Quel giorno a Tcrapani!

di CostyPicch
(/viewuser.php?uid=291526)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 

                   Quel giorno a Tcrapani

                                           Bebba e Peppa






Piacere, mi chiamo Bebba e sono una picciotta di Tcrapani e volevo tanto pallavvi di me e della mia avventura con la mia amichetta.
Un giorno, nel mio passato, io e la mia amichetta Peppa (che non fa Pig di cognomine) andammo a Tcrapani percchè là ci viveva la nostra amichetta Maria.
Cossì mentre  eravamo assiettate  vedemmo un waioncello, pure beddo,  che girava in cerchio con la biciclettina con gli occhialetti pure e vestito come le pompe funebbri. 
Questo tale si assiettò in un tavolino near al nostro aspettando evidentemente qualche suo amichetto. Poco dopo vedemmo che un gommone pieno di pesce fu pescato e portato a riva. Solo che poi qualcosa venne fuori dai pesci……………… era una pessona!!!!  E la cosa che più ci fece ridere fu che il waioncello con gli occhialetti salutò a quello in mezzo ai pesci che poi si scoprimmo che era chiaramente sloveno!
Quindi io e la mia amichetta ci misimo a ridere pecchè il waioncello con gli occhialetti fece la faccia da cignico al suo amichetto slovenico!! Ma la cosa bella è che l’amichetto sloveno non capì la cussa e si assiettò a prendere il caffè nonostante ormai per lui fosse arrivato l’epigono dell’amicizia… Io e la Peppa li fissammo, ma no come della stalker pazze eh, ma con molta nonchalans.  Lo sloveico, con molto rispetto per gli altri, fece cadere la bicicletta della Peppa che, gentilissima, tirò un piccolo calcietto alla sedia dello sloveno! “Ma cosa tu fare?!” disse il biondino “o minchia guaddi?!” rispose la Peppa, alloraio giustamente mi alzassi i piedi e gridai “’Ndo cazzo è er nimbo?!”. Allora quello con gli occhiletto, e la faccia da cignico vero, disse a mia “Ma tu sai chi sono io? io sugnu u boss della città! Tutti mi rispettano a mia e a mi cumpare slovenico!!”. Io molto offesa da questo suo atteggiamento offensivo e calugnatore mi alzassi in piedi e, con la Peppa, tirai un calcione al tavolino, tipo Luka, e lo feci volare come un acquilone  dall’altre parte della piazzetta trapanidda in cui fummo. “Non è finita qui! Io sugnu a bossa!! Fetuso!” e lui si tolse gli occhialetti e mi guardò con un faccia cignica “che hai detto?” mi disse, “muto ti devi stare davanti ammia!” e cossì me ne andai assieme alla mia cara amichetta Peppa che nel frattempo aveva spaccato botilia in testa di sloveno.

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2156050