Apollo,
il dio del Sole
()
Apy
Salve
a tutti!^^ (Ancora non hai finito di scrivere fanfic? Ne devi ancora finire
tante!) Lo so cosa credi! Comunque, oggi ero a lezione e visto che non stavo
seguendo (Tipico…=.=) Mi sono messa a scrivere il primo capitolo di questa
storia. Allora prima di tutto vi dico che questa idea mi è venuta in mente lo
scorso semestre, quando all’università ho seguito Civiltà Greca, e mi sono
appassionata ai miti degli dei greci soprattutto a quello del dio Apollo. *____*
( E’ impossibile non appassionarsi a uno come me! * Apollo con voce suadente*)
Apy ma tu lo sai che il dio Apollo era bisex? (O.O) Eh già ha avuto anche
amanti maschi!(Io non li avrò vero?) Tranquillo tesoro lascia fare a me ^__-
(Allora sono a posto…=.=’’’) Ok un ultima cosa, questa fic si svolge
nell’antica Grecia e tratterà- come penso abbiate già capito – degli dei;
ognuno dei personaggi avrà il ruolo di un dio, ma ovviamente gli cambierò
nome. (Mica tutti hanno il nome di un potente dio come me!^^)
CAPITOLO
1° - “ PROLOGO” –
Dal
suo comodo giaciglio, in cima al monte Olimpo, guardava il mondo umano sotto di
lui. Da quanto era in quel mondo? Ormai aveva perso il conto. All'inizio era
bellissimo essere un dio, essere perfetto ed immortale...Ma ora...Si passò una
mano tra i lunghi capelli rossi; con quell'acconciatura assomigliava molto a suo
fratello maggiore Apollonius.
Gli
occhi ambrati persi nel vuoto. La sua mano dai capelli scivolò verso la guancia
destra dove si trovava una cicatrice a X. Sorrise. Si era procurato lui stesso
quella ferita, impedendo al suo corpo di guarirla, come una solitaria ribellione
alla sua bellezza così perfetta.
-
Ehi, fratello! -
Un
ragazzo coi capelli neri, occhi verde smeraldo e molte lentiggini sul naso,
arrivò alle sue spalle.
-
Ciao Baron. - lo salutò il rosso. Si ritrovò a pensare che Baron somigliava a
sua madre, Sophia, la regina degli dei. Avevano gli stessi occhi verdi e vispi e
la stessa gentilezza e bontà. Lui e Baron, il dio Furfante, nonchè Messaggero
degli dei, non avevano la stessa madre: lui e Apollonius erano venuti al mondo
da una donna mortale, molti secoli prima di Baron. Lui fu contento quando il
padre decise di sposare Sophia, che era anche sua zia in quanto sorella minore
di suo padre Gen.
-
A che pensi Apollo? - chiese il moro rivolto al fratello
L'altro
scosse la testa: - A niente in particolare...Piuttosto come mai sei quì? -
-
A già! - il più giovane si battè una mano in fronte - C'è la riunione del
Consiglio Divino! Siamo già in ritardo, forza andiamo! -
Baron
si mise a strattonare il fratello per farlo muovere.
Il
rosso lanciò un ultimo sguardo al mondo sotto di lui, provando la consueta
voglia e curiosità di infrangere le Leggi divine e andare sulla Terra. sospirò
seguendo Baron. Apollo, il dio del Sole sapeva che il suo sarebbe sempre stato
un sogno, ma forse si sbagliava.
Fine
1° capitolo
Lo
so capitolo cortino, ma è solo l’introduzione. Allora vi dico innanzitutto
che gli dei in questa fic hanno centinaia di anni, ma ne dimostrano: Apollonius
circa 26; Gen 40-42; Sophia 38; Baron 18-19 e Apollo20. Man mano che
compariranno gli altri vi dirò le loro età. (Se me lo dimentico ricordatemelo
voi, ok? ^^)
Piccola
delucidazione sugli dei comparsi (Mitologia Greca):
Apollo:
Apollo è, dopo Zeus, il dio più venerato dal popolo greco. Apollo è il dio
saettatore, causa di inspiegabili morti improvvise e di pestilenze; ma è anche
il dio guaritore per eccellenza. E’ il dio della musica e del canto: le Muse
sono le sue ancelle. E’ il dio che protegge la pastorizia, che tutela la
legge, che porta la luce(nella sua tarda identificazione con il Sole) Apollo è
soprattutto il dio sapiente: lui solo conosce il pensiero di Zeus, e dal padre
ha avuto l’incarico di trasmetterlo agli uomini attraverso la profezia e gli
oracoli. Apollo è figlio illegittimo di Zeus, avuto con Leto(dea figlia del
Titano Ceo)
Ermes
(Baron):
Figlio illegittimo di Zeus, avuto con Maia(una ninfa). La sua maggiore
caratteristica è l’astuzia. La destrezza e la furberia di Ermes, la sua
capacità di trarsi d’impaccio in ogni situazione hanno fatto di lui il
Messaggero degli dei; Ermes è un vero e proprio Ambasciatore, un diplomatico
che è chiamato a risolvere in nome degli dei, con la sua abilità, le questioni
e gli imbrogli più inestricabili. E’ anche colui che porta i sogni e che
conduce i morti negli Inferi. E’ il patrono del commercio- e anche di
converso, del Furto – dei viaggi, a lui sono dovute molte invenzioni(la lira,
le lettere dell’alfabeto, i numeri)
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