata, se la aiuti
riesce a stare anche seduta».
Mentre
Haymitch lotta per capire cosa fare, Lily gorgoglia un risatina e si
allunga a prendere una ciocca dei suoi capelli.
«Ahia!
Molla l'osso, sono miei questi! Cavolo, è forte il
mostriciattolo».
Si massaggia
il cuoio capelluto con aria contrariata, e nella sua voce, ben
mascherata sotto l'irritazione, si sente una punta di orgoglio.
«Senti,
carina, fatti crescere i capelli invece di strappare quelli degli
altri».
Lily
squittisce divertita quando la mano di Haymitch passa con burbera
delicatezza sulla peluria della sua testa.
Per un po' la
bambina si diverte afferrandogli la camicia a quadri e minacciando di
staccarne gran parte dei bottoni, poi le sue palpebre iniziano a
tremolare.
«Ma
guardala, fa tanto la dura e un minuto dopo si addormenta come una pera
cotta».
Prendendolo
alla sprovvista, Lily si accoccola contro di lui e chiude gli occhi.
Haymitch, ancora sorpreso, la sposta lentamente sul braccio sinistro,
usando la destra per sistemarsi la camicia devastata dall'attacco
vandalico del barbaro in miniatura. Quando la sua mano passa vicino a
Lily, lei d'istinto gli afferra l'indice con la manina e lo tiene
stretto a sé.
«Uhm,
piccoletta? Quel dito... sarebbe, uhm...». Sospira,
arrendendosi. «Era
mio».
Ancor prima
che possa sospirare di nuovo, la bambina si addormenta direttamente tra
le sue braccia, con le labbra rosa che formano una piccola O.
«Haymitch,
è un sorriso quello che vedo?». Effie sembra
trovarlo piuttosto divertente.
«Smettila».
«Accidenti,
sì, sembra proprio un sorriso».
«Ssh,
la svegli». Haymitch si schiarisce subito la voce.
«Uhm, non... vorrei che cominciasse a piangere, è
fastidioso».
Il sorriso di
Effie si fa sempre più largo. «A-ah,
certo».
Con un
borbottio lui si gira dall'altra parte, dandole le spalle. Lilian,
intanto, sembra immersa in un pacifico sonno senza incubi.
Haymitch sente
gli angoli delle labbra che si piegano verso l'alto. Prima che se ne
accorga le parole gli sono già sfuggite di bocca.
«Buonanotte,
dolcezza».
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Ta-daaah! Che ne
dite?
Mi dispiace,
non ho potuto resistere all'idea di Haymitch in versione di zio/nonno
burbero che stravede per la nipote e cerca di non darlo a vedere.
E ovviamente
potevo non trasformarla in una Hayffie che si improvvisa squadra di S.O.S. Tata?
No, non potevo.
Giusto un po'
di informazioni sulla storia. Lily è la figlia di Katniss e
Peeta, spero che si sia capito, e nel periodo in cui è
ambientata questa storia ha fra i quattro e i cinque mesi. Ovviamente
Haymitch ha già avuto a che fare con lei, che domande, ma
è la prima volta che si improvvisa babysitter insieme ad
Effie (che naturalmente è all'ottavo cielo).
Non so cosa
dire se non che la Hayffie è palesemente canon - non osate
contraddirmi - e che pagherei per sentirmi chiamare dolcezza da
Haymitch.
Un grazie a eco che ha scelto più o meno a scatola chiusa quale storia dovessi pubblicare per prima ^^
Questo è tutto, direi. Spero che la storia vi sia piaciuta e
di essere riuscita a strapparvi un sorriso.
Un abbraccio a
tutti i lettori,
wip
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