J.
Jewel
Tutti
avevano sempre paragonato Sansa ad un gioiello: bellissimo da
guardare, fragile e quasi irraggiungibile.
Accanto
a Joffrey, sarebbe stata il gioiello più bello della corona
dei
Lannister e la sua bellezza sarebbe diventata leggendaria come quella
della regina Cersei.
Sansa
aveva sempre adorato quei complimenti, era ubriaca delle attenzioni
che tutti le davano e amava il modo rispettoso in cui la gente le
rivolgeva la parola.
Proprio
per quel motivo, non poteva apprezzare Sandor Clegane che la trattava
come una fanciulla qualunque, senza nome né potere, come se
fosse
un'ingenua ragazza capitata chissà dove.
Non
tollerava il suo modo di stritolarla come se fosse una servetta
qualunque, quando le sole cose che Sansa meritava erano mani dolci e
affettuosi che l'accarezzassero come se fosse stata una cosa
preziosa.
Le
ci erano volute settimane per capire che il Mastino, in
realtà, le
stava insegnando una lezione: la bellezza e la vanità non
l'avrebbero portata da nessuna parte.
Doveva
diventare furba per sopravvivere in quel covo di leoni, doveva
imparare a parlare quando doveva e tacere quando occorreva.
E,
soprattutto, capire che non era il Mastino -i cui modi lasciavano
alquanto a desiderare- il vero nemico.
I
Lannister, con le loro belle parole e i loro gentili sorrisi, erano
il nemico e il Mastino, aiutandola a capire, sembrava aver scelto da
che parte stare.
Spiegazioni,
varie ed eventuali:
Sono
tornata dalle vacanze e, prima di riprendere a studiare per gli esami
di settembre (dannate sessioni esami!), pubblico un altro capitoletto
di questa raccolta.
Ultimamente
è andata un po' rilento, ma spero di aggiornare molto
più fretta da
adesso in poi =)
Grazie
a tutti coloro che seguono ancora questa storia!
Un
bacione e a presto :3
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