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Disclaimer: Jonathan Crane, Bruce Wayne
e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e
a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata
scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine
lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui
descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non
ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia
autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto
"Si chiudono alcuni matti in una casa di salute, per dare a credere che quelli che stanno fuori sono savi."
- Charles Louis de Montesquieu -
Insania
# tutte le stanze - guarigione dalla sanità
L'Asylum si ricopre di nebbia e ti ricorda un blob informe e
grigiastro, imposte divelte a farti l'occhiolino e cancelli arrugginiti
a sorriderti di sbieco.
La notte è appena calata e si risvegliano i tuoi figli prediletti, accogliendola e facendosene scudo.
Gordon ti fruga ansioso, cercando il tuo prossimo scherzo, il tuo
prossimo delirio e, perché no, persino il tuo prossimo
omicidio-suicido.
Snudi i denti, sorniona, e ti lasci cavalcare da un pipistrello senza speranza e bellissimo nella sua disperazione.
Da madre, ne sei orgogliosa; da nemica, ti chiedi fino a che punto potrà spingersi.
Sorridi: in fondo, sei solo una città di cemento e acciaio.
Un utero che ha ancora molti cuccioli da mettere al mondo.
#1 stanza - l'orrore d'essere
Jonathan Crane disegna figure irreali sulle pareti della cella.
Jonathan Crane fa volare corvi dai mille occhi e vecchie senza naso e senza bocca.
Zia.
Insegue uno spaventapasseri il piccolo Jonathan - il diverso, il brutto, l'inquietante - e cerca la paura per anestetizzare quello che sente nel cuore.
Terrore.
Scivola in un'illusione e ha imparato a nutrire un mostro che dorme
sotto al suo letto da troppo tempo per poter essere ignorato.
Muove le mani - il corpo, la lingua - e vocalizza una nenia infantile e brulicante d'ossessioni.
Pipistrello.
"Hai paura... Crane?"
E l'orrore gli impedisce di rispondere.
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