Pinacoteca

di Ariadne Oliver
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Il fantasma di Keats


Il contrappasso di colui che in vita ha condensato la propria voce in inchiostro č diventare suono. Ossa che si sgretolano fino a sciogliersi in acqua trasparente, cristallo che riluce sotto la luce del sole scivolando da pietra a pietra, sussurro trasparente che si insinua discretamente tra i corpi accaldati dei turisti e degli ambulanti.
Č frescura che giunge come una beffa nella cella in cui il corpo si č spento, č una risata gonfia di giovinezza. Sono biglie che rimbalzano sugli scalini levigati di Trinitā de' Monti somiglianti a bambini in corsa. Con la pioggia si moltiplicano e stordiscono.

Note: rielaborazione di  pensieri scritti di getto subito dopo la visita alla Keats-Shelley House.





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